A Capri, lunedì scorso, abbiamo potuto vivere un’esperienza immersiva di una giornata intera in compagnia di Sapling Spirits, una preziosa occasione per scoprire da vicino il brand e la sua filosofia di sostenibilità e rigenerazione, in un meraviglioso e strategico scenario tra mare, natura e gastronomia.
L’invito ci è arrivato da parte di Francesca Cullen (co-founder e director dell’agenzia di comunicazione e brand activation N94), che ringraziamo.
L’evento si è svolto presso il ristorante Da Gelsomina dove siamo stati accolti con un cocktail di benvenuto in vigna, insieme al co-fondatore Ed Faulkner.
Abbiamo poi assistito alla piantumazione di ulivi nel giardino del ristorante sorseggiando un Vodka Martini e abbiamo partecipato alla raccolta di ingredienti per i cocktail della serata.
La giornata si è conclusa con cena e drink in abbinamento, tra ottimi ravioli con ricotta e limone, caratteristico coniglio all’ischitana e immancabile torta caprese. Il tutto è stato poi arricchito con un aromatico cicchetto di Raspberry Vodka e un terzo cocktail con fichi di coltivazione locale e, per concludere, la consegna di una gift bag come ricordo della suggestiva e caratteristica experience.
La storia di Sapling Spirits: da un’idea a un brand climate positive
Nel 2017, un incendio devastante distrusse oltre 150.000 alberi sulla costa occidentale della Scozia. Tra i volontari impegnati nei progetti di riforestazione si trovavano Ed Faulkner e Ivo Devereux, che presto si resero conto delle difficoltà nel coinvolgere sufficienti persone per ottenere un impatto tangibile. Per motivare i partecipanti, organizzarono a fine giornata un cocktail bar, trasformando la piantumazione in una combinazione di lavoro e festa: di giorno si piantavano alberi, di sera si brindava insieme. L’iniziativa ebbe un successo immediato e diede vita a una serie di piccoli festival. Tuttavia, si presentarono presto interrogativi sulla coerenza della missione: servire alcolici tradizionali, notoriamente ad alto impatto ambientale, sembrava in contraddizione con l’obiettivo di sostenibilità. Fu così che nacque Sapling Spirits.
Partendo da umili origini in un capanno a Peckham, Londra, Ed e Ivo svilupparono la prima vodka “climate positive” al mondo. Dopo sei mesi di incessanti perfezionamenti, il prodotto venne lanciato in un mercatino natalizio e le prime mille bottiglie andarono rapidamente esaurite. Questo risultato confermò che il pubblico cercava modi per divertirsi facendo anche del bene.
Nel 2024, Sapling Spirits approda in Italia grazie alla collaborazione con Proposta Spirits, con l’intento di introdurre sul mercato nazionale distillati realmente sostenibili. Da allora, le vendite hanno registrato una crescita del 300% anno dopo anno, raggiungendo oltre 330 locali, tra cui bar e ristoranti stellati Michelin.
Il marchio ha inoltre introdotto innovazioni significative: il primo sistema nazionale di refill per il settore on-trade con eco-box a basse emissioni, una competizione italiana sul tema sostenibilità e una partnership con agricoltori pugliesi per la reimpiantumazione degli ulivi colpiti dalla Xylella. Questo batterio ha devastato milioni di piante, mettendo a rischio l’economia agricola e la biodiversità del territorio.
L’approccio di Sapling Spirits trova riscontro nei cambiamenti delle abitudini dei consumatori. Come evidenziato dal rapporto ESG Trends 2023 di Footprint Drinks Industry, il 59% degli acquirenti presta attenzione alle credenziali ecologiche dei marchi, il 53% cerca informazioni sulla sostenibilità ambientale e sociale di un brand, mentre un altro 53% controlla le etichette degli imballaggi. È quindi comprensibile la crescente popolarità di Sapling Spirits, che fonde gusto, trasparenza e responsabilità ecologica.
Ed Faulkner, cofondatore di Sapling, commenta con entusiasmo i progressi in Italia: In particolare in Puglia, grazie al progetto The Olive Tree, vogliamo contribuire concretamente alla rigenerazione di questo straordinario territorio e alla lotta contro la diffusione della Xylella. Sapling è nata per dimostrare che ogni brindisi può generare un impatto positivo; vedere questa filosofia prendere forma qui è motivo di grande orgoglio.
Il cuore del progetto risiede in una semplice ma potente filosofia: combinare un gusto eccezionale con un contributo positivo all’ambiente. La Climate Positive Vodka di Sapling è prodotta utilizzando grano biologico britannico e sottoposta a una distillazione quadrupla, caratterizzandosi per un profilo fresco e naturalmente dolce. Negli anni, la gamma si è ampliata includendo prodotti come il London Dry Gin, varianti aromatizzate quali la Raspberry & Hibiscus Vodka e la prima vodka rigenerativa ottenuta mediante tecniche agricole capaci di assorbire carbonio dall’atmosfera. La qualità dei prodotti è stata riconosciuta da molti premi internazionali, sottolineando non solo il focus su sostenibilità ma anche l’eccellenza nel gusto.
Elemento distintivo del brand è l’iniziativa “One Bottle, One Tree”: per ogni bottiglia venduta viene piantato un albero, tracciabile attraverso un codice univoco. Ad oggi sono stati piantati oltre 511.000 alberi nel mondo, con l’obiettivo ambizioso di raggiungere quota un milione entro il 2027. In questo modo, il marchio non si limita alla compensazione delle emissioni ma punta a rimuovere più carbonio di quanto ne produce.
La mission: sostenibilità certificata B Corp e prodotti d’eccellenza
Sapling Spirits ha raggiunto l’eccellenza globale ottenendo la certificazione B Corp con un punteggio di 127,4, posizionandosi tra le migliori aziende certificate a livello mondiale. In Italia, il brand è distribuito da Proposta Spirits ed è disponibile su Vino.com al prezzo di 42,90€ per una bottiglia da 70 cl, portando sulle tavole una proposta di alta qualità che unisce gusto e sostenibilità.
Con il suo approccio innovativo e il riconoscimento pluripremiato, Sapling Spirits rappresenta una scelta ideale per chi ricerca distillati premium che sposano eccellenza e responsabilità ambientale. Il marchio è pensato per consumatori attenti al piacere e sensibili all’impatto del loro consumo sulla natura, con l’obiettivo di costruire un futuro completamente sostenibile.
Sapling Spirits è sinonimo di vodka e gin biologici super-premium, realizzati con grano invernale selezionato per un gusto morbido ed elegante. Destinati a un pubblico consapevole, i prodotti combinano qualità superiore e cura ambientale in maniera unica. L’etica del marchio si riflette nel suo impegno climate positive: ogni bottiglia venduta contribuisce alla piantumazione di un albero, supportando progetti di riforestazione nel Regno Unito, in Italia e in altre parti del mondo.
Inoltre, grazie a soluzioni di packaging ricaricabile e riciclabile, Sapling riduce ulteriormente la propria impronta ecologica. Questa combinazione tra innovazione produttiva e sostenibilità fa del brand un modello di lusso consapevole per il futuro degli spirits premium. La sua gamma include:
- Climate Positive Vodka: una vodka premium prodotta esclusivamente con grano britannico e distillata quattro volte per garantire un gusto pulito e naturalmente dolce. Caratterizzata da note burrose con sfumature agrumate e di vaniglia, è ideale gustata liscia, con ghiaccio o come base per cocktail classici.
- Climate Positive Gin: un London Dry Gin di alta qualità prodotto con grano britannico coltivato secondo pratiche rigenerative. Distillato in piccoli lotti con botaniche biologiche selezionate, offre un profilo aromatico unico con ginepro, scorze di agrumi e rosmarino. Perfetto per drink iconici come Gin Tonic o Negroni, valorizza freschezza ed equilibrio.
- Raspberry & Hibiscus Vodka: parte della linea Wonky Range, questa vodka utilizza frutta imperfetta ma piena di sapore per combattere gli sprechi alimentari. Distillata quattro volte, richiama al naso i lamponi succosi e gli accenti floreali dell’ibisco, con un gusto fresco e fruttato. Versatile e sostenibile, è ideale per cocktail estivi come Raspberry Mule o Sapling Spritz.
I fondatori del progetto: Ed Faulkner e Ivo Devereux
Dietro Sapling Spirits ci sono Ed Faulkner e Ivo Devereux, co-fondatori mossi dalla volontà di creare un impatto positivo nel settore delle bevande. Ed, esperto in Politica Ambientale e appassionato di progetti di rigenerazione della natura, ha voluto rendere la sostenibilità il cuore della produzione di Sapling. Ivo, invece, proveniente dall’industria musicale, ha trasformato la sua esperienza creativa in uno strumento per promuovere sostenibilità e comunità. Insieme hanno portato il marchio a nuovi traguardi, tra cui l’inclusione nella prestigiosa lista Forbes 30 Under 30 Europe nel 2024.
Sapling Spirits non è solo un prodotto d’eccellenza ma anche un simbolo di cambiamento positivo nel mondo degli spirits, rappresentando un punto di riferimento per chi desidera combinare piacere e consapevolezza responsabile.
La collaborazione di Sapling Spirits con Proposta Vini
Abbiamo avuto il piacere di intervistare Robert Pavel, national key account manager di Proposta Vini, azienda fondata in Trentino da Gianpaolo Girardi nel settembre 1984.
Proposta Vini nasce con l’idea innovativa di creare un’organizzazione di distribuzione esclusiva, capace di collegare direttamente i vignaioli al canale Horeca. La sua attività si contraddistingue per un sistema di consegna in groupage, privo di vendite dirette ai clienti privati e di ordini minimi, assicurando tempi di consegna definiti.
La missione dell’azienda è valorizzare la produzione delle cantine selezionate, puntando su qualità, artigianalità e tradizione contadina italiana. La selezione si orienta verso vini autentici, rappresentativi del territorio, con radici storiche e una forte bevibilità, oltre a un legame profondo con la tradizione agraria italiana.
Andrea Girardi, oggi alla guida dell’azienda insieme al padre Gianpaolo, sottolinea l’impegno di Proposta Vini nel supportare i piccoli produttori, permettendo loro di concentrarsi sulla gestione della vigna mentre affidano la commercializzazione e distribuzione all’azienda. L’obiettivo è garantire visibilità a realtà spesso di dimensioni ridotte, non in grado di gestire autonomamente l’aspetto commerciale, offrendo loro accesso a canali nazionali e internazionali.
Proposta Vini gestisce attualmente 18 progetti interni volti a valorizzare le peculiarità storiche, evocative e paesaggistiche del mondo del vino. Tra questi spiccano iniziative come Vini dell’Angelo, Vini Estremi, Vini Franchi, Vini delle Isole Minori, Bollicine da uve italiane e Vini Vulcanici.
Nel 2021, l’azienda ha lanciato Proposta Spirits, un progetto che include una selezione accurata di 100 realtà artigianali, sia italiane che estere, e 600 referenze nel mondo della distillazione.
Sia per il settore vinicolo che per quello degli spirits, la selezione segue l’obiettivo di costruire un mosaico viticolo e paesaggistico unico. Valori chiave come complementarità e riscoperta guidano la scelta dei prodotti, con particolare attenzione anche a territori viticoli meno conosciuti, come Serbia, Slovenia, Moldavia, Malaga e Bierzo in Spagna, o La Clape nel sud della Francia.
La sede centrale è situata a Pergine Valsugana, tra le splendide montagne trentine. L’organico attuale conta 36 collaboratori e una rete di 130 agenti presenti in tutte le province italiane. Il catalogo comprende oltre 3.500 referenze distribuite tra 417 cantine (258 italiane e 159 estere), insieme a 100 produttori di distillati. Nel 2024 il fatturato ha superato i 28 milioni di euro, con più di 2,8 milioni di bottiglie vendute.
L’intervista a Robert Pavel
Ciao Robert, parlaci dell’idea di creare questo brand, di dove e come è nata e, infine, di cosa ha portato a collaborare con il brand Sapling Spirits.
L’idea nasce da un’esigenza personale, ma anche di mercato, di avere prodotti sostenibili. Nasce da un’esigenza di amare sostanzialmente la verità e cercare di produrre un qualcosa con un’etica e una filosofia. Il progetto si basa su tre concetti chiave. La prima è l’agricoltura organico rigenerativa, in quanto lavoriamo tutta la materia prima che cresce su un terreno ricco di carbonio, quindi, vivo. Invece, purtroppo la maggior parte dei terreni (vista la coltura intensiva in Europa e nel resto del mondo) è morta perché non è ricca di carbonio, questo aspetto non permette di avere una materia prima sana. Al contrario, tutto il grano (la materia prima di base che noi utilizziamo che poi diventa anche vodka al lampone di scarto) utilizza un grano rigenerativo organico, ergo, ricco di carbonio, tale caratteristica consente di ottenere molto più amido e poi una materia prima che è molto più rotonda, sapida e reale.
Qual è la mission della vostra azienda oltre alla sostenibilità?
La mission è quella di rimanere fedeli a un programma. C’è molto greenwashing in quella che si chiama “sostenibilità nel mondo”, ma viene, purtroppo, utilizzato molto per fare business; invece, qui dietro c’è veramente un sacco di verità. Noi siamo certificati B Corp.
B Corp è l’ente, l’associazione americana che certifica le aziende più sostenibili del mondo. Per entrare a far parte del B Corp c’è un programma molto rigido. Analizzano il business, il brand, per almeno un paio d’anni. Dopodiché, una volta che consegnano la certificazione non finisce là, ma ogni anno bisogna inviare dati e documenti per aggiornare la certificazione ottenuta. Quindi, trattasi di un’operazione molto trasparente che ognuno di noi può controllare in modo semplice sul web.
Rispondendo alla tua domanda, il nostro obiettivo è produrre e continuare a fare business, ma in una maniera molto “sustainable”. Quindi, arrivare ad avere un impatto sul mercato e sul mondo che sia a zero emissioni. Infatti, noi abbiamo una supply chain che porta appunto a zero emissioni. Otteniamo tale risultato riducendo il peso del vetro, lavorando, dunque, con un vetro molto sottile, non operando un acquisto secondario di bottiglie di vetro, ma utilizzando degli ecobox da 5 litri (ossia, che ricaricano la bottiglia comprata la prima volta). È di sicuro un impatto diverso sull’ambiente.
Infine, coltiviamo un albero per ogni bottiglia che produciamo. Non coltiviamo alberi a caso, ma laddove ce n’è più bisogno. Ci siamo legati molto al concetto della Puglia per quanto riguarda l’Italia per via del problema della Xylella. Quindi, da tutta questa supply chain arriviamo ad avere zero emissioni, giungendo addirittura a produrre ossigeno in più rispetto a quello che noi consumiamo per produrre.
Come mai questa collaborazione e questa partnership con il ristorante Da Gelsomina?
Da Gelsomina è un progetto che ci è rimasto nel cuore appena l’abbiamo visitato perché rispecchia a pieno la filosofia e i valori di Sapling. Gelsomina è un’azienda che mantiene vivo il business coltivando e raccogliendo quello che il loro terreno offre, quindi, mantenendo la tradizione con la natura, la terra e le tradizioni portate avanti ormai da tante generazioni. Noi ci siamo legati veramente tanto a questo concetto, pertanto, abbiamo deciso di coltivare e piantare i primi nostri tre alberi a Capri per questo motivo.
Infine, vorrei chiederti chi sia il consumatore ideale del tuo prodotto…
Un cliente consapevole o che sceglie di diventarlo!
Fonte immagine: Ufficio stampa