Alice Cooper è uno dei nomi più iconici della storia del rock. Vera e propria icona dell’hard-rock e dello shock rock, genere di cui è tra i pionieri, il suo nome è ben noto a tutti gli amanti del genere. Ripercorriamo la sua lunga carriera vedendo 4 canzoni di Alice Cooper da ascoltare.
Scenografie stravaganti, immaginario horror e tanto tanto spettacolo, tutto questo è Alice Cooper. Il cantante statunitense, nato Vincent Damon Furnier nel 1948, vanta una carriera lunghissima, costellata di successi discografici e televisivi. Seppur non si distingua per le doti vocali, ha il merito di aver portato il concetto di “show” su un altro livello. Le canzoni e gli spettacoli di Alice Cooper puntano a colpire lo spettatore. I testi e le coreografie si rifanno molto all’ immaginario horror e hanno la capacità di “ipnotizzare” i fan. Cooper si è distinto nella sua carriera sia come solista che come membro fondatore del supergruppo Hollywood Vampires. Oggi il suo nome è di diritto tra quelli più importanti della storia del rock mondiale e la sua figura ha ispirato generazioni di artisti, dai Kiss agli Slipknot. Vediamo alcuni dei suoi brani più famosi e significativi.
Poison
Iniziamo con quella che forse è la più famosa tra le canzoni di Alice Cooper. “Poison”, singolo contenuto nell’album del 1989 “Trash”, è un brano che parla dell’amore tossico verso una persona che non fa per noi, una persona che, nonostante i sentimenti che proviamo nei suoi confronti, ci fa star male, ci avvelena appunto. Il brano è diventato il maggior successo dell’artista, grazie sia alla tematica da lui affrontata che al riff di chitarra estremamente accattivante.
School’s Out
Insieme a “Poison”, un’altra che può essere considerate una delle canzoni più famose di Alice Cooper è “School’s Out”, tratta dall’omonimo album del 1972. Questo è forse il primo vero grande successo del cantante. Anche il riff di questa canzone entra di diritto nell’albo dei più popolari del rock anni 70. La canzone divenne un vero e proprio inno per gli studenti dell’epoca, e questo favorì molto il successo sia del brano che della band.
Feed My Frankenstein
Una delle canzoni di Alice Cooper provenienti da quello che si rivela essere in realtà un periodo di scarsa produttività per il cantante, ossia gli anni 90. “Feed My Frankenstein”, singolo contenuto nell’album del 1991 “Hey Stoopid”, vede la collaborazione di ospiti di eccellenza del panorama rock e metal anni 90 come Steve Vai, Nikki Sixx e Joe Satriani. La canzone è una metafora della fame sessuale di Cooper. Il brano divenne popolare per essere parte della colonna sonora del film “Fusi di Testa” del 1992.
Welcome to my Nightmare
Title-track dell’album del 1975, quello che è ritenuto dalla critica e dai fan il punto più alto della produzione artistica del cantante. Le canzoni di Alice Cooper da questo punto in poi si faranno sempre più tetre e cupe. L’album parla di una lenta discesa dell’individuo nei meandri della propria follia, e “Welcome to My Nightmare” è la traccia che apre questo inquietante viaggio, con la quale Alice ci dice cosa andremo ad ascoltare nel disco. Con questa canzone egli aprirà alcuni dei suoi spettacoli, oltre a presentarla in vari show televisivi.
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