Mercoledì Addams nella nuova serie di Burton

Mercoledì Addams

Quando si pensa a Tim Burton, le prime cose che vengono in mente sono costumi scuri, scenari drammatici, un ironico senso dell’umorismo, e un’atmosfera un po’ macabra. Dopo la versione animata della Famiglia Addams (2019-2021), Tim Burton decide di cimentarsi in qualcosa di diverso: un giallo dal carattere dark, incentrato unicamente su Mercoledì Addams.

All’ennesima espulsione della quindicenne Mercoledì, l’ottava in cinque anni, la ragazzina (Jenna Ortega) viene spedita alla Nevermore Academy, accademia per “reietti”, popolata da lupi mannari, sirene, muta forma e gorgoni. La speranza della famiglia Addams è quella di trovare per la figlia il luogo perfetto per non sentirsi diversa, ma la giovane non gli renderà le cose tanto facili.

La giovane Addams non solo dovrà affrontare un difficile inserimento nella scuola, ma dovrà anche fare i conti con il suo emergente potere psichico, simile a quello di sua madre Morticia Addams (Catherine Zeta Jones), ma più potente e pericoloso. La scuola sarà mirino di una serie di omicidi, e Mercoledì, in veste di Sherlock Holmes, aspirante scrittrice e amante dei misteri, cercherà di trovare il colpevole, additando a turno i vari sospettati.

Jenna Ortega si è distinta esordendo in Jane the Virgin, nella seconda stagione di You, per poi cimentarsi in film ben più cruenti, come Scream (2022), ma è certamente questa la serie che l’ha portata alla ribalta. L’interpretazione di un personaggio tanto iconico come Mercoledì Addams è ciò che ha fatto funzionare la serie fin dall’inizio. In seguito a un commento molto positivo da parte di Tim Burton, riguardo a una scena in cui Jenna Ortega non ha mai battuto le palpebre, la giovane attrice ha fatto in modo di non farlo mai più durante le riprese. E ci è riuscita benissimo, mettendo in scena l’iconica cupa ragazzina, dall’aria minacciosa che tutti ricordano.

Nonostante il suo carattere pungente, apatico e ostile, lo spettatore riesce inesorabilmente ad affezionarsi a Mercoledì, grazie a quel briciolo di umanità che tira fuori al momento giusto, pur senza mai accennare un reale sorriso. Non è cattiva, ma non è neppure una dispensatrice di cortesia. Riesce ad affezionarsi, a modo suo, a personaggi come Edin (Emma Myers) lupo mannaro dolce ed esuberante, con la quale condivide la stanza, ed Eugene (Moose Mustafa), ragazzino goffo e impacciato, simile al fratello minore Pugsley Addams (Isaac Ordonez). A far parte del cast, c’è anche Cristina Ricci, lei stessa interprete di una versione più giovane di Mercoledì del 1991.

Jenna Ortega, in un giornale britannico, ha confessato di aver quasi avuto un attacco di panico quando ha saputo che nel cast ci sarebbe stata anche lei, forse intimidita dalla sua presenza, riconoscendo il modo in cui 30 anni prima, Cristina Ricci avesse interpretato il suo stesso ruolo. Nella versione di Tim Burton, la donna veste i panni di una normale, la professoressa Marilyn Thornhill, esperta di botanica.

La serie fa un ottimo lavoro nel bilanciare l’oscura comicità del materiale originale, ideato da Charles Addams nel lontano 1938, con drammi adolescenziali e misteri irrisolti più moderni, e ha facilmente raggiunto il podio di ascolti superando l’amatissima serie Stranger Things in una singola settimana di visualizzazioni. Nonostante sia presto per dirlo, si vocifera che una seconda stagione di Mercoledì sia molto probabile.

Fonte immagine: Netflix

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A proposito di Martina Calia

Classe 1997, laureata in Mediazione Linguistica e Culturale e attualmente specializzanda in Lingue e Letterature europee e americane presso L'Orientale di Napoli. Lettrice accanita di romance in ogni sua forma, che a tempo perso, si cimenta nella scrittura creativa sia in italiano, ma soprattutto in inglese.

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