Farinati, a Casavatore si ripercorre la storia dei sapori (e della pizza)

Farinati, a Casavatore si ripercorre la storia dei sapori (e della pizza)

Farinati, il ristorante nato dall’idea di tre giovani imprenditori che trasporta i suoi commensali indietro nel tempo, gustando la pizza come ai tempi di Gioacchino Murat. Il nuovo ristorante a Casavatore, dal design raffinato, celebra quattro secoli di storia culinaria, dalle origini umili della pizza dei marinai fino all’epoca della pizza preferita dalla borghesia, deliziandoci, inoltre, con i fritti tipici della tradizione borbonica.

Farinati, il nuovo ristorante di Casavatore, offre una straordinaria esperienza culinaria che racconta la storia della pizza attraverso il suo piatto principale chiamato 4 gusti. Questa delizia culinaria rappresenta l’evoluzione di uno dei piatti più celebri al mondo, la pizza per l’appunto, coprendo un arco temporale che va dal 1600 al 1900. Gennaro Del Buono, Giovanni Pianelli e Renato Ruggiero, sono tre imprenditori appassionati di cibo e design e sono i geniali creatori di questo progetto, dando vita al ristorante Farinati Pizza and More. Il locale è un’esplosione di fantasia e creatività, con un’atmosfera vintage sia in cucina che nell’arredamento, con richiami alla cultura napoletana.

Il progetto “storico” di tre giovani imprenditori

Farinati è il nuovo ristorante di Casavatore, nato dall’idea degli imprenditori Gennaro Del Buono, Giovanni Pianelli e Renato Ruggiero. Locale dal design impeccabile, qui si fondono in modo armonioso la creazione di specialità culinarie e un menù moderno arricchito di storia. Il progetto è stato supervisionato da Paolo Santorelli, un esperto di startup, consulente e fondatore di Ristoratore 2.0. Il concept del locale è stato curato dall’architetto napoletano Mario Sorrentino, che ha creato un luogo di lusso per i veri intenditori del gusto o per gli amanti di un’esperienza culinaria unica. Ma non solo, Farinati accoglie anche coloro che vivono il pranzo e la cena come momenti di condivisione.

Da Farinati, un menù storico

La pizza storica, uno dei fiori all’occhiello del menù, unisce i sapori di quattro secoli di storia. Il gusto del ‘600 si ispira alla pizza che i marinai consumavano, quella “povera”, con sugna, pecorino, aglio, origano, ma con una saporita rivisitazione in chiave moderna, l’inserimento del pomodorino infornato. Il ‘700 rende invece omaggio a Gioacchino Murat, che amava la pizza con i “cicinielli” — i bianchetti —, sugna, aglio, origano e, ancora una volta, l’aggiunta del pizzaiolo con pomodorini gialli. L‘800 ci regala la pizza del popolo, la marinara all’ombra. Infine, il ‘900 porta il gusto della borghesia con la classica pizza margherita.

Per creare la pizza 4 gusti, un team di esperti pizzaioli, con la preziosa collaborazione di Renato Ruggiero, ha lavorato con dedizione. Dopo approfonditi studi e la consultazione di importanti fonti storiche, hanno saputo riportare la pizza storica in chiave contemporanea, regalando un affascinante e gustoso viaggio nel passato. Questa esperienza è accompagnata da deliziosi fritti rivisitati dallo pizzaiolo Ruggiero, utilizzando le ricette di Antonio Dubelli, l’ultimo cuoco dei Borbone.

Il menu del ristorante Farinati offre anche altre prelibatezze, come la Napoletana al ruoto preparata con pomodoro San Marzano, pomodorini, origano, acciughe, olive nere, basilico e olio extravergine di oliva. Tra le pizze croccanti in teglia, spicca l’Esotica che si accompagna a un Mojito e presenta salsa di avocado ripassata, salmone affumicato, stracciata di bufala campana DOP e fresche zeste di limone. Tra le pizze speciali, una menzione va alla pizza Farinati mood, con mozzarella di bufala campana DOP, confettura di “crisommole” del Vesuvio, guanciale stagionato su marmo, rucola liquida e provolone del Monaco. Non manca il tocco vegetariano con la pizza Come se fosse parmigiana, condita con crema di melanzane arrostite, stracciata di bufala, chips di melanzane dorate e fritte e salsa di basilico. Ispirati alla cucina borbonica e che quindi richiamano la storia e la tradizione, sono i Fritti del Monsù, come la crocchetta di pollo con salsa ai porcini, l’uovo alla monachina, la frittatina alla finanziera, la palla di riso con zafferano e ragù. E per gli amanti delle frittatine, potrete gustare le celebri versioni Classica, Nerano, Carbonara. Non manca il percorso di montanare, sempre a cura del pizzaiolo Ruggiero, già vincitore del premio Miglior frittatina di pasta 2019/2020 – 50 Top pizza.

Per chiudere in dolcezza, non potete perdervi la ricotta fritta zuccherata, un vero ritorno all’infanzia. I dessert sono fatti in casa e includono il tiramisù, la cheesecake e il tortino di cioccolata.

Per l’occasione della presentazione delle nuove proposte del menù storico abbiamo intervistato Renato Ruggiero, pizzaiolo e co-fondatore del progetto, insieme con Gennaro Del Buono, Giovanni Pianelli.

Raccontaci un po’ la tua storia.

Io nasco come pizzaiolo circa 8 anni fa, ma ho deciso poi di specializzarmi e sperimentarmi nel mondo dei fritti, infatti mi occupo principalmente di ciò. Nato quasi per caso, perché nella pizzeria in cui lavoravo mancò un ragazzo e sostituendolo ebbi un forte successo. Ho deciso di dedicarmi al mondo dei fritti perché ho sempre notato come questo aspetto venisse un po’ lasciato da parte, una sorta di tassello mancante. Ho deciso quindi di girare il mondo, studiare e approfondire questa mia passione. Ho aperto ad Aversa un’azienda con cui mi occupo di produzione di fritti artigianali e spedizione in tutto il mondo.

Come nasce il progetto Farinati?

Un anno fa circa ho conosciuto quelli che ora sono i miei soci, Gennaro e Giovanni. La nostra idea iniziale era aprire un locale di street food napoletano a Roma, ma successivamente abbiamo deciso di investire sul territorio campano.  Abbiamo deciso di investire in un format completamente napoletano: stesso nell’arredamento ci sono diversi richiami, come le carte napoletane. Il tema portante del format è anche il numero 3, che richiama proprio noi, i tre soci, ma anche i cardini portanti del nostro menù, la pizza contemporanea, la pizza nel ruoto e la pizza in pala.

Qual è la politica del vostro progetto rispetto al mondo delle intolleranze e del vegetarianismo?

Abbiamo un locale che può accogliere tutte le persone. Abbiamo  un’attenzione in particolare per il Gluten Free con un forno e un menù dedicato, così come un’ampia scelta dei nostri piatti vanno incontro al vegetarianismo, offrendo varie opzioni sia per quanto riguarda i fritti che le pizze.

Quali sono i progetti futuri di Farinati?

Inizialmente avevamo un’idea di trasportare questo format anche nell’offerta per i nostri clienti: pizzeria, bistrò food and drink, una nuova proposta di apericena che unisce i sapori dei drink con i fritti ma anche della pizza. Una dimensione di convivialità nuova che unisce il mondo dell’aperitivo e della pizzeria che può essere condivisa con i propri amici. Abbiamo iniziato a lavorare sui vari abbinamenti, che possano unire la sapidità, la dolcezza e l’amaro dei vari gusti.

Menù della serata

  • Antipasto con misto fritti composto da Crocché (con patate, parmigiano, romano, sale, pepe e provola), Frittatina alla Nerano (bucatini con crema di zucchine, chips di zucchine, provolone del monaco) e Uovo alla monachina (uovo sodo, besciamella);
  • Pizza 700-800-900,  con tre tipi di pomodorini — pomodoro San Marzano, Pomodoro Pachino infornato al forno e un pomodoro dolciastro — e i bianchietti;
  • Pizza Come una parmigiana, con una base di melanzane al forno a bassa temperatura, melanzane indorate e fritte, salsa al formaggio, pesto al basilico e riduzione di pomodoro;
  • Dolce Ricotta fritta zuccherata con confettura di “crisommole” del Vesuvio.

Informazioni

Farinati Pizza and More è aperto dal lunedì alla domenica a pranzo e a cena, in Via Roberto Bracco, 17 a Casavatore (NA). È possibile prenotare un tavolo o avere informazioni chiamando il numero di telefono 0817863268.

A proposito di Chiara Rotunno

Sono Chiara, psicologa, classe '91, iscritta all’Ordine degli Psicologi della Campania. Appassionata fin dalla prima adolescenza al mondo della psicologia, amo cogliere la complessità dell'essere umano e confrontarmi con realtà diverse. Le mie grandi passioni sono: i viaggi, i libri, la fotografia, il cinema, l'arte e la musica.

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