Julie and the Phantoms | Recensione

Julie and the Phantoms | Recensione

Julie and the Phantoms è una serie tv del 2020, che è disponibile su Netflix, creata da Dan Cross e David Hoge, basata su una serie brasiliana del 2011 chiamata Julie e os Fantasmas. La serie è stata purtroppo cancellata nel 2021 dopo solamente una stagione.

La trama della serie

Julie è una ragazza a cui è recentemente morta la madre, che si trova ad avere difficoltà nel cantare e suonare in pubblico, cosa che prima faceva con amore e passione. La sua famiglia è ora composta da un padre e un fratellino minore che la incoraggiano e la supportano, insieme ad una migliore amica che è la sua fan numero uno. Un giorno, pulendo e sistemando il suo garage, risveglia improvvisamente tre fantasmi di ragazzi apparentemente della sua età, scoprendo che si tratta di una band chiamata Sunset Curve, composta Luke, Alex e Reggie, morti a causa di un incidente culinario nel 1995. I ragazzi aiuteranno Julie a riscoprire l’amore per la musica e a ritrovare il coraggio di esibirsi e far sentire la sua voce, stringendo una forte amicizia con la ragazza, che è anche l’unica in grado di vederli. Suonando insieme, scoprono che Julie è in grado di renderli visibili a tutti, ma solamente quando si esibiscono insieme. Questa dinamica porterà a situazioni divertenti e commoventi, mentre Luke, Alex e Reggie entreranno sempre di più a far parte nella vita della ragazza.

La commedia drammatica

Questa serie può essere definita sia una commedia, sia un dramma adolescenziale, dal momento che racconta il lato divertente, superficiale e banale della vita di una ragazza di 15 anni, le sue cotte, le sue amicizie e la sua passione per la musica. Ma racconta anche del lutto, sia della protagonista e della sua famiglia, sia delle famiglie di Luke, Alex e Reggie, anche a distanza di vent’anni. I ragazzi aiuteranno Julie a superare il suo blocco, la aiuteranno a gestire la sua nuova situazione e trovare nuovamente la motivazione per esprimere i suoi sentimenti in musica. Contemporaneamente, lei aiuterà loro a continuare il loro sogno, ad accettare anch’essi la propria morte e il fatto che la loro vita sia finita ma il loro sogno continua a vivere.

La musica come medio comunicativo

Il fatto che la musica possa essere un modo per esprimere i propri sentimenti e sfogare ciò che si ha dentro non è una novità, sono molte le serie e i film che hanno utilizzato questo espediente narrativo per le loro storie. Ciò che è differente in Julie and the Phantoms, è il fatto che gli attori sono effettivamente adolescenti, l’ambiente è molto realistico e le interazioni sono quelle tipiche e normali di ragazzi della loro età. Trasmette quindi emozioni molto genuine e credibili, è molto facile per degli adolescenti e dei giovani adulti immedesimarsi in Julie e trovare in lei una fonte di ispirazione o una storia di conforto, di positività, rendendola un modello di coraggio e affermazione di sé. Attraverso la musica la ragazza racconta ciò che prova, il suo dolore per la perdita, il suo affetto per la sua migliore amica, la sua voglia di farsi sentire e di ritrovare finalmente se stessa facendo quello che la fa stare bene.

Julie and the Phantoms è una serie estremamente importante per i temi trattati e soprattutto per come li mostra e racconta. È stata molto amata quando è uscita ma lo è ancora al giorno d’oggi, con battute e personaggi divertenti, una trama interessante, anche se non ancora del tutto sviluppata, e canzoni bellissime e coinvolgenti. La sua cancellazione ha scaturito molta rabbia tra i fan, con delle petizioni e hashtags per salvare la serie ancora oggi nel 2024.

Fonte immagine: IMDb

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