La psichiatra di Wulf Dorn | Recensione

Immaginate di svegliarvi e scoprire che, improvvisamente, nessuna delle vostre certezze è reale e che la vostra stessa mente, lucida e calcolatrice, vi inganna da tempo immemore. La psichiatra di Wulf Dorn è un thriller psicologico che trascina il lettore in un labirinto di ricordi distorti, follia e terrore, dove la protagonista si arrende alle sue paure più profonde. È un romanzo in cui la verità non è mai come appare e il punto di rottura può celarsi dietro ogni angolo.

Chi è l’autore di La psichiatra, Wulf Dorn

Wulf Dorn è un autore tedesco nato il 20 aprile 1969 a Ichenhausen. Prima di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura, ha lavorato per circa vent’anni come logopedista in una clinica psichiatrica. Questa esperienza ha forgiato il suo stile introspettivo, con una profonda attenzione ai recessi più oscuri della mente umana. La psichiatra, suo romanzo d’esordio del 2009, incarna perfettamente lo stile angosciante e accattivante di Dorn, consacrandolo tra i giallisti contemporanei più rappresentativi. Il libro ha ottenuto un successo internazionale, con traduzioni in oltre 20 lingue e milioni di copie vendute in tutto il mondo. La sua prolifica carriera letteraria include titoli come Il superstite (2010), Follia profonda (2011), Il mio cuore cattivo (2012), Phobia (2014), Trigger (2016) e Presenza oscura (2020).

La trama (con spoiler)

La protagonista è Ellen Roth, giovane psichiatra in una clinica tedesca. Il suo fidanzato, Chris, anch’egli psichiatra, parte per un viaggio misterioso, lasciando Ellen alle prese con un caso tanto affascinante quanto inquietante: una paziente terrorizzata nella stanza n.7, che ripete ossessivamente l’unica frase: “L’Uomo Nero mi troverà”. Presto la donna scompare dalla clinica senza lasciare traccia. A infittire il mistero, nessuno nello staff, tranne Ellen, sembra ricordare la paziente o averne documentato la degenza. Ellen si ritrova così coinvolta in una spirale di eventi, determinata a ritrovare la donna e a farle giustizia, convinta che sia caduta vittima del temuto Uomo Nero. Più l’indagine privata di Ellen procede, più i dettagli si fanno intricati, minando la sua stabilità. Viene pedinata, minacciata e subisce un terrorismo psicologico che la porta a dubitare della propria sanità mentale e della vera identità di Chris. La scoperta di una casa abbandonata nella foresta la conduce a indizi che chiariscono ogni cosa: Ellen realizza che la paziente non è mai esistita. Era uno sdoppiamento della sua psiche, creato per elaborare traumi infantili rimossi, tra cui uno stupro subito da un familiare, l’Uomo Nero. Chris, nel corso degli anni, aveva accentuato i disturbi di Ellen, intrappolandola in una relazione tossica e manipolandola. Infine, Ellen fa i conti con il suo passato, affronta la dura verità, si libera dal fidanzato manipolatore e intraprende un meritato percorso di guarigione.

In conclusione

Una caratteristica distintiva del romanzo è l’approfondimento psicologico dei personaggi, in particolare della protagonista. Il thriller illustra magistralmente come Ellen, vittima di traumi profondi e di uno stress insostenibile, si scinda mentalmente, diventando al contempo paziente e psichiatra. È un’abile rappresentazione delle dinamiche psichiche di una professionista costretta a confrontarsi con i propri demoni interiori nel modo più contorto. Dopo aver affrontato l’Uomo Nero del passato e del presente, Ellen trova la forza di spezzare un ciclo doloroso e ricominciare, ricevendo le cure adeguate. Sebbene i personaggi principali siano psicologicamente ben delineati, il romanzo è carente nelle descrizioni fisiche e ambientali, concentrandosi sull’introspezione piuttosto che sugli scenari. Pur presentando alcuni cliché tipici del genere, con un finale che, sebbene incalzante, potrebbe risultare prevedibile per i lettori più esperti di thriller psicologici, La psichiatra rimane un’opera ben congegnata e ricca di colpi di scena, capace di tenere il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima pagina. Dorn crea un’atmosfera cupa e angosciante, dimostrando la sua profonda conoscenza dei meccanismi mentali. Un debutto letterario che conferma le abilità dell’autore e invoglia a scoprire le sue opere successive.

Fonte immagine: IBS (https://www.ibs.it/images/9788863800753_0_536_0_75.jpg)

Altri articoli da non perdere
Dove non mi hai portata di Maria Grazia Calandrone | Recensione
Dove non mi hai portata di Maria Grazia Calandrone

Dove non mi hai portata è un romanzo pubblicato nel 2022 dalla poetessa, scrittrice, giornalista, interprete (e molto altro) Maria Scopri di più

Premio Pulitzer per la narrativa: 5 titoli da recuperare
Premio Pulitzer narrativa: 5 titoli da recuperare

Il prestigioso premio istituito dal giornalista Joseph Pulitzer assegnato per la prima volta nel 1917 ha conferito importanza e notorietà Scopri di più

Pauline Harmange: Odio gli uomini | Recensione
Pauline Harmange

Odio gli uomini (Garzanti, 2021) è il titolo italiano del saggio femminista di Pauline Harmange, nato come breve libello polemico Scopri di più

A cavallo di un protone, il libro di esordio di Simone Baroni
A cavallo di un protone

A cavallo di un protone è il libro di esordio di Simone Baroni, professore di fisica e matematica e ricercatore Scopri di più

L’appello di Alessandro D’Avenia | Recensione
L'appello di Alessandro D'Avenia. Recensione

L'appello di Alessandro D'Avenia è un romanzo edito da Mondadori. Trama «Come affermare la propria esistenza se non diffondendo l’amore Scopri di più

I sette mariti di Evelyn Hugo di Taylor Jenkins Reid | Recensione
I sette mariti di Evelyn Hugo di Taylor Jenkins Reid | Recensione

Taylor Jenkins Reid, nata ad Acton (Massachusetts) nel 1983, è una scrittrice statunitense. Ha iniziato a scrivere mentre lavorava in Scopri di più

A proposito di Federica Di Ruocco

Vedi tutti gli articoli di Federica Di Ruocco

Commenta