Il debutto discografico degli Alfabeto Runico

Alfabeto Runico, un ottimo debutto

“Due contrabassi, un violino e un paio di corde vocali” si presentano così sulla loro pagina Facebook gli Alfabeto Runico, trio foggiano che lo scorso 30 Marzo ha pubblicato il suo primo omonimo album targato Apogeo Records.
Composto da Marta Dell’Anno (voce, viola, violino), Andrea Resce e Nicola Scagliozzi (contrabasso entrambi), il gruppo unisce e mescola sonorità di mondi e culture molto diversi tra loro: dall’atmosfere classiche a quelle tradizionali del Sud Italia, richiamando anche quelle fredde e magniloquenti del Nord Europa (come d’altronde suggerisce  il loro nome). Un lavoro di pregiata fattura, di indubbia ricerca tecnica, che risulta, nonostante questo, molto genuino e dall’ impatto emotivo immediato.

Noi di Eroica, per l’occasione, li abbiamo intervistati e fin da subito hanno confermato questa nostra impressione: “Il trio è nato per una esigenza di fare musica insieme, siamo tre musicisti di formazione classica ma lontani dal mondo Accademico, frequentatori di feste popolari e di anziani cantori”

Alfabeto Runico, l’album

Registrato quasi interamente in presa diretta nella suggestiva cornice della Chiesa di San Severo alla Sanità (Napoli) e composto da 13 tracce, questo disco unisce immaginari culturali e musicali diversi non soltanto attraverso le scelte musicali ma anche attraverso l’uso di più lingue: dialetto ( Beddha ci stai luntano, Montanara di carpino, La via delle fontanelle, L’America, Ninna Nanna di San Marco la Catola), italiano (Perdo, Drops, Nutrimi), spagnolo (Abuela), inglese ( Fluid, Limes) e francese ( Ambulance).

Marta ce lo racconta così: “Il disco è venuto fuori da un riarrangiamento di alcuni brani miei (di Marta ndr) che avevo scritto precedentemente per un mio progetto solista ma con gli Alfabeto hanno preso una veste completamente nuova. Ci sono canzoni tradizionali del Sud Italia ma riarrangiate e due pezzi inediti scritti a sei mani: L’Ambulance e Nutrimi. I brani sono scritti in lingue diverse non per una esigenza, è stato un percorso naturale. Spesso mi capita di pensare ad un brano già in una lingua e mi piace poi coglierne le diverse sfumature. Ogni lingua racchiude un proprio mondo ed è questo che noi cerchiamo di sfruttare nei nostri brani. L’obiettivo ed evoluzione della nostra musica è EMOZIONARE. Fare musica emozionante.”

Alfabeto Runico, considerazioni

Gli Alfabeto Runico ci regalano un album raffinato, di classe, attraverso un approccio alla musica puro e genuino, senza alcun filtro. È inoltre un album dal grande impatto immaginativo che, con le sue melodie, può far viaggiare la mente dell’ascoltatore attraverso numerosi paesaggi: dalle imponenti lande nordiche al quelle calorose del Sud Italia.

 

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A proposito di Angelo Baldini

Sono nato a Napoli nel 1996. Credo in poche cose: in Pif, in Isaac Asimov, in Gigione, nella calma e nella pazienza di mia nonna Teresa.

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