Il nuovo singolo Non ti senti un Boomer de I Lolli è disponibile su tutte le piattaforme streaming già dal 16 novembre e sarà in rotazione radiofonica a partire dal 22 novembre. Non ti senti un Boomer de I Lolli è un brano che porta sul piano musicale una tematica significativa dei nostri giorni, vale a dire il cambiamento sociale e generazionale. Con un sound coinvolgente e testi taglienti, I Lolli offrono un ritratto brillante di tre generazioni a confronto, capace di divertire e allo stesso tempo far riflettere.
Cosa ha ispirato la creazione di questo brano?
La canzone nasce dall’osservazione del mondo che ci circonda. Viviamo in una società in cui tutto cambia a una velocità impressionante: tecnologia, linguaggi, mode. L’idea ci è venuta pensando ai contrasti tra le generazioni e ai momenti in cui ci sentiamo “vecchi” rispetto ai nuovi trend. Abbiamo voluto raccontare tutto questo con ironia, strizzando l’occhio sia ai più giovani che ai più “boomer”.
Non ti senti un boomer è un brano che vuole veicolare un preciso messaggio e tenta di esplorare il cambiamento della società. Cosa vi spinge a parlare del cambiamento generazionale?
Ci interessa esplorare questi temi perché li viviamo sulla nostra pelle. Siamo cresciuti in un periodo di transizione, tra i primi cellulari e TikTok. Il cambiamento generazionale non è solo una questione di età, ma anche di mentalità e di come ci adattiamo a un mondo sempre più veloce. Attraverso la canzone, vogliamo far riflettere su queste dinamiche con un tocco di leggerezza.
Il sound del brano è molto interessante ed orecchiabile. Potete illustrare ai nostri lettori la vostra formazione artistica?
La nostra formazione artistica nasce dalla recitazione: io e Alessandro ci siamo conosciuti frequentando la stessa accademia di recitazione. Questo percorso ci ha dato solide basi espressive e ci ha insegnato a comunicare emozioni, un aspetto che abbiamo portato anche nella nostra musica. A questo si aggiunge la passione per il canto e la scrittura, che ci ha permesso di unire due mondi creativi e di sviluppare uno stile che riflette sia la teatralità che la musica. Sicuramente anche la gavetta tra serate in piazza e locali, la radio e altre esperienze simili ci hanno fortificato e permesso di arrivare qua oggi a parlare con voi.
Potreste raccontarci un aneddoto esilarante durante la produzione del testo o durante la creazione del videoclip?
Durante le riprese del videoclip, abbiamo scoperto che le tute da astronauti che avevamo ordinato erano fatte interamente di poliestere. Eravamo in una location sotto il sole e, dopo pochi minuti, ci sembrava di essere in una sauna spaziale! Ad ogni pausa, cercavamo disperatamente dell’acqua o un po’ d’ombra per sopravvivere. Nonostante tutto, le risate non sono mancate: sembravamo più sudati di veri astronauti in missione su Marte!
Se avete voglia di divertirvi e, allo stesso tempo, riflettere su un’importante tematica dei nostri giorni, vi invitiamo ad ascoltare il nuovo.
Fonte immagine: Ufficio stampa.