Si è tenuta ieri, al Teatro San Carlo, l’inaugurazione della 22a edizione di Artecinema, il Festival Internazionale di Film sull’Arte Contemporanea, curato da Laura Trisorio.
25 documentari sui maggiori artisti, architetti e fotografi della scena internazionale saranno proiettati al Teatro Augusteo di Napoli fino al 22 ottobre. Una preziosa occasione per comprendere la poetica degli artisti, vederli al lavoro nei loro atelier e mostrare l’evoluzione dei linguaggi dell’arte contemporanea.
Artecinema è un prezioso tentativo di estendere i confini dell’arte
Il focus di quest’anno è dedicato alla figura femminile nel mondo dell’arte. Come afferma Laura Trisorio, “sono tante le donne che hanno abitato e abitano il mondo dell’arte, ma solo poche hanno avuto un riconoscimento immediato , molte altre sono rimaste lontane dai riflettori per ragioni sociali, politica, di convenzione. Artecinema vuole rendere omaggio a tutte le artiste attraverso il lavoro di coloro che sono riuscite a superare le barriere delle disparità lasciando un segno indelebile nella storia dell’arte. Dare spazio alle loro voci, rivivere le loro esperienze, ci aiuta a immaginare un mondo più libero, oltre i generi e ogni tipo di confine”.
I film proiettati alla serata inaugurale sono stati Novantatré miliardi di albe-Francesco Arena di Domenico Palma e The Secret Life of Portlligat – Salvador Dalí’s House di David Pujol.
Il 29 ottobre del 2016 in Gallura (Sardegna), dalle colline che guardano il mare davanti all’isola di Tavolara, un masso di granito rosa ha visto sorgere per l’ultima volta il sole. Il 18 dicembre dello stesso anno, a Capri, nel mezzo di un uliveto affacciato sul mare verso Ischia, il masso sardo ha visto il suo primo tramonto dopo novantatré miliardi di albe. Il film documenta l’ultima alba e il primo tramonto del masso, ci mostra il viaggio che ha affrontato tra macchine sferraglianti ed equilibri sospesi e, soprattutto, il lavoro sapiente degli uomini che, in tre differenti luoghi – Milano, la Gallura e Capri – hanno reso possibile la realizzazione dell’opera site specific di Francesco Arena.
La casa che Salvador Dalí fece costruire a Portlligat fa da sfondo alla storia della sua vita che attraversa gran parte del XX secolo. Il documentario fa luce sul legame intimo e forte del pittore con il paesaggio di Cadaqués, Portlligat e Cap de Creus, un paesaggio in cui amava immergersi, che lo ispirava e lo motivava. Al tempo stesso il film esplora aspetti meno noti della sua vita privata, come il rapporto con suo padre e con sua sorella Anna Maria, la sua prima modella: rapporti che a loro volta ci aiutano a comprendere elementi chiave della sua opera.
Seguiranno tre giorni di proiezioni di interessantissimi film contemporanei di registi italiani e internazionali, ma anche biografie, interviste e documentari su David Hockney, Francesco Arena, Paolo Canevari, Marisa Albanese, Salvador Dalì, Louise Bourgeois, Petr Pavlensky.
Nella sezione Architettura tra i film in programma, Tadao Ando: Samurai Architect, sull’architetto giapponese vincitore del premio Pritzker che ha sedotto il mondo intero con le sue costruzioni in calcestruzzo ispirate ai principi di semplicità della filosofia zen.
Per la sezione Fotografia tra i film in programma, Picasso et les photographes nel quale David Douglas Duncan e André Villers ci parlano del loro legame con il genio spagnolo, del suo rapporto con la fotografia.
Il Festival Artecinema conferma anche quest’anno il suo impegno nel sociale organizzando proiezioni e incontri con i registi:
- per gli studenti delle scuole medie e superiori presso l’Istituto francese di Napoli in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
- per i detenuti nel carcere di Secondigliano e presso l’Istituto Penale minorile di Nisida.
Tutti i film saranno proiettati in lingua originale con traduzione simultanea in cuffia.
L’ingresso alle proiezioni è gratuito.