Don Silverio Mura, la battaglia per la verità di Diego Esposito

Diego e Don Silverio Mura

Una giornata primaverile dal sapore estivo e i turisti che fotografano la cattedrale di Santa Maria Assunta fanno da sfondo a quella che sembra una mattinata qualsiasi a via Duomo, se non fosse per la presenza di tre figure mascherate di bianco, due uomini e una donna. Uno di loro indossa la maschera di Guy Fawkes, il protagonista della graphic novel V per vendetta, che nasconde il volto di Diego Esposito, una delle vittime di don Silverio Mura.

La vicenda di Diego Esposito, una vittima di Don Silverio Mura

La storia di Diego inizia a 13 anni quando don Silverio, all’epoca suo insegnante di religione, lo invita a casa sua. Da lì inizia una serie di abusi lunga 3 anni e un difficile percorso per trovare la forza di denunciarlo. Una denuncia che Diego compie a 35 anni e che segna l’inizio di una battaglia con la curia di Napoli, la quale sembra aver fatto di tutto per insabbiare la vicenda.

Nel 2013 Diego espone il caso a papa Francesco, il quale gli comunica l’intenzione di occuparsene personalmente. Nel 2015 Diego scrive al cardinale Crescenzo Sepe, chiedendo informazioni sul processo in corso e minacciando di togliersi la vita in mancanza di risposte. Il cardinale fa girare la mail alla prefettura, con la conseguenza che Diego perde il lavoro. Nel 2016 invia una mail nuovamente a papa Francesco nella quale, appellandosi anche ad un provvedimento di un anno prima in cui viene legittimata la denuncia delle vittime di abusi sessuali commessi dai sacerdoti,  accusa il cardinale di aver coperto don Silverio. Il cardinale, per tutta risposta, comunica il nome di Diego a tutta la stampa ed egli, coadiuvato dal proprio avvocato, nel 2019 darà inizio ad un processo contro la curia per violazione della privacy.

Grazie a dei recenti servizi della trasmissione televisiva Le Iene, si è scoperto che don Silverio si è trasferito nel paesino di Montù Beccaria in provincia di Pavia (a 800 km di distanza da Napoli), dove fa catechismo a 40 minori sotto il falso nome di “Saverio Aversano”. Dopo la messa in onda di tali servizi, inoltre, Don Silverio Mura è sparito dal paese.

Giustizia per chi è stato privato della propria innocenza

Una storia, quella di Diego, che sottolinea in modo drammatico come la piaga della pedofilia sia lontana dall’essere sradicata dagli ambienti clericali. «Chiedo al papa di intervenire e di far dimettere immediatamente il cardinale Sepe per gravi motivi»: questa è la richiesta che Diego fa al santo padre affinché venga riconosciuta giustizia a chi è vittima ma passa per la parte del colpevole e dove i veri colpevoli godono addirittura di protezione da parte di chi dovrebbe usare il pugno di ferro verso gli autori di spiacevoli episodi che hanno come vittime i minori.

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A proposito di Ciro Gianluigi Barbato

Classe 1991, diploma di liceo classico, laurea triennale in lettere moderne e magistrale in filologia moderna. Ha scritto per "Il Ritaglio" e "La Cooltura" e da cinque anni scrive per "Eroica". Ama la letteratura, il cinema, l'arte, la musica, il teatro, i fumetti e le serie tv in ogni loro forma, accademica e nerd/pop. Si dice che preferisca dire ciò che pensa con la scrittura in luogo della voce, ma non si hanno prove a riguardo.

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