Sistema delle caste indiane: tra antico e moderno

Sistema delle caste indiane: tra antico e moderno

Il sistema delle caste è sempre stato parte della cultura induista. Con casta intendiamo la categoria sociale a cui si appartiene dalla nascita in India. Questo sistema è stato dissoluto a livello costituzionale, ma la società è ancora molto legata ad esso.

Le caste indiane hanno origini antichissime, ma conseguenze moderne. Sebbene siano cambiate e si siano evolute nel tempo, rimangono ancora un pilastro nel sociale di molti paesi dell’Asia Meridionale. Sebbene il modello sia induista, c’è da tenere a mente che la cultura induista e quella indiana si compenetrano l’una con l’altra, rendendo il sistema delle caste un modello non solo religioso ma soprattutto sociale.

Le 4 caste indiane esistenti

Secondo le credenze induiste, sono 4 le categorie in cui, in India, le persone vengono divise socialmente. Ogni casta trattiene i suoi privilegi socio-economici e lavorativi.

In origine le caste avevano ognuna mestieri e abilità caratteristici; questo serviva a creare una società efficiente. Oggi si sta cercando di diminuire la divisione sociale ed è possibile individuare la casta di una persona dal modo di vestire, dalle tradizioni e dal cognome.

Piramide delle caste (da Wikicommons)
  1. Brahmini: sacerdoti e intellettuali
  2. Kshatriya: guerrieri e nobili
  3. Vaishya: artigiani e mercanti, coloro che si dedicano all’industria
  4. Sudra: contadini, servitori e lavoratori che usano forza fisica

La quinta categoria di caste indiane, non meno rilevante nella società, è quella degli “intoccabili”, i Dalits. Sono considerati spiritualmente “sporchi”, relegati solo a certe mansioni, come spazzini, netturbini e altri mestieri umili. Sebbene sia passato più di mezzo secolo dopo l’istituzione della Costituzione Indiana, la situazione sociale per le caste inferiori non sembra essere florida.

Caste indiane ed equità: un problema risolto?

(da Wikicommons)

Dopo il 1950, l’anno ufficiale della costituzione indiana, il governo si è reso conto dell’importanza di attuare alcuni cambiamenti. Grande porzione della sua attenzione andò sulla questione degli “intoccabili”, gli ultimi della piramide, che non godevano quasi di nessun diritto. Per gli intoccabili, e anche le caste minori, si è provato a creare posti lavorativi appositi e più accessibilità nell’istruzione. Il testo della costituzione dice:

«The Indian Constitution has outlawed the practice of untouchability and the Indian Government has established special quotas in schools and parliament to aid the lowest jatis. Caste discrimination is not permitted in gaining employment and access to educational and other opportunities. But this does not mean that caste is illegal or has faded away.»

La dicotomia sta nel fatto che, fino ad oggi, c’è stata l’abolizione della discriminazione castale ma non c’è mai stata un’abolizione del sistema castale, nonostante si sia fatto presente il desiderio di appiattire i privilegi economici delle caste più elevate.

Anche se la pratica dell’intoccabilità è stata vietata ufficialmente, ancora i Dalit soffrono di gravi discriminazioni e ostracismo da parte delle altre caste. Specialmente nei piccoli villaggi, essi ancora vengono considerati intoccabili e sporchi dentro.

Per quanto riguarda le altre caste inferiori, la differenza sociale è ancora molto sentita: un esempio (tra le molte forme di discriminazione) è l’unione coniugale. Una donna o un uomo di famiglia Brahmin ha la possibilità di sposare un membro di una casta inferiore, ma pagherà -con alte probabilità- delle conseguenze sociali come giudizi da parte dei parenti e dei membri del suo gruppo.

Intoccabili, ma non sempre

Un caso di cronaca del 2020 fa aprire gli occhi sull’intenso livello di controversia che c’è dietro la casta dei Dalit: nel settembre del 2020, nella regione dell’Uttar Pradesh, quattro uomini di casta elevata hanno agito violenza su una giovane ragazza di 19 anni, che non è sopravvissuta l’attacco. Un documentario di Vice spiega nel dettaglio il fatto di cronaca.

I Dalit, quindi, ricevono ancora grandi forme di giudizio e pregiudizio, tanto che chi appartiene a una casta superiore si sente ancora oggi migliore di un Dalit, anche se, ad esempio, il Dalit possiede studi e qualifiche in più dell’altro.

Fonte Immagine: Wikicommons.

 

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