Tori Amos, pioniera del cantautorato pop femminile

Tori Amos

La famosa cantautrice americana Tori Amos – nome d’arte di Myra Ellen Amos – è nata a Newton, North Carolina, nel 1963. Amos è stata considerata dagli appassionati e dalla critica internazionale un punto di riferimento nella scena musicale pop-rock degli anni Novanta non solo per la tonalità particolare e distinata della sua voce, ma anche per il suo sound estremamente distintivo e lo stile compositivo della sua musica.

La forte passione di Tori per la musica apparve in giovane età insieme al suo straordinario talento al pianoforte, rimasto poi un elemento fondamentale nella sua futura produzione musicale. Tori Amos è stata estremamente influenzata dalla musica a lei contemporanea, ma anche e soprattutto dai suoi idoli, in particolare i Led Zeppelin, Elton John, i Doors e Jimi Hendrix, il suono della sua voce risente poi particolarmente dell’influenza di artiste come Joan Baez e Joni Mitchell, cantanti che nel corso della sua carriera non sono mai riuscite a scindere davvero vita e arte, rendendolo un tutt’uno.

A partire dai primi anni ’90, Tori Amos divenne una delle prime donne nel mondo del pop a salire sul palco con un pianoforte a coda, una caratteristica davvero insolita per quel periodo. “Ci è voluto un po’ di coraggio per portare sul palco la donna e il pianoforte. È stata una vera e propria battaglia”. Amos ripercorre una tendenza a quel tempo scomparsa da anni, riprendendo alcune caratteristiche performative musicali di artisti come Carole King.

Album più celebri di Tori Amos

L’album d’esordio di Tori Amos preannunciò già il suo eclettismo e la sua originalità: Little Earthquakes è un disco che racconta la sua educazione religiosa(ella era figlia di un pastore metodista), il risveglio sessuale, la lotta per stabilire la sua identità e la violenza sessuale. Questo album divenne la sua svolta commerciale e artistica, entrando nelle classifiche britanniche nel gennaio 1992 al numero 15. Little Earthquakes uscì negli Stati Uniti nel febbraio 1992 e cominciò lentamente ad attirare gli ascoltatori, guadagnando più attenzione con il video del singolo Silent All These Years.

Altro disco di grande rilievo è Scarlet’s Walk, un concept album: descritto da lei stessa come “romanzo sonico”, l’album esplora l’alter ego di Amos, Scarlet, nonché il suo viaggio allegorico per il Paese statunitense dopo l’11 settembre: le canzoni evocano i suoi incontri con vari personaggi e sfaccettature della vita americana dopo gli attacchi terroristici. Attraverso le canzoni, Amos esplora argomenti come la storia dell’America, il popolo americano, la storia dei nativi americani, ma anche argomenti più contemporanei, come la pornografia, il masochismo, l’omofobia e la misoginia.

Amos dà ennesima prova della sua originalità nel settembre 2011 in occasione dell’uscita del suo primo album in stile classico, Night of Hunters, con alcun variazioni su tema per rendere omaggio a compositori come Bach, Chopin, Debussy, Granados, Satie e Schubert. Amos ha registrato l’album con diversi musicisti, tra cui il quartetto d’archi Apollon Musagète. È il primo album in studio di Tori Amos ad essere stato registrato utilizzando solo strumenti acustici, basandosi esclusivamente sulla sua voce e sulle sue abilità pianistiche classiche, insieme a una varietà di strumenti a corda e a fiato per creare il suo suono tipico da musica classica. Infatti, per registrare questo album Amos interruppe una collaborazione di quasi 15 anni con il suo studio e compagni di band, preferendo lavorare con una varietà di nuovi musicisti, tra cui il clarinettista principale della Filarmonica di Berlino, Andreas Ottensamer, e il vincitore del prestigioso premio per quartetto d’archi, Apollon Musagète.

Cornflake Girl

Concludiamo il nostro breve exurcus nell’unicità artistica di Tori Amos analizzando l’importanza di quello che è probabilmente il suo brano più famoso. La canzone, lunga cinque minuti, è diventata uno dei principali inni della generazione angosciata degli anni ’90 ed  è stata ispirata dal romanzo Possessing The Secret of Joy della scrittrice Alice Walker, sulle mutilazioni genitali femminili in Africa. Il brano riflette sul tema del tradimento tra amiche, attingendo proprio all’idea delle cornflake o raisin girls africane, le ragazze sessualmente mutilate e tradite dai loro parenti.

Scritta per il suo impeccabile album del 1994 Under the Pink, la canzone è potente, catartica e ricca del tipico lirismo grezzo della cantante che ha ispirato generazioni di altre artiste femminili, dagli album di Lorde alle canzoni acustiche per pianoforte di Folklore ed Evermore di Taylor Swift (la pop star ha coiverizzato la canzone di Amos A Sorta Fairytale, contenuta nel già citato Scarlet’s Walk).

Conclusioni

Amos è sempre stata un talento di innovazione, un’artista che non ha mai mancato di dare sfogo al suo empowerment personale e artistico; il suo impatto sull’industria musicale è probabilmente più apprezzabile alla luce dell’ascesa che negli ultimi anni hanno avuto cantanti pop come la già citata Swift, Billie Eilish o Lana del Rey, artiste che, come Amos, hanno investito il proprio talento canoro in progetti innovativi che hanno contribuire a cambiare radicalmente il profilo della music pop.

Fonte immagine: Depositphoto

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