Intervista al content strategist Francesco Vigliotti e a Ovidio Merola

Intervista al content strategist Francesco Vigliotti e a Ovidio Merola

Francesco Vigliotti, un nome che ha una grande risonanza sui social e che ha ridefinito il mondo della comunicazione pubblicitaria. Conosciuto con lo pseudonimo “Il Viglio“, Francesco cura diversi aspetti del mondo della comunicazione. 

Dopo una laurea magistrale in marketing e comunicazione conseguita a pieni voti all’Università di Roma “La Sapienza”, un premio come miglior creator italiano ricevuto da Forbes e un incarico come ambassador per il Giffoni Film Festival, Francesco ha operato come Content Strategist curando nel dettaglio la pubblicità di svariate attività del casertano e non solo.

Tra i clienti di Francesco annoveriamo la gioielleria “Momenti Preziosi” di Ovidio Merola, a Maddaloni.

Ovidio, come mai ti sei interfacciato ad un Content Strategist?

L’ idea nasce in realtà da mio cugino, che mi ha consigliato di intraprendere questa strada e mi ha consigliato Francesco, perché è un giovane dinamico e abbiamo puntato sui professionisti della zona e lui è il migliore.

Francesco, parlami della tua figura di Content Strategist.

Io mi occupo principalmente di creare strategie per attività e brand, la mia professione si svolge principalmente nel nord Italia, per quanto riguarda il sud Italia collaboro con Ovidio perché mi è stato subito chiaro che avesse un forte potenziale come personaggio e come carattere. Ha una mentalità predisposta alla digitalizzazione, al contrario di altre attività locali che magari si limitano ai canali social tradizionali ai quali non si presta grande attenzione. 

Ovidio, qual è il riscontro che hai ottenuto da questo lavoro in termini di numeri? 

Il riscontro è stato positivo, perché comunque siamo cresciuti a livello social grazie a Francesco e grazie ad alcune inserzioni pubblicitarie con Google e Instagram. Grazie a Francesco abbiamo capito che non bisogna pubblicare tutti i giorni ma puntare a farsi seguire da potenziali clienti e non solo da persone che “mettono like”.

Quali abilità hai dovuto imparare per comunicare sui social?

Ho dovuto superare la soglia della timidezza, ho imparato a giocare, ma anche a fare il serio e soprattutto a creare un collegamento empatico con le persone.

Francesco, parlami della strategia che hai usato.

Allora, in realtà siamo partiti con Ovidio con una pubblicazione randomica, non aveva una vera e propria strategia. L’obiettivo principale in questi mesi di collaborazione è stato suscitare l’interesse, bisogna anche essere bravi a farci percepire in un certo modo dal cliente. Sicuramente vedere in modo sporadico un’attività sui social non aiuta. Diciamo che la strategia con i social mira in primis a suscitare un interesse, in inglese “awarness”, per poi portare il cliente all’acquisto. Siamo partiti dall’analisi del personaggio, abbiamo creato dei format, abbiamo anche suscitato delle risposte dei competitor, qualcuno ha anche preso spunto da noi. 

Ovidio, qual è l’ elemento che differenzia un’azienda?

Le persone vogliono vedere cosa accade realmente in un’attività, vogliono toccare con mano, prendere parte del processo produttivo, riscoprire la manualità, gli strumenti e i metodi, tutto questo è anche fonte di ispirazione per le nuove generazioni.

Ovidio, continuerete questa collaborazione?

Sicuramente continueremo questa collaborazione, bisogna continuare ad adattare la strategia, abbiamo superato la fase nella quale dovevamo farci conoscere, ora dobbiamo decidere insieme quale strada seguire.

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