Tacchi, tappi e miracoli è la nuova raccolta di aneddoti di Maddalena Mazzeschi, in libreria per Giraldi Editore dal prossimo 30 settembre.
Una raccolta di brevi aneddoti divertenti effettivamente vissuti dall’autrice che da oltre quaranta anni lavora nel mondo della comunicazione del vino. Gli intenti sono due: da una parte raccontare il settore del vino in modo semplice e comprensibile a tutti, dall’altra il desiderio di farlo conoscere meglio per capire che non nasconde niente di oscuro e minaccioso come qualcuno vorrebbe far credere, ma anzi è ricco di storia e cultura millenarie.
Eroica Fenice ha intervistato l’autrice, che ha raccontato cosa si “cela” dietro alla sua raccolta di aneddoti, come nasce e in che modo si evolve.
Intervista a Maddalena Mazzeschi

Chi sono i protagonisti delle tue storie?
Si tratta di storie accadute a me che coinvolgono colleghi di lavoro o persone incontrate nella vita professionale e privata. Ovviamente non ci sono i nomi di chi è coinvolto con me nell’aneddoto perché devo pur continuare a lavorare per minimo altri 10 anni e non sarebbe una bella azione di Pubbliche Relazioni rendere noto chi ha fatto insieme a me le brutte figure!
Gli aneddoti sono disposti in ordine cronologico o tematico? C’è un filo conduttore che unisce tutte le storie?
Nella prima parte che va dal 1978 al 2009 sono disposti per aree tematiche partendo dalla scuola superiore (un Istituto agrario dove eravamo trenta donne in messo a 350 uomini) e quindi raccontano la mia vita di adolescente in un ambiente difficile ma ricco di stimoli che mi hanno poi aiutata anche nel mondo del lavoro dove, almeno all’inizio, la proporzione uomini-donne non era molto diversa. Segue poi una parte dedicata agli anni da dipendente, quindi da libero professionista nell’ambito della comunicazione del vino dove, se non sono stata la prima, di sicuro sono stata tra le primissime ad aprire un’agenzia di comunicazione specializzata. Si conclude con una sezione di “Annessi & connessi” cioè di episodi legati alla vita privata.
La parte invece relativa agli anni dal 2009 ad oggi, è un miscuglio di aneddoti e situazioni che raccontano vari aspetti professionali e non della mia vita attuale.
Credi che un aneddoto, per essere efficace, debba sempre contenere una morale o può anche essere solo una storia divertente?
Gli aneddoti che ho raccontato hanno per me un valore anche morale e/o etico, ma non hanno la pretesa di avere lo stesso effetto su chi li legge. Per me hanno rappresentato un momento di vita che ricordo nel tempo, quindi significativo, spero che chi li leggerà, se pur divertendosi, potrà ricavarne qualcosa di utile
Che tipo di reazioni ti aspetti dai lettori? Credi che le persone si rivedranno in queste storie o le percepiranno come esperienze uniche e personali?
Vorrei che i lettori si divertissero scoprendo come se l’è cavata una donna, per di più consacrata, nell’arco più di 40 anni in un mondo dove all’inizio non c’erano quasi donne nel settore tecnico. Quale percorso ha fatto fino ad arrivare ad oggi dove la situazione non può essere ancora definita paritetica anche se le cose sono migliorate molto. Non credo che chi li leggerà potrà riconoscersi in queste esperienze, ma penso che dal complesso della raccolta potrà avere qualche idea sul mondo del vino e su quanto esso sia ricco di storia, cultura e ingegno umano.
Tacchi, tappi e miracoli: cenni biografici dell’autrice

Maddalena Mazzeschi è nata e vive a Perugia. Dal 1984 al 1990 ha lavorato prima come segretaria e poi nell’ambito delle pubbliche relazioni e comunicazione per Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano.
A gennaio 1991 ha aperto l’Agenzia di Marketing, Comunicazione e Pubbliche Relazioni Maddalena Mazzeschi, un’agenzia nel settore vino.
Per dieci anni è stata titolare dell’agenzia Escol S.r.l. e ha organizzato varie manifestazioni che sono state fondanti e anticipatrici dell’attuale modo di comunicare il vino da parte di tutto il settore. Maddalena Mazzeschi oltre ad essere una grande professionista con una lunga esperienza nell’ambito del vino non ha paura di mettersi in gioco e affrontare nuove sfide e questa raccolta di aneddoti ne è la prova.
Immagini fornite dell’autrice