Album di Bad Bunny: 3 da ascoltare

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Gli album di Bad Bunny, il cui vero nome è Benito Antonio Martinez Ocasio, trasmettono la sua creatività e la sua anima ribelle. L’artista portoricano, nato il 10 marzo 1994 a Almirante, ha ridefinito la musica latina tramite testi pungenti, fusioni di generi e l’approccio innovativo alla produzione. Lui inizia a scrivere testi sin da giovane, solo nel 2016, dopo vari lavoretti inizia a guadagnare notorietà. Nel 2017 la svolta:  il brano Soy Peor che lo porta al successo. Oltre ad essere un icona della cultura e della musica latino-americana, si è affermato anche nel mondo della moda e del cinema.

Esplorando gli album di Bad Bunny possiamo capire il suo mondo, realizzando che ognuno di essi rappresenta un capitolo della sua vita

1.  X 100pre

X 100pre, acronimo di Por siempre in spagnolo, pubblicato nel 2018 è l’album di Bad Bunny, in collaborazione con Tainy (produttore reggaeton), che segna  il suo debutto e ne dimostra la versatilità. L’artista portoricano esplora il latin trap, il reggaeton, altri stili come la cumbia o il rock grunge, suoni innovativi e testi che toccano temi come l’amore, le relazioni e la vita quotidiana. L’album include collaborazioni con Diplo, El Alfa e Drake: 200 MPH (feat. Diplo), La Romana (feat. El Alfa), Mía (feat. Drake). La sua voce risuona come profonda e monotona, inimitabile.
Dall’album di Bad Bunny si possono evincere due stati d’animo: sicurezza e disperazione. Ad esempio in Otra noche en Miami, Bad Bunny canta: «Non vado nei negozi, perché possiedo il centro commerciale / Sono Cristiano dopo aver segnato un gol». Ma questa sicurezza diventa disperazione in Tenemos que hablar, un pezzo pop-punk. Utilizza questa dinamica in tutto l’album, alternando momenti di trionfo a momenti di introspezione.

2. YHLQMDLG 

Lanciato nel 2020 e prodotto da Tainy, YHLQMDLG è il secondo album di Bad Bunny come solista, acronimo di Yo Hago Lo Que Me Da La Gana (faccio ciò che voglio), è un esempio di  freschezza e originalità. Tracce come Vete e La Modelo dimostrano la versatilità dell’artista, ne sono 20 in tutto.  Hanno contribuito all’affermazione di Bad Bunny come pop star globale. Nonostante la fama, non lascia mai le sue origini e lo vediamo nella collaborazione con Anuel AA, sempre portoricano, oppure in brani come Bichiyal e La Santa con Daddy Yankee e Yaviah.  Nell’album X100pre inserisce la cumbia, qui il perreo, danza tipica del reggaeton come nella traccia Yo Perreo Sola.
YHLQMDLG è un album che celebra l’identità e il punto di partenza di Bad Bunny, il Porto Rico,  esplora il passato del reggaeton e offre una visione autentica ma allo stesso tempo nuova della sua musica.

3.  Un Verano Sin Ti

Questo album di Bad Bunny, quarto da solista, è un vero e proprio trionfo musicale globale , il titolo significa «un’estate senza di te». Pubblicato nel 2022 come gli altri lavori dell’artista, l’album presenta  una grande vastità di generi: cui reggaeton, cumbia, dembow, mambo, merengue e indie pop. Vi sono collaborazioni con artisti come Chencho Corleone, Tony Dize, Rauw Alejandro, Bomba Estéreo, the Marías e Buscabulla. Questo lavoro ha ottenuto così tanto successo da diventare il miglior album dell’anno secondo la Billboard 200 Year-End Chart. L’album è una vera e propria colonna sonora estiva, perfetta per la spiaggia. Lo conferma il video musicale di Moscow Mule, girato tra Miami, Florida e Porto Rico. Spettacolare è anche la copertina,  l’artwork di Un Verano Sin Ti mostra un cuore triste con un occhio in primo piano, di fronte a una spiaggia con oceano blu chiaro, il tramonto, palme, delfini e fiori rosa. Un Verano Sin Ti ha consolidato ulteriormente la posizione di Bad Bunny come un’icona globale della musica latina.

In conclusione, l’esplorazione degli album di Bad Bunny ci  fa comprendere la sua genialità artistica, capiamo in che modo si è affermato tra le maggiori pop star globali.

Fonte immagine in evidenza: Spotify, copertina ufficiale dell’album Un Verano Sin Ti

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