Glastonbury Festival 2025: i 5 momenti più significativi

Glastonbury Festival 2025

Tra ospiti illustri come Harry Styles e Paul McCartney, inquadrato mentre si godeva i set degli Inhaler e di Gracie Abrams, impegno politico, grandi ritorni e ancor più grandi polemiche si è chiusa l’edizione del Glastonbury Festival 2025.

Qualcuno un po’ maldestramente lo ha definito come il “Coachella britannico”, ma Glastonbury per storia e atmosfera rappresenta qualcosa di unico nel panorama occidentale, forse mondiale. Trasformato nella versione che conosciamo oggi da Michael Eavis negli anni ’80,  ma attivo in forme diverse addirittura dal 1914, il festival musicale che si tiene nel Somerset ha regalato ai suoi quasi 200.000 spettatori una tre giorni di spettacolo tra più di 100 palchi e una grande scelta di artisti. Ecco cinque dei momenti che maggiormente hanno caratterizzato questa edizione.

Brat per sempre

Non ce ne vogliano i tre headliners del Pyramid Stage – i The 1975, Neil Young accompagnato dai suoi The Chrome Hearts e Olivia Rodrigo, che si è anche concessa un duetto con Robert Smith dei Cure sulle note di “Just Like Heaven” – ma a prendersi la corona  del Glastonbury Festival 2025 è stata Charli XCX, artista principale del sabato sull’Other Stage. Reduce dal periodo migliore della sua carriera, trainato dal successo dell’album “Brat” tra Grammy Awards, classifiche e trend su Tik Tok, la cantautrice britannica si è esibita senza compromessi. Uno spettacolo caratterizzato da toni pop eppure ostili, ritmi dance, una scenografia minimale e la sua sola presenza sul palco. 

A un certo punto, il backdrop rappresentante proprio la copertina di “Brat” che ha accompagnato l’intero tour del disco ha preso fuoco. Una scena spiegata dal messaggio che ha accompagnato l’uscita di scena di Charli: “Brat summer is over. But actually…I don’t think it is. […] It wasn’t just a summer thing…it’s a forever thing. Please don’t let it be over“. 

Nota di colore: ai concerti dell’artista di Cambridge, l’esecuzione di “Apple” si associa alla scelta di una ragazza tra il pubblico designata per interpretare la “Apple Dance“, balletto diventato virale su Tik Tok. Questa volta la prescelta è stata d’eccezione: trattasi di Gracie Abrams, cantautrice statunitense che si era esibita col suo show il giorno prima.

Bentornato Lewis

Nel 2023 la sua esibizione a Glastonbury si trasformò in un incubo a occhi aperti, il momento in cui l’ansia e la Sindrome di Tourette di cui soffre presero il sopravvento tanto da impedirgli di completare al meglio la performance. Un punto di rottura per Lewis Capaldi, che ha scelto di allontanarsi dalle scene per un po’ così da potersi prendere cura della sua precaria salute mentale, di cui aveva già raccontato nel documentario prodotto da NetflixHow I’m Feeling Now“.

In concomitanza con l’uscita del suo nuovo singolo “Survive, Capaldi è tornato sulla scena del crimine con un set di circa 35 minuti sul Pyramid Stage. Si è dilettato in uno show di sette brani davanti a un pubblico numerosissimo (specialmente per uno spettacolo pomeridiano) e emozionatissimo. La conclusione è stata inevitabilmente lasciata a “Someone You Loved“, il suo pezzo più noto nonché uno dei più struggenti. Lewis canta e si commuove, e lo stesso fanno le persone di fronte a lui. 

Per il cantautore di Glasgow è la chiusura di un cerchio, forse l’unico pezzo da rimettere a posto prima di provare a ripartire. In effetti, all’indomani del festival, è stato annunciato un nuovo tour nelle arene (biglietti in vendita dall’8 luglio). 

Nota di colore: Lewis non è stato l’unico Capaldi scozzese a esibirsi al Glastonbury Festival 2025.

Sono Skepta, risolvo problemi

Nessun artista vorrebbe mai essere costretto a cancellare un concerto all’ultimo secondo, ma gli imprevisti fanno parte della vita. I Deftones si sarebbero dovuti esibire sabato sull’Other Stage, deputati a scaldare il pubblico prima dell’headliner Charli XCX. Come annunciato su Instagram dalla stessa band, però, un problema di salute ha condotto alla rinuncia. Un problema non da poco per gli organizzatori, costretti alla ricerca di un sostituto last-minute. La soluzione? Skepta.

Negli anni, il festival ha mutato il suo rapporto con la cultura hip-hop, da una neppure troppo cordiale ostilità a un’apertura totale che ha condotto anche agli show da headliners di Kanye West, Kendrick Lamar e Stormzy. Come quest’ultimo, Skepta è uno dei pilastri del grime britannico, ma certo passare dalla prospettiva di un concerto metal al rap deve essere stato piuttosto straniante per la folla. 

Nonostante il poco preavviso e qualche diffidenza, comunque, l’artista di Tottenham – presente in loco soltanto perché protagonista di un DJ set precedentemente – ha ben figurato. Accompagnato dal solo DJ Maximum e dalla sua maestria nel tenere il palco, ha regalato ai presenti circa 30 minuti delle sue hit principali quali “Shutdown” e l’ultima collaborazione con Fred again..Victory Lap“.

Nota di colore: Skepta ha salutato la notizia della sua esibizione con uno statement: “Let’s go!!! No crew, no production but am ready to shut Glastonbury down. Victory Lap time. Pre-Big Smoke 2025!”. Quest’ultimo è un riferimento al festival londinese da lui organizzato che si svolge ad agosto, il Big Smoke Festival appunto.

Il peggior segreto del Glastonbury Festival 2025

All’annuncio della programmazione del festival, uno slot in particolare ha destato delle perplessità. Alle 18.15 del sul Pyramid Stage era fissata l’esibizione dei, o di, Patchwork. Un artista di cui non si registrava l’esistenza, che ha quindi generato curiosità in media e spettatori. Il mistero è stato presto svelato, anche se non ufficialmente, e nessuno è rimasto sorpreso quando alla loro comparsa sul palco “Patchwork” si è rivelato essere soltanto un nome fittizio per i Pulp. La band di Sheffield ha di recente pubblicato “More, il primo disco d’inediti da “We Love Life” del 2001, finito subito in cima alle classifiche britanniche dedicato alla memoria di Steve Mackay, bassista del gruppo scomparso due anni fa.

Jarvis Cocker e soci hanno così festeggiato 30 anni dalla loro prima esibizione alla Worthy Farm, ma in fondo anche l’inizio di un’estate che profuma di revival Britpop, come testimoniato dalla presenza al festival dei Supergrass, ma soprattutto dalla reunion degli Oasis dopo 16 anni dallo scioglimento.

Nella loro esibizione i Pulp hanno intrecciato i singoli tratti dal nuovo disco, tra cui spicca “Spike Island“, con le loro canzoni più note, per poi terminare con l’iconica “Common People“. Un pezzo che, nonostante le 30 primavere sulle spalle, sembra non invecchiare mai.

Nota di colore: proprio durante l’esecuzione di “Common People“, sul cielo del Somerset sono volate le Red Arrows della Royal Air Force. Una scena molto suggestiva, ma anche piuttosto paradossale visti i connotati politici del festival.

Al Glastonbury Festival 2025 non c’è solo la musica

Da trio rap underground che mischia inglese e gaelico, i Kneecap nell’ultimo anno sono diventati argomento di discussione che permea siti e giornali, e non per ragioni musicali (nonostante “Fine Art“, il loro disco più recente, sia un ottimo lavoro). Noti per le loro idee politiche – sono nordirlandesi ma unionisti, spesso espliciti su temi come lavoro e immigrazione – e per i toni caustici, non hanno mai nascosto la vicinanza al popolo e alla causa palestinese

La loro esibizione al Coachella, dove si sono esposti proprio su questo tema, ha generato grandi polemiche, così come le accuse di reati di terrorismo mosse a Mo Chara, uno dei membri del trio, per un video in cui veniva esposta la bandiera di Hezbollah durante un concerto. La BBC si è tutelata decidendo di non mandare in onda il set previsto sul West Holts Stage il sabato pomeriggio, comunque avvenuto regolarmente. All’interno dell’esibizione, i tre si sono nuovamente espressi a favore della Palestina in relazione al conflitto in corso a Gaza, e si sono anche scagliati contro l’attuale ministro inglese Keir Starmer.

Ciò che il broadcaster britannico non poteva prevedere era che un altro show sullo stesso palco, quello del duo punk Bob Vylan (per cui c’è stata invece la trasmissione in streaming), avrebbe creato altrettanti problemi. “Free Palestine” e “F*ck the IDF” sono alcuni dei cori fatti partire dal palco.

La famiglia Eavis, che organizza il festival, si è detta sconvolta dagli avvenimenti, mentre la polizia britannica ha intrapreso un’investigazione verso i concerti dei due gruppi. La registrazione dell’esibizione dei Bob Vylan non è al momento disponibile sul BBC iPlayer, la piattaforma on demand della BBC.

Nota di colore: il concerto dei Kneecap è stato trasmesso in diretta grazie alle riprese amatoriali di un’utente di Tik Tok, Helen. il trio nordirlandese l’ha pubblicamente ringraziata, promettendole biglietti gratis per qualsiasi data da lei scelta.

 

Fonte immagine: Wikimedia Commons, Edward Simpson

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