A nove anni dalla prima uscita, torna sul grande schermo Inside Out 2. Un ritorno interessante, che ci presenta nuove dinamiche e tanti cambiamenti, a cominciare proprio dal personaggio cardine: Riley.
In questa seconda pellicola la protagonista, ormai adolescente, fa la conoscenza di nuove e forti emozioni, nonché di un mondo interiore sempre più complesso.
La vita emotiva di Riley è gestita dalle cinque emozioni primarie, che abbiamo conosciuto nel primo film: Gioia, Rabbia, Paura, Disgusto e, ultima ma non per importanza, Tristezza. Le emozioni primarie includono anche la sorpresa, che però non è presente nel film.
Anche in questo secondo capitolo, Gioia riveste un ruolo centrale nella vita di Riley: seleziona ed enfatizza i ricordi positivi, collocandoli nella memoria a lungo termine, relega i ricordi negativi nell’inconscio e si occupa della costruzione del senso di sé di Riley, il tutto in maniera impeccabile. Inside Out 2 offre degli interessanti spazi di riflessione, esemplificando in maniera chiara ed efficace concetti più complessi.
Ad esempio, tutti gli eventi significativi che viviamo ci offrono informazioni sul nostro senso di sé, e nel corso del film vediamo che Riley interiorizza affermazioni quali “sono una brava persona” e “sono una brava amica”.
La dinamica del film cambia in maniera significativa con l’avvento di quattro nuove emozioni, che rappresentano il bisogno di Riley di rispondere in maniera diversa e più adattiva a nuovi contesti.
Così facciamo la conoscenza di Ansia, Invidia, Imbarazzo e di Ennui (un incontro tra noia e apatia).
Da questo momento in avanti la trama del film si fa più intricata e, in maniera colorata e giocosa, rappresenta una serie di dinamiche reali.
Sin dalle prime scene Gioia cerca di isolare Ansia, impedendole di influenzare la mente di Riley. Nonostante ciò, la nuova emozione riuscirà a ribaltare la situazione e a esiliare le cinque emozioni primarie nei meandri della psiche.
Questo lavoro tanto interessante quanto profondo nasce dalla collaborazione degli sceneggiatori di Inside Out 2 con la psicologa clinica Lisa Damour, specializzata nello sviluppo delle adolescenti e delle donne.
Inside Out 2: il ruolo dell’ansia
Il film esprime il ruolo dell’ansia nella nostra mente. Nel corso della storia, Riley nutre il desiderio di essere ammessa nella squadra di hockey del liceo; in quella circostanza sviluppa un’ansia funzionale, che la spinge a impegnarsi e a realizzare il suo potenziale.
Successivamente, l’ansia di Riley si intensifica notevolmente, spingendola sempre di più a perseguire standard irrealistici e a focalizzarsi sull’opinione degli altri.
Questo stato di cose porta Riley ad avere un vero e proprio attacco di panico, la scena è resa in maniera molto efficace: osserviamo Ansia che vive una sorta di paralisi, perde il controllo della mente di Riley, mentre quest’ultima non riesce a muoversi.
Effettivamente, il nodo centrale del film viene espresso proprio da Gioia, che col consueto fare gentile e accogliente spiega ad Ansia che ogni emozione è adeguata ad un certo contesto e che solo insieme sarà possibile rendere giustizia alla pluralità dell’essere umano.
Raffaele Emmanuele Benedetto Di Bona