Gli album di Bad Bunny, il cui vero nome è Benito Antonio Martinez Ocasio, trasmettono la sua creatività e la sua anima ribelle. L’artista portoricano, nato il 10 marzo 1994, ha ridefinito la musica latina tramite testi pungenti, fusioni di generi e un approccio innovativo. Inizia a scrivere sin da giovane e nel 2017 la svolta arriva con il brano Soy Peor. Oltre ad essere un’icona della cultura latino-americana, si è affermato anche nel mondo della moda e del cinema.
Album | Anno | Caratteristica principale |
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X 100pre | 2018 | L’album di debutto che ne dimostra la versatilità, mescolando latin trap, reggaeton e rock. |
YHLQMDLG | 2020 | Un omaggio alle radici del reggaeton portoricano, celebrando l’identità e il “perreo”. |
Un Verano Sin Ti | 2022 | Un trionfo globale che fonde reggaeton, cumbia, indie pop e altri generi caraibici. |
3 album di Bad Bunny che raccontano la sua storia
Esplorando gli album di Bad Bunny possiamo capire il suo mondo, realizzando che ognuno di essi rappresenta un capitolo della sua vita.
1. X 100pre (2018)
X 100pre, acronimo di Por siempre, pubblicato nel 2018 è l’album che segna il suo debutto e ne dimostra la versatilità. L’artista esplora il latin trap, il reggaeton, la cumbia e il rock grunge, con testi che toccano temi come l’amore e le relazioni. L’album include collaborazioni con Diplo, El Alfa e Drake. La sua voce risuona profonda e monotona. Dall’album si evincono due stati d’animo: sicurezza e disperazione. In Otra noche en Miami, canta: «Non vado nei negozi, perché possiedo il centro commerciale». Ma questa sicurezza diventa disperazione in Tenemos que hablar, un pezzo pop-punk. Utilizza questa dinamica in tutto l’album, alternando momenti di trionfo a momenti di introspezione.
2. YHLQMDLG (2020)
Lanciato nel 2020, YHLQMDLG, acronimo di Yo Hago Lo Que Me Da La Gana (faccio ciò che voglio), è un esempio di freschezza e originalità. Tracce come Vete e La Modelo hanno contribuito all’affermazione di Bad Bunny come pop star globale. Nonostante la fama, non lascia mai le sue origini, come dimostrano le collaborazioni con Anuel AA o Daddy Yankee. In questo album inserisce il perreo, danza tipica del reggaeton, come nella traccia Yo Perreo Sola. YHLQMDLG è un album che celebra l’identità e il punto di partenza di Bad Bunny: Porto Rico.
3. Un Verano Sin Ti (2022)
Questo album, quarto da solista, è un vero e proprio trionfo musicale globale. Il titolo significa «un’estate senza di te». Pubblicato nel 2022, presenta una grande vastità di generi: reggaeton, cumbia, dembow, mambo, merengue e indie pop. Vi sono collaborazioni con artisti come Chencho Corleone, Rauw Alejandro e Bomba Estéreo. Questo lavoro è diventato il miglior album dell’anno secondo la Billboard 200 Year-End Chart. L’album è una vera e propria colonna sonora estiva. Spettacolare è anche la copertina: un cuore triste con un occhio in primo piano, di fronte a una spiaggia. Un Verano Sin Ti ha consolidato ulteriormente la posizione di Bad Bunny come un’icona globale della musica latina.
In conclusione, l’esplorazione degli album di Bad Bunny ci fa comprendere la sua genialità artistica e in che modo si è affermato tra le maggiori pop star globali.
L’articolo è stato aggiornato in data 26 agosto 2025.