Chi è Carlos Gardel: el rey del tango

Chi è Carlos Gardel: el rey del tango

Carlos Gardel è uno di quei personaggi che nella storia della musica argentina ha contribuito alla costruzione di un’identità nazionale e culturale.  Eppure, visto che di identità stiamo parlando, precisare e definire chi è Carlos Gardel risulta un’attività tutt’altro che semplice. La vita del cantante è stata, infatti, molto intensa e la sua fama ha superato l’oblio della morte, entrando nel novero delle leggende della storia della musica (basti pensare a Freddie Mercury, Bob MarleyVioleta Parra, per rimanere in ambito folkloristico). 

Cerchiamo di tracciare i momenti più interessanti della vita del rey del tango, per capire insieme chi è Carlos Gardel.

Le origini incerte del rey del tango

Che Gardel sia stato un cantante, compositore e attore argentino non ci sono dubbi. Sulle origini del rey del tango, tuttavia, aleggiano un po’ di incertezze: secondo alcune fonti è nato a Tacuarembó (in Uruguay) tra il 1883 e il 1887; altre, invece, sostengono che è nato a Tolosa (in Francia) nel 1890. Un’ulteriore confusione si è poi creata anche intorno ai genitori del rey del tango: l’idea più diffusa è che sarebbe stato abbandonato dal padre e cresciuto soltanto dalla madre. Al di là delle origini, ciò che è certo è che Carlos Gardel, che ha vissuto sin da bambino nella meravigliosa città di Buenos Aires, rappresenta un orgoglio per la musica folkloristica argentina, di cui è diventato un indiscutibile simbolo.  Il riconoscimento che ha ottenuto, durante e dopo la sua esistenza, in tutto il continente, soprattutto in Uruguay e in Colombia, é sicuramente una prova di ciò. 

La formazione artistica

Per capirne di più sul rey del tango, dobbiamo partire dal quartiere in cui da giovane ha vissuto; il barrio de Abasto, è un elemento chiave per capire chi è Carlos Gardel, non soltanto perché questo luogo è la ragione per cui ha ottenuto l’epiteto di “el morocho de Abasto” (‘il brunetto di Abasto’), ma in particolare perché lì vicino era situata la zona dei teatri della città. Questa vicinanza è proprio ciò che ha alimentato il suo interesse nei confronti del mondo teatrale, facilitando anche il contatto con attori e cantanti già avviati. Accettava, infatti, alcuni lavoretti dietro le quinte, o come comparsa, per aiutare la madre con le spese quotidiane. Questa esperienza giovò alla sua formazione iniziale: si esercitò nei vocalizzi, prese lezioni di canto dal compositore spagnolo Sagi Barba, e conobbe Titta Ruffo al Teatro Ópera. Da lì a pochi anni avrebbe iniziato a cantare professionalmente, e l’unicità della sua voce gli fece ottenere l’appellativo di “Zorzalito”, un uccello tipico della Pampa. Momento centrale della sua carriera è stata, inoltre, la collaborazione con l’uruguaiano José Razzano, con cui poi si sarebbe esibito in diversi quartieri e città dell’America Latina. Fu così che Gardel riuscì ad essere contattato dall’etichetta discografica Columbia Record, e a registrare i suoi primi sette dischi.  

I primi successi

Quei primi dischi, però, non sono sufficienti a definire chi è Carlos Gardel oggi. Soltanto nel 1914 il cantante iniziò la sua ascesa nel mondo. Grazie ai suoi spettacoli al cabaret Armenonville di Buenos Aires, infatti, il rey del tango attirò l’attenzione del famoso attore e cantante Pablo Podestá, che lo invitò a esibirsi sul palcoscenico del Teatro Nacional. In seguito, a Montevideo (città che conquistò il suo cuore) ebbe risultati ancora più sorprendenti, ma tutta quella fama sembrò svanire in Brasile, dove ebbe problemi legali e fu arrestato insieme ad alcuni delinquenti argentini. Questi ultimi avvenimenti pregiudicarono la sua figura, ma non gli impedirono l’entrata nell’arte del tango e la sua successiva fortuna. 

Il rey del tango

Il debutto di Gardel nel tango si ebbe nel 1917 con la canzone Mi noche triste, ma non ebbe un successo immediato a causa del linguaggio lunfardo che lo caratterizzava e che generò diverse polemiche. L’anno successivo, a seguito di una rappresentazione teatrale, la sua singolare interpretazione fu riconosciuta dal pubblico. Si diede avviò così a un’importante svolta nella storia del tango che, se fino ad allora si esprimeva al meglio solo attraverso la musica e la danza, trovò nella voce emozionante e malinconica di Gardel, il rey del tango, una capacità espressiva mai vista prima. Questa capacità, col tempo, non fece altro che migliorare, prendendo spunto dalla canzonetta napoletana e dalla lirica italiana. Tutto ciò, forse, ci permette di comprendere chi è Carlos Gardel e perché viene considerato il rey del tango argentino. Grazie alle sue abilità canore, ebbe l’opportunità di viaggiare in Europa, soprattutto in Spagna e in Francia, e di dedicarsi al cinema (Tango Bar fu il suo ultimo film) e alla radio, diffondendo la cultura popolare argentina nel vecchio continente. 

Nonostante la sua morte, avvenuta il 24 giugno 1935 durante un incidente aereo in circostanze misteriose a seguito di un ipotetico scontro armato a bordo, la voce del cantante è riuscita ad attraversare il tempo e a conquistare diverse generazioni. Oggi giovani e adulti, anziani e bambini sanno chi è Carlo Gardel. È impossibile non ricordarlo grazie ai Premios Gardel a la Música, le premiazioni musicali ispirate alla leggenda del tango che si tengono ogni anno in Argentina per celebrare il lavoro degli artisti nazionali.

Fonte immagine in evidenza: Wikimedia Commons

A proposito di Perla Sposito

Laureanda magistrale in Traduzione letteraria presso l'Università L'Orientale di Napoli.

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