The Great, distribuita nel 2020 dal canale americano Hulu e cancellata nel 2023 dopo solo tre stagioni, si presenta come una delle serie tv più audaci degli ultimi anni, capace di reinterpretare la figura di Caterina II di Russia con un tono irriverente e volutamente anacronistico. Lontana dalla rigidità tipica delle serie storiche tradizionali, l’opera creata da Tony McNamara utilizza un linguaggio vivace, moderno e profondamente satirico, trasformando la corte imperiale in un luogo di assurdità, ambizioni estreme e dinamiche di potere raccontate con leggerezza.
Trama
Caratterizzata da un cast eccezionale, The Great è una serie tv che segue il percorso di Caterina, giovane aristocratica tedesca arrivata in Russia per sposare l’imperatore Pietro III. Sin dal suo arrivo, la protagonista si scontra con una realtà profondamente diversa dalle sue aspettative: la corte è dominata da brutalità, capricci e un’arretratezza culturale che contrasta con la sua visione illuminista del mondo. Caterina, interpretata da Elle Fanning, osserva inizialmente con stupore questo ambiente ostile, ma ben presto comprende di essere imprigionata in un matrimonio instabile accanto a un sovrano imprevedibile e spesso crudele, portato sullo schermo da Nicholas Hoult con una combinazione di comicità e ferocia. Nel corso delle stagioni, la trama amplia il proprio sguardo. Il cammino verso il potere non è privo di ostacoli e compromessi, con il desiderio di progresso e necessità di adattarsi a un sistema crudele e imprevedibile. Il risultato è una serie che, pur prendendosi libertà storiche evidenti, riesce a offrire un ritratto complesso di una figura iconica, raccontando la trasformazione di una giovane donna in una leader destinata a cambiare il corso della storia.
The Great: il racconto oltre la storia
Uno degli aspetti più riusciti della serie è, sicuramente, la scrittura. I dialoghi sono rapidi, pungenti e capaci di trasformare concetti storici forti e complessi in battute memorabili. La scenografia della serie, composta da costumi sontuosi, ambientazioni ricche e i colori saturi, contribuisce a creare un universo coerente e immediatamente riconoscibile. Le interpretazioni di Fanning e Hoult completano il quadro, regalando momenti di comicità estrema ma anche di sincera vulnerabilità. Non mancano, però, alcune criticità strutturali. Infatti, nelle stagioni più avanzate, la ripetizione di schemi narrativi come: complotti, tradimenti, tentativi di rovesciamento, rischia di ridurre la freschezza iniziale, creando un senso di ciclicità che indebolisce il racconto. Anche la totale libertà creativa nei confronti del contesto storico, pur essendo una scelta consapevole, potrebbe non convincere gli spettatori che si aspettano, invece, un racconto più aderente ai fatti.
Perché guardare The Great
Disponibile da poco anche su Netflix, The Great si afferma come una serie tv coraggiosa, stilisticamente ricca e sorprendentemente attuale, capace di usare la storia per parlare del presente con ironia e intelligenza. La sua caratteristica più importante risiede sicuramente nella capacità di reinventare un genere spesso ingessato, proponendo un punto di vista nuovo e imprevedibile. Pur con le sue imperfezioni, rimane un prodotto televisivo di grande personalità, una serie tv che lascia il segno e merita di essere ricordata per la sua audacia creativa.
Fonte immagine in evidenza: Poster promozionale della terza stagione di The Great (Hulu)

