Norwegian Wood (ノルウェイの森) scritto nel 1987 da Haruki Murakami, in Italia pubblicato anche con il titolo Tokyo Blues, è un esempio ineccepibile di come letteratura e musica si possano intrecciare in un binomio perfetto, giocando un ruolo fondamentale sia a livello tematico che simbolico. In questo articolo tracceremo le caratteristiche del libro e della canzone -da cui ha tratto il nome e non solo-, e vedremo come quest’ultima, sia stata in grado di far esprimere nella maniera più intima possibile uno scrittore, smosso personalmente dalla musica di una delle band britanniche più iconiche al mondo, i Beatles.
La trama e le tematiche
La storia è narrata in prima persona da Watanabe Toru, un 37enne in volo diretto ad Amburgo. Il viaggio in aereo rappresenta un lungo flashback che ci fa ripercorrere diversi momenti salienti della vita di Watanabe. In particolare, quando sente la canzone Norwegian Wood dei The Beatles, gli riaffiorano i ricordi dolorosi legati a un suo vecchio amico, Kizuki, morto suicida all’età di diciassette anni. La canzone sarà il mezzo per portarlo indietro nel tempo, dagli anni adolescenziali e universitari, segnati da vecchie amicizie perdute, fino all’amore impossibile per Konno Naoko -fidanzata di Kizuki-, con cui era stato compagno di classe. A distanza di anni dalla morte del ragazzo, i due si incontrano e dopo essersi riavvicinati trascorrono una notte assieme. Naoko, ancora distrutta dal dolore e dalla consapevolezza che nemmeno la vicinanza di un’altra persona la potesse aiutare, decide di ricoverarsi presso una clinica psichiatrica immersa nella natura. Vedremo Watanabe diviso tra due donne, una l’opposto dell’altra: Naoko, malinconica e persa, un appiglio al suo passato; e Kobayashi Midori, una ragazza solare che nonostante i numerosi lutti familiari affronta il dolore con sorriso e ironia.
La storia ruota attorno alle tematiche della morte e dell’amore. La prima è affrontata in maniera diretta, e mostra come possa segnare così in profondità l’animo di un individuo da diventare l’ombra stessa di una persona, tanto da farla diventare un guscio vuoto e inadeguato alla vita. Anche l’amore e le relazioni, alla quale i protagonisti cercano di aggrapparsi, sono complessi e tormentati; così come la sessualità, che appare come un tentativo disperato di cercare conforto e calore umano.
Perché la scelta dei Beatles in Norwegian Wood
Murakami, sceglie la musica occidentale (come quella dei Beatles, The Doors, di Bill Evans ecc.) per dimostrare l’influenza che ha avuto anche in Asia. I Beatles in particolare, sono l’emblema degli anni Sessanta; non solo hanno avuto un evidente impatto a livello musicale, ma rappresentano la generazione di quell’epoca e i suoi cambiamenti. Nel caso specifico del Giappone, ci furono mutamenti a livello di crescita economica, di urbanizzazione e sul piano politico e estero -marcato dai movimenti studenteschi e dei lavoratori- si temeva un possibile coinvolgimento nelle guerre americane.
Le ossessioni per le band sono partite da loro, infatti è in questo preciso scenario che si diffonde il fenomeno della cosiddetta beatlemania, una vera e propria manifestazione di adorazione per i quattro componenti della band e per la loro musica. Le loro melodie e canzoni di amore e pace hanno colpito nel profondo le persone in tutto il mondo e in particolare, gli animi di un popolo ancora segnato dagli eventi traumatici della guerra, come quello giapponese.
Norwegian wood (the bird has flown) è tratta dall’album Rubber Soul del 1965 scritta principalmente da John Lennon, ed è una canzone volutamente ambigua. Le tematiche, con le dovute differenze, vanno di pari passo con quelle del libro: si parla di solitudine, nostalgia, della perdita, delle delusioni, dell’incomprensione in una relazione e della fragilità giovanile.
La musica e il suo utilizzo
La musica è la chiave centrale del libro, è utilizzata come un vero e proprio strumento per parlare al posto dei personaggi (il non saper dare voce al dolore è un punto saliente del libro) e ognuno di loro è associato a un certo tipo di suono. Il protagonista è accomunato a quella dei Beatles, dei Doors e alle canzoni folk, che non solo fungono da trigger emotivo per fargli tornare in mente tutti i ricordi del passato, ma anche per rappresentare i dubbi che caratterizzano la sua generazione e sé stesso. Per Naoko sono utilizzate spesso musiche malinconiche e classiche, come Mozart e Bach, per evocare fragilità, disordine mentale e solitudine. Infine per Midori una musica più moderna e pop, che rappresenta uno stato emotivo più vivace e, nonostante il suo passato, paradossalmente più leggero.
Norwegian Wood non è solo un libro da leggere a tempo perso, è un’opera in cui Murakami ha plasmato due arti diverse per donare una certa complessità e profondità a quello che si è rivelato uno dei libri più celebri e intimo che abbia mai scritto.
Fonti: Wikipedia, Heartoftheworld