Giovedì 8 novembre, presso Palazzo Caracciolo, viene presentato il progetto voluto dal maestro pizzaiolo Giuseppe Vesi: AMPGOURMET, l’Accademia dei Maestri Pizzaioli Gourmet, composta da venti associati provenienti da tutta Italia, scelti in base a specifici criteri.
La finalità dell’AMPGOURMET è quella di salvaguardare e promuovere il lavoro di pizzaioli e professionisti che ricercano esclusivamente il massimo della qualità, per i propri clienti.
“Qualità”, “Dedizione” e “Passione” sono gli elementi chiave della formazione e filosofia di lavoro di quest’Accademia.
AMPGOURMET, l’Accademia dei Maestri Pizzaioli Gourmet
AMPGOURMET parte da Napoli per abbracciare tutti coloro che lavorano con lo scopo di fornire il massimo degli standard enogastronomici attualmente in circolazione. Si tratta di una sorta di albo dei Maestri Pizzaioli che lavorerà come organismo a difesa dei maestri pizzaioli, ma funzionerà anche come ente impegnato in alta formazione per la crescita costante.
Giuseppe Vesi riporta la pizza agli antichi valori, quelli del Settecento, quando venivano utilizzate solo farine macinate a pietra naturale e ingredienti a chilometro zero, c’era il lievito madre che ogni pizzaiolo personalizzava a modo suo e l’impasto risultava digeribile senza sofisticazioni.
A presentare il progetto: il presidente dell’Accademia Giuseppe Vesi, Giovanni Vesi, direttore del Marketing; Rosario Lopa, Portavoce Consulta Nazionale Agricoltura – Dipartimento Agroalimentare Ambiente Risorsa Acqua Ristorazione Turismo; Filippo Diasco, Direzione Generale per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali della Regione Campania; Elena Coccia, Delegata alla Promozione dello sviluppo economico attraverso la Cultura e il Turismo e Osservatorio Unesco della Città Metropolitana; Carlo Di Cristo, Università degli Studi del Sannio; Antonio Puzzi, Delegato alla Comunicazione Slow Food Campania.
Moderatore: Roberto Esse.
Si parla di storia, radici, sapori e ricerca.
“Noi siamo quel che mangiamo”. E non lo dico io, random. Lo diceva Feuerbach, nel XIX secolo, raccontando una profonda verità attraverso la sua celebre massima. Niente più del cibo di cui ci nutriamo narra meglio di noi.
La pizza è lo specchio delle origini partenopee. La pizza è una mentalità.
Gustosa ed economica, mette d’accordo proprio tutti, dai più piccini agli adulti.
La sua è la storia di un grande successo italiano. Nel 2017 l’arte del pizzaiolo napoletano è diventata Patrimonio dell’Unesco, rendendolo un vero e proprio artigiano del gusto, divenendo così l’inventore di una pietanza che, oggi, possiamo definire il simbolo della globalizzazione gastronomica.
Presentate le linee guida dell’Accademia AMPGOURMET, si procede con uno show cooking
I pizzaioli mostrano le proprie specialità, dai sapori delicati e decisi. Pizze fumanti, dai condimenti disposti con cura e il sapore intenso e armonico prendono il posto delle parole. La conferenza si trasforma in una festa all’insegna dell’equilibrio e dell’alta professionalità.
Il sobrio ed elegante chiostro del palazzo del XVI secolo, nel cuore di Napoli, avvolge l’evento in una calda atmosfera, dal gusto raffinato, arricchita ulteriormente dagli interventi musicali di Antonella de Pasquale al pianoforte e Francesco D’Acunzo al flauto, i quali, con maestria, scavano diligentemente un tunnel nell’animo dei presenti che, sotto i denti, scricchiolano la bella Napoli.