Napoli, città d’arte e di cultura, ha ospitato un importante concorso sartoriale, il Ditale d’Oro 2025, giunto alla sua terza edizione.
Il 12 e 23 marzo 2025 la sala dei Baroni del Maschio Angioino ha ospitato due giorni di alta moda, firmata Confraternita dei Sartori 1351. Nella prima giornata si sono tenute le prove concorsuali, seguite dalla presentazione dei lavori sartoriali.
Durante la seconda giornata si è tenuto un interessante dibattito sulle eccellenze del Made in Italy al quale hanno preso parte il prefetto, Michele Di Bari, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi; Raffaele Antonelli, Vice Presidente della Confraternita dei Sartori 1351, nonché maestro sartore, con la presidente Tiziana Aiello; Giulia Russo, Direttrice della casa circondariale “P. Mandato”; Michele Lettieri, Presidente IUAD Accademia della moda; Gianni Lepre, presidente onorario della Confraternita e Gianluca Augiero.
A valorizzare ulteriormente questa edizione del concorso è la presenza di giovani sarti del carcere di Secondigliano. La manifestazione presenta un messaggio chiaro che comprende una vocazione per la moda, il bello e il buongusto italiano accompagnata dalla possibilità di cambiare vita, di evolvere e di affermarsi.
Ditale d’oro 2025: all’evento i maestri della sartoria partenopea
Il Ditale d’oro 2025 ha ospitato personalità illustri della sartoria partenopea, i cui lavori hanno reso Napoli famosa nel mondo. Antonio Panico, Luigi Cimmino, Dino Piantedosi e ultimo, ma non per importanza, Maurizio Marinella, nome storico, sinonimo di qualità ed eleganza.
Quattro i premi in palio: primo classificato Ditale d’oro Maschile alla memoria del maestro sartore Claudio Attolini senior, nonno del giovane Claudio che fa parte della Confraternita, una passione che si tramanda di padre in figlio.
Ditale d’oro Femminile alla memoria di Giuseppina Marrazzo, 1914: sarta del Real Teatro San Carlo di Napoli; Primo classificato Ditale d’oro Sociale alla memoria di Gennaro Ombra 1919, combattente in Africa, prigioniero in Inghilterra, e poi sarto per vocazione; Premio Eleganza napoletana per commemorare Felice Cannatello 1912, miracolato da San Giuseppe Moscati, poi diventato sarto per amore.
Tra gli sponsor della manifestazione c’erano Sara Lubrano, Sartoria Pezone, Sartoria Antonelli, Liuteria Anema e Corde, Lepre Group, Rotary Napoli Castel dell’Ovo, Accademia della Moda (IUAD) e Proke.
Raffaele Antonelli: passione, competenza e amore per le future generazioni
Il maestro sartore Raffaele Antonelli ha affermato: “Sono felicissimo di rinnovare anche quest’anno il Ditale d’oro e di tutto ciò che si fa per i giovani e per il loro futuro; è una cosa buona e giusta, considerando anche i tempi che viviamo. Il nostro impegno e la nostra dedizione è tutta per loro affinché questo premio possa diventare un trampolino verso un brillante futuro in questo settore”.
Antonelli svolge un lavoro fondamentale, avendo come intento quello di tramandare il proprio sapere alle future generazioni. Un obiettivo che il maestro sartore ha raggiunto nel migliore dei modi, formando i giovani sarti della casa circondariale di Secondigliano, dando loro la possibilità di riscattarsi.
Un evento importante, nel quale la vocazione artistica dei sarti partenopei emerge completamente.