Nato ad Olbia il 29 giugno 1984, Salmo è uno dei rapper più iconici e longevi della scena italiana. Salmo pubblica il suo primo album Premeditazione e dolo nel 1999 ed è anche stato un membro di gruppi rock e metal come gli Skasiko e i Toedgein. L’artista è da sempre riconosciuto come uno dei pilastri del rap italiano, con il suo stile provocatorio ed il suo rap citazionista che è ancora oggi di ispirazione a molti rapper emergenti. Salmo è stato anche in grado di spaziare tra generi differenti grazie alle sue svariate influenze musicali, proponendo un rap che tocca generi come l’hardcore e l’horrorcore.
Scopriamo insieme i 4 album migliori di Salmo:
1) The Island Chainsaw Massacre
Si tratta del primo album in studio di Salmo ed è stato pubblicato nel 2011 dalla Kick Off! Recordz. The Island Chainsaw Massacre contiene al suo interno i migliori brani mai scritti da Salmo, tra cui Il senso dell’odio, Yoko-Ono e Un Dio personale. L’album nel suo complesso è un vero e proprio manifesto del rap italiano, con testi provocatori e di denuncia sociale e politica. Nell’album Salmo si fa portavoce di coloro che non hanno voce per dire ciò che pensano e di tutti coloro che sono costretti ad omologarsi alle convenzioni sociali. È proprio questo che il rapper vuole far capire in The Island Chainsaw Massacre, dimostrando di essere un artista lontano dal buon senso; ribelle, autentico e perennemente fuori dalle righe, il tutto accompagnato con basi e sound tipicamente di ispirazione rap anni ’90.
2) Midnite
Pubblicato il 3 aprile 2013, Midnite è il terzo album in studio di Salmo, lanciato tramite l’etichetta Tanta Roba. L’album corrisponde indubbiamente ad un passo in avanti nella produzione dell’artista, vantando una vastissima gamma di collaborazioni con artisti del calibro di Mezzosangue, Nitro, DJ Shablo, Gemitaiz e tanti altri. In Midnite Salmo propone un lavoro più variegato rispetto ai precedenti, alternando brani rap più vicini al dubstep e alla musica elettronica come Killer Game e Russel Crowe, ad altri molto più intimi e riflessivi come Faraway e S.A.L.M.O. il risultato è un album indimenticabile e costellato di Hit, senza dimenticare il tributo per la sua terra d’origine, la Sardegna, nel brano The Island. Salmo inoltre, all’interno di Midnite, inizia a sperimentare un rap con liriche macabre e scenari horror, come accade nel brano Rob Zombie, in featuring con Noyz Narcos.
3) Death USB
L’album è stato pubblicato il 15 febbraio 2012 da Tanta Roba ed è l’album più sperimentale di Salmo. Death USB è un lavoro che punta a fondere il rap con generi come il dubstep e l’hardcore. Inoltre l’album vanta di featuring con rapper storici della scena italiana come Ensi, Primo Brown, Fritz Da Cat e Belzebass. L’album è ricco di brani più aggressivi del solito, con un forte timbro vocalico e liriche che propongono un immaginario sempre più cupo e macabro, ne sono da esempio brani come Death USB e Il Pentacolo.
4) Hellvisback
Dopo 3 anni senza nuove pubblicazioni, Salmo torna il 5 febbraio 2016 con l’album Hellvisback, pubblicato con Sony Music. L’idea alla base di questo lavoro è probabilmente una delle più interessanti dell’artista, infatti la stessa immagine di copertina e nome dell’album rimandano all’artista Elvis Presley. Il concetto è proprio quello di proporre un ritorno di un artista vecchio stampo, ma in chiave moderna. Tra l’altro l’album vanta la collaborazione con Travis Barker, celebre batterista dei Blink-182. Hellvisback contiene brani ricchi di citazioni e provocazioni come Giuda, 7AM e Mic Taser, che confermano ancora una volta le grandi capacità di scrittura dell’artista anche a distanza di tempo.
Fonte immagine: Wikimedia Commons (autore: ColdMasterKilla; licenza Attribution-Share Alike 4.0 International)