Romanzo Criminale – La serie (Serie tv, 2008-2010) | Recensione

Romanzo criminale - La serie (2008-2010) | Recensione

Romanzo Criminale – La serie  è una serie tv che mostra l’ascesa e il declino della banda romana della Magliana, attiva tra gli anni settanta e gli anni novanta. Una storia esplosiva e coinvolgente, piena di violenza, morte, amore, tradimenti, mafia ed estorsioni in un mondo oscuro, quello della criminalità.

Romanzo Criminale – La serie: trama

Romanzo Criminale è una serie tv di produzione italiana, con la regia di Stefano Sollima, che fa il suo debutto nel 2008 ed è stata chiusa nel 2010 con due stagioni ed un totale di ventidue episodi. La serie si basa sull’omonimo libro scritto dal giudice italiano Giancarlo De Cataldo: un romanzo che aveva già avuto un adattamento cinematografico diretto da Michele Placido. La serie tv Romanzo Criminale racconta la storia della banda romana della Magliana che dominò la città tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli anni novanta. La città di Roma non ammetteva re come in altre zone d’Italia: Sicilia, Napoli e Calabria. Nella capitale c’era posto solo per piccole bande di ladri, formate da quattro o cinque membri e di carattere amatoriale. Il loro modo di vivere consisteva nel compiere rapine su piccola scala e dedicarsi alla vendita della droga. Tutto cambia quando i tre personaggi principali, il libanese (Francesco Montanari), Freddo (Vinicio Marchioni) e Dandi (Alessandro Roja) decidono di unire le loro due bande per tentare di conquistare la capitale. Una missione molto difficile non solo per i nemici che incontrano lungo la strada, ma anche per strutturare un sistema di potere che, fino ad allora, era principalmente di tipo anarchico

Recensione della serie tv

La serie tv Romanzo Criminale ha una struttura facilmente riconoscibile, con una prima stagione che tratta l’elevazione ed il consolidamento della banda, e una seconda che ne racconta l’inevitabile discesa e smantellamento. In entrambe le fasi, Romanzo Criminale mantiene un alto livello di durezza e violenza. All’inizio del consolidamento della Magliana, non si usano metodi diversi da quelli tipici della mafia: estorsioni, eliminazione di potenziali nemici, lotta di strada, consolidamento dei legami con bande esterne a Roma, o spaccio, tra le altre cose. Questa ascesa sarà tortuosa e piena di pericoli ma vedrà il libanese imporsi come il grande e carismatico leader. In questa vita criminale, come è logico, vengono compiuti  errori fatali e si attirano, di conseguenza, molti nemici. Nella fase di discesa gli errori, le precipitazioni e i nuovi nemici faranno sì che poco a poco la banda si dissolva. Una fase estremamente oscura che farà emergere il peggio di ciascuno dei protagonisti. Se c’è qualcosa che mostra la serie tv Romanzo Criminale è che il crimine non è fatto per chiunque. I retroscena che caratterizzano la creazione della banda sono pieni di violenza, morte, droga, sesso, tradimenti, vendetta, prostituzione. Le relazioni e i legami tra i singoli membri saranno influenzati dall’aumento dei problemi. Ciò che è, senza dubbio, interessante in questa serie tv è il suo intento: fare luce sul mondo della criminalità e mostrare la parte più brutta di Roma, che si trasforma in  una fogna metaforica, piena di marciume e corruzione, in un sistema decisamente manipolato.

Fonte dell’immagine in evidenza: Di Uploaded to Commons by RanZag – http://romanzocriminale.blog.com/files/2011/03/logo-Romanzo-Criminale21.jpg, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=16141604

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