Con il suo tipico ritmo frizzante e fresco, l’artista Davide De Luca è ritornato nella scena musicale italiana lo scorso 23 ottobre con il suo nuovo singolo F__K Davide De Luca. Con note Nu Funk e un animo provocatorio ma al tempo stesso leggero, De Luca descrive, in maniera pungente e scherzosa, la dicotomia tra chi lo supporta e chi lo critica senza una particolare motivazione. Nato da un semplice esercizio accademico, F__k Davide De Luca si trasforma in un vero e proprio grido alla libertà e alla creatività. Il risultato è una riflessione scherzosa ma che allo stesso tempo spinge alla riflessione sull’odio immotivato e gratuito che molti artisti ricevono, specialmente al giorno d’oggi sulle varie piattaforme social. Abbiamo avuto il piacere di intervistare l’artista e chiedergli più da vicino la sua esperienza e il percorso che lo ha portato alla pubblicazione del singolo.

Con il tuo nuovo singolo F__k Davide De Luca si apre una nuova porta nella tua carriera artistica
Più irriverente e provocante, ma con il ritmo frizzante che ti contraddistingue. Da dove deriva il desiderio di cambiare strada e pubblicare un singolo così tagliente?
Credo che la mia presenza sempre più costante sui palchi e sui social mi abbia dato il coraggio di mettere a nudo una parte di me che non prova più vergogna, ho quella sicurezza in più per dire e fare quello che penso senza limite alcuno.
Il titolo volutamente lasciato incompleto dà spazio a due interpretazioni
«Funk» o «fuck». In questo modo si sottolinea il contrasto tra chi ascolta musica per piacere e chi è sempre pronto alla critica. Come sei arrivato a questo gioco di parole?
Quando la tua musica comincia ad essere più ascoltata inevitabilmente cominci ad avere a che fare con due fazioni che apprezzano e/o denigrano la tua musica e/o la tua persona. Ho scelto l’autoironia per affrontare un argomento molto delicato come questo e credo sia l’arma ed al contempo lo scudo più forte che esista. La voglia di portare un genere poco capito e conosciuto come il Nu Funk ha fatto scaturire in me la voglia di far combaciare il termine Funk con Fuck, riassumendo un po’ ciò che la gente prova quando ascolta un mio brano.
Inevitabilmente, quando ci si espone al pubblico può accadere di ricevere commenti di odio
Ti capita spesso di ricevere commenti di disprezzo senza alcuna motivazione? Qual è il tuo modo di affrontarli e in che modo influenzano la tua carriera artistica?
Per fortuna non mi capita troppo spesso, ma quando è capitato di ricevere commenti di odio gratuito, li ho affrontati nell’unica maniera che io conosca: ossia quella di condannarli mettendoli in evidenza attraverso la musica. Mi sono detto che un brano ironico colpisce più di una risposta aggressiva perché non solo stempera la gravità del gesto, ma lo trasforma in fonte di ispirazione. Quindi, per quanto assurdo, sento di dover ringraziare i miei stessi haters.
Sei uno dei pochissimi artisti che ha portato in Italia il genere Nu Funk
Cosa rappresenta questo genere per te?
Il Nu Funk rappresenta la speranza di portare qualcosa di fresco, dinamico, maturo all’interno di un panorama musicale scontato e privo di idee. Vedo l’avvento del Nu Funk come ciò che successe negli anni ’40 con il bebop. Un impeto di ordinaria follia nata dall’urgenza di raccontare la società di oggi con un nuovo sound, che prende tanto dal jazz, dal funky, dal Neo Soul. Il mio scopo è quello di rendere questo genere appetibile ad un pubblico più ampio, tanto da diventare mainstream.
Nel corso della tua carriera artistica hai dimostrato un grande interesse per generi di nicchia
Non solo per il Nu Funk, ma anche per generi come il soul e l’R&B. Come ti sei avvicinato a questi mondi nel panorama musicale italiano? C’è qualche artista da cui trai ispirazione per i tuoi pezzi?
Sicuramente la musica di Stevie Wonder ha influito tanto nella mia musica, ma anche la musica R&B di Craig David (che ho avuto la fortuna di conoscere a Londra), Bruno Mars, Timberlake e Bieber sono stati il motore creativo per la mia musica. Per F__k Davide De Luca mi sono ispirato a Louis Cole, polistrumentista che si sta facendo promotore di questo genere insieme ad artisti enormi come Thundercat, MonoNeon, Dirty Loops.
Mi sento di dire che anche la musica rap gioca un ruolo fondamentale nella definizione del mio genere, il primo concerto a cui ho assistito a 9 anni è proprio quello di Caparezza nel 2008. Ancora oggi tendo a non demonizzare alcun genere musicale e a trarre ispirazione anche dai mondi musicali apparentemente lontani dal mio, come la trap.
Dopo la pubblicazione del tuo nuovo singolo F__k Davide De Luca
Quali sono i tuoi prossimi progetti? Stai già lavorando a nuovi brani?
F__K Davide De Luca è parte di un progetto più grande a cui sto lavorando, forse quello che considero più compiuto finora, e che uscirà nei prossimi mesi.
Fonte immagine in evidenza: Youtube

