Arcade Story è stata probabilmente l’attrazione più gettonata al Como Fun di Lario Fiere. Mezzo Padiglione 3, quello dedicato ai videogiochi, si è trasformato in una porta sul passato, un Tardis – o una DeLorean se preferite – che ha trasportato il pubblico negli anni 70, 80 e 90. con una incredibile collezione di originali cabinati vintage, ovvero i videogiochi contenuti nella loro speciale struttura in legno, decorata o dipinta con i suoi protagonisti. Tutti i visitatori si sono fermati a giocare per sfidarsi a Picchiaduro, Centipede, Donkey Kong, Pac Man e tantissimi altri, ritrovando, soprattutto per i visitatori “boomers e millennials”, una reminiscenza del proprio vissuto adolescenziale: i pomeriggi trascorsi in Sala Giochi.
Tutti i cabinati al Como Fun, festival di Lario Fiere che si è tenuto il 19 e 20 Ottobre, sono pezzi originali vintage provenienti dagli Stati Uniti d’America e, proprio in occasione della prima edizione Comasca del Festival del fumetto e della Pop Art, siamo riusciti a parlare con Antonio Nati, cuore e anima del progetto Arcade Story. Insieme ai suoi due soci, Domenico Cervini che si occupa della riparazione delle schede PCB anni 80 (in inglese Printed Circuit Board, un assieme elettronico che utilizza conduttori di rame per creare connessioni elettriche tra i componenti) e Andrea Genovese specializzato nella riparazione e del restauro dei mobili arcade, Antonio ha trasformato la sua passione per il collezionismo dei videogiochi in una impresa famosa in tutto il Paese.
Ho iniziato nel 2017 – ci racconta Antonio – prima non sapevo esistessero i videogiochi di quando ero un bambino. Ho cominciato ad importarli dall’Inghilterra, patria Europea dei cabinati originali, ma purtroppo il costo era troppo esoso. Ho deciso di passare direttamente alla fonte, l’America. Infatti è qui che sono nati gli Arcade con il visionario Nolan Bushnell (considerato una delle 50 persone che hanno rivoluzionato il secolo scorso), l’inventore dell’azienda Atari nel 1972. Negli Stati Uniti mi sono fatto una rete di aiutanti che mi cercano i giochi nella zona del New Jersey e poi mi stoccano in un magazzino i giochi fino a quando non saranno del numero giusto per il container che viene scaricato nella sede a Vicenza.
Ad oggi, la collezione di Arcade Story conta più di 400 cabinati originali funzionanti e l’azienda collabora con produzioni cinematografiche e televisive quando c’è bisogno di ricostruire vecchie sala giochi per set televisivi, come ad esempio la serie TV Hanno Ucciso L’Uomo Ragno su Sky per la quale Antonio e i soci hanno ricreato il Jolly Blue che si vede nelle puntate che stanno andando in onda. Le collaborazioni televisive contano anche la scenografia creata sul palco di X-Factor quando Anastasio cantò Mio Fratello È Figlio Unico e l’allestimento di varie postazioni per Casa Sanremo nel 2022. Su DMax a partire da Dicembre, andrà in onda una serie che si chiamerà Videogame Hunters e parlerà del lavoro di Arcade Story in sei episodi da un’ora.
Poi ovviamente ci sono tutte le fiere che faccio con il Direttore Lucio Campani – continua Antonio – che ha creduto in noi fin da subito, e ci da modo di far vedere al pubblico come sono i cabinati arcade originali degli anni 80. Per me è un’emozione enorme vedere moltissima gente, soprattutto bambini, che giocano con questi dispositivi del passato e mi riempie di gioia sapere che ogni sforzo che faccio viene apprezzato. Oltre a tutto questo abbiamo una sede a Vicenza dov’è possibile prenotare per compleanni o eventi una vera e propria sala giochi completa di 40 arcade e 15 flipper e festeggiare un addio al celibato/nubilato, oppure un evento aziendale fino ad una rimpatriata con gli amici. Concludendo, da una passione ne è uscito un lavoro meraviglioso fatto da una passione che fa da ponte col passato.
Lo stesso Lucio Campani, in occasione del Como Fun, ci ha parlato di quanto fosse importante per lui e per la buona riuscita della fiera, la presenza di Arcade Story: lo spazio dedicato ai videogiochi – ci racconta – è diviso in due filoni, di cui uno dedicato ai cabinati (più di cento) provenienti dagli anni 70, 80 e 90, tutti di importazione americana e a disposizione del pubblico che può giocare gratis provando il brivido di tornare nel passato. Il secondo filone è dedicato alla Retro Consolle, ovvero la storia del videogioco domestico, come il Nintendo e l’Atari, che non toglieva completamente la socialità della sala giochi. Queste consolle avevano una modalità multiplayer “dai vivo” si giocaca – e si gioca – in gruppo nella stessa stanza, a differenza del multiplayer online in voga adesso. E quella tradizione sta tornando grazie al Party Game, ovvero serate organizzate apposta per giocare tutti insieme alla consolle, proprio come negli anni 90!
Arcade Story tornerà in fiera il 9 e 10 Novembre al Gardacon Montichiari e dal 30 ottobre al 3 novembre in occasione del Lucca Comics and Games 2024. E’ presente su Instagram, Facebook, Youtube e TikTok, inoltre è possibile seguire il Podcast su Twitch. Le informazioni complete su episodi ed eventi in programma, nonché i contatti sono disponibili sul loro sito web.
Ringraziamo Antonio Nato per l’intervista e il Direttore di Como Fun Lucio Campani. Immagine in evidenza e media articolo per gentile concessione di Arcade Story Srl.