Un libro, una cena-evento, un omaggio alle leggende del Napoli. Un connubio perfetto tra narrazione sportiva e arte culinaria, in una cornice d’eccezione come Riserva Rooftop a Napoli.
È stato un grande successo la presentazione di “Campioni per sempre” (LeVarie), il libro del giornalista Gianfranco Coppola. L’evento ha visto aneddoti e racconti sulle gesta azzurre alternarsi con l’esperienza gastronomica del ristorante di Via Manzoni. Per l’occasione, lo Chef Davide Cannavale ha proposto i piatti cult dei vari menù stagionali, i più scelti e amati dai clienti. L’iniziativa, che riflette e sposa la visione degli imprenditori Salvatore “Sasy” Maresca, Roberto e Andrea Bianco, ha dimostrato come sport, cultura e fine dining possano unirsi e generare bellezza.
Il libro di Gianfranco Coppola: un dialogo tra generazioni di campioni
Intrecciare il vittorioso presente del Napoli con il suo passato leggendario. L’autore, Gianfranco Coppola, non si limita a una semplice cronaca ma intesse un confronto tra i protagonisti dei tricolori di ieri e le stelle di oggi. Come spiega lo stesso Coppola, alla base del libro c’è l’idea che a Napoli “chi vince uno scudetto non viene mai dimenticato”. Nel volume, i campioni del passato parlano dei loro eredi: “ho chiesto a Careca, parlami di Lukaku. Ho chiesto ad Alemao, parlami di McTominay“.
Il volume, arricchito dai contributi di firme prestigiose del giornalismo, è definito un “libro di sentimento e di amicizia” dall’autore. Come sottolinea l’editore Marco Lobasso, l’opera ha anche un importante fine benefico. I proventi delle vendite, infatti, saranno interamente devoluti a sostegno dei progetti della Comunità di accoglienza “Casa di Tonia”. Si tratta di un “impegno solidale a cui teniamo molto”, ha aggiunto Lobasso, ricordando la collaborazione con il Cardinale Crescenzio Sepe per sostenere la struttura di accoglienza femminile.
Gianfranco Coppola e le nuove candidate allo scudetto
Tra una portata e l’altra abbiamo avuto modo di chiedere un parere al giornalista sulla stagione in partenza. Secondo Coppola, il Napoli parte in una posizione di vantaggio rispetto alle dirette concorrenti. “In questo momento è la squadra che ha meglio operato anche sul mercato, partendo dalla base di una squadra vincente”. A differenza delle altre big, il Napoli non deve essere ricostruito. La Juventus, con un attacco che è “un’incognita al 100%”, il Milan “va ricostruito”, e una Lazio avvolta nell’incertezza, appaiono più indietro.
La vera sfida per il Napoli, secondo lui, sarà mentale: “la difficoltà sarà la capacità di ripetersi mentalmente”. Sarà cruciale mantenere alta la “tensione agonistica” che ha caratterizzato la squadra negli ultimi mesi della scorsa stagione. Ha inoltre elogiato la campagna acquisti, definendo gli innesti “ideali anche per fare una Champions di buon livello, anzi, buono-alto livello“. Ha sottolineato come l’arrivo di un’alternativa a Lukaku, come Lucca, potrebbe essere la mossa giusta. Dichiarazione quasi profetica, dato che ieri è stato annunciato il suo arrivo. Vede, invece, nella Roma l’“unico enigma” tra le competitor, soprattutto grazie all’arrivo dell’allenatore Gasperini, un tecnico che, a suo dire, “è un ottimo allenatore”.
Un menù da campioni
Un viaggio nei sapori della tradizione napoletana e non, a dimostrazione della versatilità dello chef Davide Cannavale. La cena è stata un equilibrato susseguirsi di sapori regionali, tra cui i bon bon di pizza fritta, protagonisti di un aneddoto: per accontentare, con un sorriso, chi la chiede “senza pomodoro”, Cannavale ha ideato una versione che nasconde il sugo al suo interno. A seguire, abbiamo degustato lo sfincione, un taglio di marchigiana e l’intramontabile pasta alla Nerano. Per concludere in dolcezza, un croccante con crema al pistacchio e zabaione.
Dopo il dessert, ci è stato servito lo “sgroppino napoletano” in chiave moderna: un sorbetto a base di limone e salvia, con una vodka al pomodorino giallo del Vesuvio per conferire una nota umami, il tutto completato da una polvere di caffè per richiamare i profumi di Napoli.