La vita di Adele (Film, 2013) | Recensione

La vita di Adele è un film del 2013, diretto da Abdellatif Kechiche, collocabile nel genere drammatico romantico.

La vita di Adele: la trama

La vita di Adele narra la vita di un personaggio specifico: Adele, un’adolescente che è nel pieno della sua scoperta personale e, che a causa di alcune esperienze, inizia ad interrogarsi sull’amore e a mettere in discussione la propria sessualità. Vive una storia d’amore fugace con un compagno di scuola, che, si può ritenere sia la causa scatenante di una serie di preoccupazioni che nascono nella protagonista. Così, Adele pensa ai suoi gusti, alle sue scelte e alle decisioni che prende, ma, soprattutto, si pone una semplice e, al contempo, complessa domanda: «cos’è che voglio?». Un pomeriggio, mentre va a trovare un compagno di scuola più grande di lei, incrocia sul suo cammino una donna dai capelli blu e gli occhi azzurri, Emma. In quel momento, si assiste ad un incrocio di sguardi, un gioco visivo che attraversa la protagonista e che rimane impresso nella sua mente. Infatti, quello sguardo dal colore blu e il suo impatto sulla protagonista diventano un punto cruciale nel film che, effettivamente, divide il racconto in due, un prima e dopo l’incontro ben distinti. 

Recensione del film

In La vita di Adele, l’assoluto protagonista concettuale è il desiderio. Il desiderio di Adele prende corpo, assume sfumature di blu, un colore che si manifesta in innumerevoli momenti nel corso del film, a volte durante scene in cui la sua presenza non può non essere notata, altre volte, invece, in scene in cui il suo potere attrattivo risulta essere meno evidente. In La vita di Adele, il colore blu può essere rintracciato, ad esempio, negli anelli e sullo smalto della compagna di scuola della protagonista che bacia sulle scale o, ancora, sulle lenzuola del suo letto. È presente anche negli occhi, nei capelli e sui vestiti di Emma quando Adele la incontra per la prima volta in strada. Effettivamente, il blu è la base dell’ossessione di Adele, è un colore che ha a che fare con il carattere sensuale, la dimensione intima, con il suo desiderio. Per questo personaggio, la scoperta ha colore, che apparirà nella sua vita assumendo forme diverse; in un certo senso, i colori rappresentano la metafora visiva dei cambiamenti interni della protagonista. Infine, il blu è anche il colore per eccellenza che rappresenta la libertà ed è da sempre associato ad un tempo futuro; è proprio la libertà che cerca Adele quando incrocia per la prima volta Emma, la libertà di esprimere i suoi sentimenti e di andare un passo oltre il proprio mondo. Nel film La vita di Adele, l’intensità è la forza motrice di ogni piano, un’intensità che caratterizza, in particolar modo, l’aspetto sessuale della relazione tra Emma e Adele e che ci permette di assistere alla materializzazione del sentimento.

Fonte dell’immagine in evidenza: copertina del film su Youtube

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