All of Us are Dead, il Live Action | Recensione

All of Us are Dead, il Live Action | Recensione

Uniamo un k-drama con un teen drama, buttiamoci dentro zombie e splatter a volontà, ed ecco che nasce All of Us are Dead, serie TV sud-coreana prodotta e distribuita da Netflix, adattamento live action dell’omonimo manhwa. Un’altra serie che ha conquistato milioni di spettatori, asiatici e occidentali, con una seconda stagione confermata. Ecco la nostra recensione di All of Us are Dead.

All of Us are Dead: La recensione

All of Us are Dead, oppure in italiano con il nome di Non siamo più vivi, è un adattamento live action dell’omonimo manhwa, uscito nel 2022 e con una stagione da 12 episodi, dalla durata media di 1 ora ciasciuno. Diretto e scritto da Chung Sung-il, la serie si è subito fatta notare per l’unione degli zombie al teen-drama.

La trama è così semplice che bastano poche parole per raccontarla. In un liceo un professore di scienze crea un virus che rende le persone altamente aggressive e che hanno la necessità di infettare altri ospiti sani attraverso i morsi; così diventa un’epidemia di zombie che in pochissimo tempo infetta l’intera città. A differenza di altri zombie movie, quì parliamo di un infezione locale che fortunatamente non si diffonde per tutta la Corea o il mondo, come nei casi di Train to Busan, World War Z e The Walking Dead. Questo virus inizialmente doveva essere una sorta di potenziamento umano, sviluppato per il figlio del professore che soffriva di bullismo, ma qualcosa andò storto. 

Nella scuola conosceremo i nostri personaggi principali, che faranno gruppo per la maggior parte della durata della serie, e ci saranno anche delle scene raccontate come una sorta di side story riguardante i personaggi secondari di All of Us are Dead, come il padre della protagonista, Nam Oh-jo, vigile del fuoco che affronterà le strade e le location urbane in scene e sequenze che ricordano anche 28 Giorni dopo e 28 settimane dopo.

Coi protagonisti di All of us are Dead, invece, vivremo più un’esperienza scolastica, concentrata nelle mura del liceo ormai completamente invaso. Senza cibo, acqua, internet i ragazzi faranno tanta fatica a difendersi, ed essendo un teen-drama non mancheranno scene con lunghi dialoghi, relazioni e conflitti tra alcuni ragazzi e ragazze. Come ogni k-drama che si rispetti, non mancherà la violenza nelle scene dove gli infetti divoreranno i poveri malcapitati, non mancano nemmeno i sopravissuti prepotenti, come i bulli della scuola che pur di cercare di sopravvivere non esiteranno nel sacrificare altre persone innocenti.

Tra i pregi di questi serie c’è la rappresentazione dei militari. Siamo abituati a tantissime opere dove questi ultimi vengono sopraffatti dagli infetti, quando tutti conoscono il metodo per fermarli.  Fortunatamente in All of Us are Dead ci ritroviamo in un mondo piuttosto realistico, i ragazzi sanno cosa sono gli zombie, i militari sanno sparare e il governo opta subito per le misure giuste per il contenimento della malattia. 

Anche in questa serie non mancheranno i colpi di scena, situazioni e scene spettacolari; per gli amanti degli zombie e dell’horror è la serie perfetta. Onore anche all’incredibile cast che lo compone, difatto troviamo nomi dal calibro di: Park Ji-hu, Yoon Chan-young, Cho Yi-hyune e Lee Yoo-mi, insieme rendono la serie meravigliosamente bella e piacevole, soprattutto se ascoltata in lingua originale.

In attesa di una seconda stagione, vi auguriamo una buona visione.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

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