Film e sessualità: 5 titoli che hanno affrontato il tabù

Film e sessualità: 5 titoli che hanno affrontato il tabù

Film e sessualità: quest’ultima nel cinema è stata spesso censurata e bigottamente soffocata, in altri casi, è pienamente espressa nell’arte di registi spesso indipendenti. Ci sono film, più o meno noti, che con la loro capacità di entrare nella cultura pop hanno sdoganato tabù ed espresso un’importante fetta del nostro inconscio sul grande schermo. La critica non è stata sempre gentile con le pellicole qui riportate, ma si sa: ciò che più profondamente ci da piacere, ci da anche molta paura.

Film e sessualità: Il laureato

Film del 1967, figlio di un’epoca che si abitua ai nuovi modelli di produzione, che vede però il grande mito della “famiglia rispettabile” che fa da padrone. Nella società del buon costume, ogni impulso legato alla sessualità è sotterrato, e ricoperto dalla patina dorata della “rispettabilità”. Ben —Dustin Hoffman— è un rampollo della classe borghese che ha appena finito gli studi, ed è intrappolato nel tedio di chi vede già tutto previsto davanti ai suoi occhi: è il ritratto di una generazione e una classe sociale.

«Mrs. Robinson, sta cercando di sedurmi» dirà Ben di fronte alla signora che si sfila la calza. Mrs. Robinson è un personaggio iconico che rompe quel velo di perbenismo della società americana e si lascia andare in quella che è, certamente, una relazione tabù: un rapporto extraconiugale con un amico di famiglia di decenni più giovane. La signora è più comprensiva, più mansueta delle coetanee di Ben, poiché già ha scoperto sé stessa, l’amore e la sessualità. Ben vede nella signora Robinson un passaggio alla vita adulta, e Mrs. Robinson cerca con Ben di riafferrare la freschezza di una giovinezza forse troppo costretta e di sfogare la propria noia da donna rispettabile e borghese.

Bob&Carol&Ted&Alice

Uno dei film preferiti di Quentin Tarantino e una delle sue ispirazioni per la creazione di C’era una volta a… Hollywood. Bob&Carol&Ted&Alice è una sapiente sex comedy del 1969 di Paul Mazursky, pensato apposta come presa in giro alla controcultura e a tutti i principi e gli ideali che alla fine degli anni ’60 incominciavano ad entrare nell’immaginario collettivo come la liberalizzazione dei costumi sessuali, la marijuana come punto chiave nell’integrazione sociale, il bigottismo della media borghesia americana.

Il film indaga questo nuovo tipo di sessualità, mette in dubbio tutto ciò che aveva costituito un valore e un paradigma culturale fino a quel momento, ovvero la coppia monogama, e allo stesso tempo prende in giro la sua stessa messa in dubbio. Bob e Carol sono totalmente in linea con la new age della liberazione dell’Io e con sincerità riescono a confessarsi le relazioni extraconiugali. Faranno più fatica i più conservatori Ted e Alice. Sarà il personaggio più pudico a proporre lo swapping fra le due coppie, che li porterà all’iconico ritratto dei 4 nello stesso letto.

The Rocky Horror Picture Show

In questa rassegna di film e sessualità, non si può non citare il personaggio di Frank-N-Furter interpretato da Tim Curry.

«I’m just a sweet transvestite from Transexual, Transylvania»

Il musical glam rock di Jim Sharman del 1975 sfida le rispettabili coppie naif della cultura mainstream, come i protagonisti Brad e Janet, abituati a reprimere gli istinti sessuali sotto una patina “vanilla”. I due si perdono nel bosco dopo un matrimonio e finiscono in un castello abbandonato, in cui verranno accolti da Frak-N-Furter. Frank-N-Furter rappresenta la trasgressione per loro spaventosa ma poi sempre più attraente, oltre che la sovversione di ogni convenzionalità e genere binario.

Frank-N-Furter è un alieno non binario dall’aspetto seducente che ha portato alla specie umana la disinibizione e il piacere di godersi la propria sessualità senza costrutti. Quella di Rocky Horror Picture Show potrebbe definirsi un’ambientazione fantasy che però indaga il profondo di quella sessualità ancor repressa nella cultura mainstream di quegli anni.

Film e sessualità: Secretary

Un film di inizio millennio ha portato all’attenzione del pubblico mainstream per la prima volta l’espressione di una sessualità BDSM, anche se, non in maniera del tutto esplicita. Nel 2002 Maggie Gyllenhaal e James Spader portano in scena una specie di commedia romantica, ma un po’ anticonvenzionale. In Secretary è inscenata una fantasia presente nell’immaginario comune e ancor più nel mondo del BDSM.  La protagonista del film è la relazione capo-segretaria, ai limiti della molestia sul luogo di lavoro, se Lee non fosse stata consenziente.

La tenera Lee era stata precedentemente chiusa in comunità per le piccole ferite che si procurava con gli strumenti più disparati, ma una volta trovato il lavoro da Mr. Gray  – ebbene sì – non ne sente più il bisogno: la loro relazione gerarchica e il trattamento riservatole soddisfano i suoi bisogni e le sue fantasie. Il primo Mr. Gray del cinema e della rappresentazione del BDSM è proprio quello di Spader. La loro relazione si baserà su una codipendenza singolare e morbosa, come fosse un continuo gioco di ruolo, ma ciò darà piacere ad entrambi.

Eyes Wide Shut

Eyes Wide Shut (1999) è l’epilogo della carriera di Stanley Kubrick come regista e qualcuno lo considera un suo grande capolavoro. Certo, si potrebbe parlare per ore del film, ma la sua indagine sulla sfera della sessualità in ambito coniugale ha sicuramente turbato o acceso delle lampadine negli spettatori.

Il Dr. Ziegler invita Bill e Alice (Tom Cruise e Nicole Kidman) a una festa d’alta società, e dai primi minuti, in cui i coniugi si dividono all’interno del party, capiamo che si tratterà di desiderio sessuale e corteggiamento esterni al matrimonio. Ma poi la faccenda diventerà più profonda ed oscura. Un Bill sicuro di sé e della sua compagna andrà in crisi dopo aver scoperto, tramite un monologo di Kidman, che la moglie ha avuto desideri e fantasie riguardanti un marinaio, per il quale avrebbe anche lasciato marito e figlia. Da quel momento Bill vaga (per ripicca?) nella notte cercando avventura e arriva sempre a sfiorare l’adulterio senza mai però toccarlo: incontrerà una prostituta, esplorerà una setta nascosta in cui si svolgono rituali sessuali.

La faccenda si trasforma man mano in un incubo da cui la coppia dovrà solo risvegliarsi per continuare la propria vita insieme. Tutti gli avvenimenti che succedono a Bill nelle notti inquietanti in cui resta fuori con delle scuse sono forse simbolo di una parte oscura dell’inconscio che ognuno di noi deve fronteggiare: è normale avere istinti e pulsioni, non bisogna spaventarsi del proprio inconscio, ma altresì riscoprirlo e soddisfarlo.

Fonte immagine di copertina: Wikipedia

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