Album degli Slipknot: 4 da ascoltare

album degli Slipknot

Icone della scena metal globale, gli album degli Slipknot contengono numerosi successi, divenendo una vera e propria istituzione per gli amanti del genere. Durante la loro lunga carriera, scandita dalla pubblicazione di 7 album in studio, 3 album dal vivo e 2 raccolte hanno, inoltre, collezionato successi e riconoscimenti mantenendo sempre coerente il loro stile per amore dei fan.

Ecco i 4 album degli Slipknot da ascoltare per avere un assaggio della loro musica

1. Slipknot

L’album omonimo della band è il primo album ufficiale del gruppo statunitense, pubblicato nel 1999. Il disco fu certificato disco d’oro negli Stati Uniti a sole due settimane dalla sua pubblicazione, riscuotendo ottimi risultati in termini di vendite anche a livello globale, permettendo agli Slipknot di essere conosciuti da una platea più vasta e di partecipare ai concerti dell’Ozzfest, il festival più importante per la scena metal. Il disco riprende alcune tracce del primissimo album della band, un inedito dal titolo Mate. Feed. Kill. Repeat. Le sonorità delle composizioni sono notevolmente influenzate, in questo più che in altri album, dal rap metal e dal nu metal delle origini, tipico di band come Korn e Deaftones, riproposto dagli Slipknot però in salsa più aggressiva, piuttosto vicina al death metal di gruppi come Slayer e Sepultura. Il disco presenta un ampissimo utilizzo delle percussioni, fattore chiave in tutta la discografia della band, oltre ad influenze trash metal e l’utilizzo di elementi di musica elettronica. L’album è composto da 14 tracce, le cui più famose nonché amate sono Wait and Bleed e Spit It Out, ed ha la lunghezza complessiva di 58 minuti. Nel 2021, l’album è stato inserito dalla rivista Kerrang! Al quinto posto tra i migliori album Nu Metal di sempre.

2. Vol 3: (The Subliminal Verses)

Conosciuto più semplicemente come The Subliminal Verses è il terzo tra gli album degli Slipknot registrati in studio, pubblicato nel 2004. Il disco presenta tante affinità con i due lavori precedenti, Slipknot ed Iowa, come, vocals brutali e ritmici, riff di chitarra aggressivi ma semplici ed un massiccio uso della batteria, incorporando allo stesso tempo elementi più melodici. L’album presenta una marcata ispirazione a gruppi come Radiohead e soprattutto, Slayer. Il disco consta di 14 tracce e tra le più rilevanti troviamo Duality, Vermilion e Before I Forget, la quale ha vinto un Grammy Award per la miglior interpretazione metal.

3. All Hope Is Gone

All Hope Is Gone è il quarto album registrato in studio, nonché, l’ultimo album degli Slipknot registrato insieme al bassista Paul Gray ed al batterista Joey Jordison. Musicalmente il disco si allontana dal sound nu metal, in favore di sonorità molto più vicine all’heavy metal, al Trash ed al Groove Metal. Le tracce più consociute ed amate dell’album sono: Sulfur, Psychosocial, Dead Memories, Snuff e la traccia omonima all’album All Hope Is Gone. Liricamente l’intero album è incentrato su tematiche come rabbia, ossessione e ribellione oltre che, su tematiche politiche con Dead Memories e Snuff che fanno eccezione, essendo portatrici di significati e temi più cupi e tristi. L’album fu rilasciato nel 2008 in diverse versioni, CD, doppio LP, download digitale ed edizione speciale, quest’ultima contenente tre bonus track ed un DVD in cui è mostrato il making off dell’album.

4. We Are Not Your Kind

Sesto tra gli album degli Slipknot è We Are Not Your Kind, pubblicato il 9 agosto 2019. A detta del gruppo, questo è stato il primo album registrato come blocco monolitico piuttosto che, un insieme di canzoni separate tra di loro e unite forzatamante. A detta di Corey Taylor, ciò ha portato il collettivo a realizzare un disco più vario e sperimentale, senza però intaccare l’identità del gruppo. Il titolo dell’album deriva da una frase del brano della band All Out Life. L’intero album è stato pubblicizzato attraverso il singolo Unsainted, con il relativo videoclip e svariate tournèe dedicate proprio alla promozione dell’imminente uscita. L’album inizialmente contava 30 pezzi, di cui però, solo 14 brani sono stati completati e compaiono nella versione finale. Tra i brani di cartello del disco troviamo Unsainted, Birth of the Cruel e Solway Firth, ma, menzione speciale meritano anche Nero Forte e Critical Darling.

Fonte Immagine in evidenza: Spotify, copertina ufficiale di All Hope is Gone

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