Boots è una serie TV Netflix di Andy Parker basata sul romanzo autobiografico The Pink Marine di Greg Cope White. Protagonista è Cameron (Cam) Cope, un ragazzo gay che decide di arruolarsi insieme al suo migliore amico Ray nel Corpo dei Marines. Gli episodi sono ambientati negli anni ‘90 a Parris Island, in Sud Carolina, e seguono il periodo di addestramento dei ragazzi arruolati, con un focus non solo sulle questioni militari ma anche sulle loro vicissitudini personali. Al momento è disponibile una stagione da 8 episodi, ma i fan chiedono già la seconda. Scopriamo in questa recensione trama e personaggi della serie TV Boots per capire se merita di essere vista.
Trama e personaggi della serie
La serie si apre con il protagonista Cam Cope (interpretato da Miles Heizer), studente di scuola superiore vittima di bullismo. Vive a casa con suo fratello e sua madre, una rappresentante di cosmetici. Senza comunicare nulla alla sua famiglia, decide di arruolarsi insieme al migliore amico Ray, approfittando del Buddy Enlistment Program per cui due amici possono affrontare il percorso di addestramento presso la stessa base. Cam si arruola a costo di nascondere la sua sessualità, di cui solo Ray è a conoscenza: negli anni ‘90, dichiarare di essere gay nel Corpo dei Marines era infatti considerato un reato. Arrivati a Parris Island, Cam e Ray faranno la conoscenza dei loro compagni e verranno addestrati dai sergenti McKinnon e Howitt. Incontreranno anche la capitana Fajardo, prima donna a dirigere il campo di addestramento, un personaggio che incarna la sfida di farsi valere in un ambiente dominato da figure maschili. A queste figure autorevoli si aggiungerà successivamente un nuovo tenente, Sullivan, che non solo è severo e spietato ma sembra aver intuito il segreto di Cam. Il protagonista sarà messo a dura prova e, nonostante le incertezze iniziali, dovrà dimostrare di essere veramente pronto per diventare un Marine.
Recensione: perché vedere la serie tv Boots?
Boots non è semplicemente un dramma incentrato sugli aspetti militari, e questo rappresenta uno dei punti di forza della serie. Mentre alcuni hanno criticato il fatto che non si tratti di una rappresentazione accurata al 100%, la maggior parte di chi lo ha visto ha apprezzato proprio la commistione tra elementi legati alla vita da Marine e momenti più comici o introspettivi. Tutti si trovano a Parris Island per un motivo specifico: chi vuole riscattarsi, chi sceglie il servizio militare piuttosto che la prigione, chi segue le orme di suo padre ed è ossessionato dalla paura di non essere perfetto; anche i sergenti hanno una loro storia alle spalle, in particolare Sullivan, ed è la presenza dei flashback a permetterci di scoprire i personaggi. Si tratta di una storia tipica del genere coming of age: in un modo o nell’altro, coloro che si sono arruolati risultano profondamente cambiati da questa esperienza, specialmente il protagonista Cope, il quale troverà in sé stesso una forza che non sapeva di avere. La serie riesce a trattare temi come il razzismo, la sessualità e la misoginia, bilanciando il tutto con momenti più leggeri (ad esempio, gli interventi dell’alter ego di Cope). Il protagonista è sempre il focus principale, ma Boots va molto oltre, dimostrando le difficoltà di tutti i personaggi, riuscendo in questo modo ad incuriosire lo spettatore fino all’ultimo episodio. Per chi cerca una serie con pochi episodi, in grado comunque di mantenere alta l’attenzione grazie alla suspense e ai colpi di scena, Boots è assolutamente consigliata.
In merito a una possibile seconda stagione, Netflix non ha confermato né smentito nulla, ma i fan sperano in un rinnovo della serie: questo dramma è riuscito a superare le aspettative e ha dimostrato che il genere militare può ancora offrire storie originali e coinvolgenti.
Fonte immagine: Netflix

