Gli egizi sono una delle più antiche e affascinanti civiltà che siano mai esistite. Portatrice di una cultura millenaria, la civiltà egizia oltre alle architetture grandiose e alla cultura meravigliosa nasconde una grande varietà di misteri, dubbi e domande che ancora oggi non hanno trovato una risposta.
In questo viaggio nel cuore dell’Egitto ecco i 3 misteri egizi più inspiegabili e affascinanti di tutti i tempi
1. Il regno di Punt

Il primo tra i misteri egizi irrisolti riguarda il regno di Punt, una terra antica ricca di risorse e particolarmente nota per i suoi scambi commerciali. Il regno di Punt, anche noto nella storia con il nome di “città degli dei” è un luogo misterioso la cui collocazione è tutt’oggi sconosciuta. Stando alle teorie più diffuse le zone più probabili in cui poteva sorgere questo regno sono: Il Corno d’Africa, la penisola arabica, il Sudan meridionale o le zone costiere del Mar Rosso, questo perché le merci provenienti da Punt sono risorse tipiche di quelle zone. Tuttavia nei testi degli antichi egizi è descritta semplicemente come una terra a sud, indicazione molto generica e poco chiara. Questo ha destabilizzato le ricerche degli studiosi che per questo motivo non sono ancora riusciti a trovare dei reperti di questo regno. I commerci con il regno di Punt sono testimoniati in modo iconografico; pare che gli egizi abbiano importato da questa terra misteriosa piante, animali esotici, materiali estremamente preziosi, mirra, incenso e altre risorse di questo tipo, ed è proprio per la presenza di materiali così preziosi e abbondanti che gli egizi erano convinti che questa terra fosse stata benedetta dagli dei. Per assurdo alcune delle spedizioni nella terra di Punt vennero anche testimoniate, e una delle più famose è la spedizione della regina Hatshepsut. Questa è una delle spedizioni maggiormente documentate, infatti pare che nel tempio funerario della regina Hatshepsut (il tempio di Deir al-Bahari ) siano conservate le incisioni in cui vengono rappresentate in modo vivido e dettagliato le scene del viaggio intrapreso verso questa terra perduta. Ad ogni modo, nonostante ci siano delle effettive rappresentazioni che testimoniano i rapporti commerciali tra l’Egitto e questa terra, nel corso della storia non sono mai stati rinvenuti dei reperti appartenenti a questa civiltà. Di conseguenza, ancora oggi il regno di Punt resta uno dei più grandi misteri egizi irrisolti.
2. Chi ha costruito la Sfinge?

La Sfinge di Giza è uno dei monumenti più enigmatici del mondo e ancora oggi questa struttura resta uno dei misteri egizi più grandi di sempre. Chi l’ha costruita? E soprattutto, perché? Per millenni l’uomo si è posto questi interrogativi e sono state formulate molte ipotesi per cercare di risolvere uno dei misteri egizi più grandi di sempre, tuttavia solo negli ultimi anni gli archeologi stanno iniziando a trovare delle risposte a questi interrogativi. Si ritiene che la costruzione di questo imponente monumento risalga al 2500 a.C. durante il regno del faraone Chefren (figlio di Cheope). Secondo alcuni studiosi, pare che la costruzione di questa imponente statua sia stata voluta proprio da questo faraone in persona che, nello stesso periodo, aveva ordinato anche la costruzione della sua piramide. La Sfinge avrebbe dovuto proteggere i faraoni durante il loro sonno eterno tuttavia, per quanto possa essere affascinante questa storia, la veridicità di questa teoria è stata messa in dubbio da molti ricercatori. In primo luogo non esistono delle iscrizioni sulla Sfinge oppure delle documentazioni che presentano la “firma” del faraone e che quindi testimonierebbero che la costruzione della Sfinge sia stata effettivamente commissionata da Chefren, in secondo luogo, il volto della Sfinge non somiglia per niente a quello del faraone. Anche la datazione della Sfinge suscita una serie di sospetti per una serie di fattori, sembrerebbe infatti che l’edificazione di questo monumento non risalga effettivamente al 2500 a.C. ma a un periodo molto più lontano, perché? Sulla Sfinge sono state trovate tracce di erosione da pioggia e, dato che nella piana di Giza non ci sono state piogge violente e invasive per oltre 7000 anni, è poco probabile che l’edificazione della Sfinge risalga al periodo in cui regnò il faraone Chefren. Oltre a questo un altro aspetto che classifica la Sfinge di Giza come uno dei più grandi misteri della civiltà egizia sono i ritrovamenti di tunnel e stanze nascoste al di sotto di quest’ultima. Questa struttura ad oggi presenta ancora molti interrogativi e incognite per cui deve essere considerata uno dei misteri egizi più inspiegabili e controversi di sempre.
3. La maledizione del faraone Tutankhamon

Nel 1922 dopo una ricerca durata anni, l’archeologo britannico Howard Carter riuscì a trovare la tomba del faraone Tutankhamon nella valle dei re. Senza ombra di dubbio Tutankhamon è uno dei faraoni più famosi dell’antico Egitto nonostante il suo regno durò solo dal 1332 fino al 1323 a.C. Salì al trono quando era ancora un bambino e purtroppo morì prematuramente all’età di 19 anni. In realtà anche la morte stessa del faraone risulta esser uno dei più grandi misteri egizi della storia; non sono infatti note le cause precise della morte ma secondo alcune teorie potrebbe essere deceduto a causa di una malattia misteriosa. Nonostante il suo breve regno, la sua fama è estremamente diffusa ancora oggi, ma come mai? Pare che intorno alla tomba e dietro alla morte di Tutankhamon si nasconda una maledizione spaventosa e una leggenda altrettanto agghiacciante. Sembrerebbe che molti dei ricercatori che hanno rinvenuto la tomba del faraone, sarebbero morti dopo aver contratto malattie sconosciute. Uno degli esempi più eclatanti è la morte di Lord George Edward Carnarvon, colui che finanziò la ricerca di Carter e che morì poche settimane dopo aver visitato la tomba. Lord Carnarvon morì a causa di una malattia non ben specificata, e come lui, anche a molti altri archeologi toccò questo triste destino. In seguito a queste morti iniziò a diffondersi la leggenda della maledizione del faraone e molti iniziarono ad essere convinti del fatto che questi ricercatori siano stati puniti con la morte per aver disturbato il sonno di Tutankhamon. Secondo molti scettici, i ricercatori morti dopo essere entrati in contatto con la tomba potrebbero essere deceduti a causa della probabile presenza di funghi e batteri tossici che avrebbero causato infezioni mortali. Ad ogni modo, molti preferiscono considerare la maledizione del faraone Tutankhamon come uno dei misteri egizi più macabri e allo stesso tempo affascinanti di sempre.
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