Il boom del populismo di destra in Europa: cause e conseguenze

Immagine che rappresenta un elettore europeo, a simboleggiare il boom del populismo di destra in Europa.

La comunità internazionale, in Europa e nel mondo, sta affrontando grandi cambiamenti. Da una parte abbiamo la protrazione di conflitti civili o regionali; dall’altra una radicale mutazione geopolitica. Nel corso degli ultimi decenni, a seguito di eventi che hanno portato a un vuoto carismatico all’interno dell’ambiente politico internazionale, si è verificato un fenomeno ben preciso: il boom del populismo di destra in Europa. Quest’ultimo non può prescindere da fattori come l’instabilità migratoria e l’insicurezza economica. Si parla di una vera e propria crisi di rappresentanza, alimentata da un miscuglio eterogeneo di identità nazionali e dall’uso massiccio dei social media. Quindi, quali sono le cause, le conseguenze e il significato di una tendenza che sta ridisegnando il panorama politico europeo?

Le cause: crisi di rappresentanza e insicurezza economica

Per rispondere a questa domanda bisognerebbe fare un’analisi approfondita, ma elaborando alcuni dati raccolti dagli esperti sul tema, possiamo giungere a determinate conclusioni:

In primo luogo, è presente una vera e propria crisi di rappresentanza politica. Il sistema internazionale, in particolar modo quello europeo, è caratterizzato da una perenne sfiducia nei confronti dei rappresentanti politici. Questi ultimi sfruttano un cosiddetto vuoto politico carismatico, inducendo l’elettore a selezionare il personaggio che riesca a colmare questa assenza. Questo fenomeno è stato ampiamente documentato da think tank come Carnegie Europe, che analizzano le fratture tra cittadini e istituzioni.

Parallelamente, troviamo il fenomeno della globalizzazione (intesa come fenomeno commerciale). Di fatto, l’accelerazione informatica e commerciale del sistema globale ha danneggiato alcune economie locali (deteriorando le economie di scala), soprattutto nelle aree rurali. Ciò ha alimentato sentimenti di esclusione sociale e vulnerabilità economica. Di conseguenza, specialmente in queste aree, tutto ciò che mina l’operato dei lavoratori è percepito come una minaccia, portando allo sfruttamento del tema dell’immigrazione.

Accanto a queste concause ne troviamo altre che hanno toccato l’umanità da vicino: la pandemia da COVID-19, crisi economiche ricorrenti e una generale inquietudine sociale. Le persone hanno bisogno di risposte rapide per recuperare il tempo perso, e i populisti di destra colgono la palla al balzo.

In ultima istanza, abbiamo il populismo digitale. L’uso strategico dei social media, in un mondo sempre più connesso, diventa un tassello fondamentale del mosaico, aiutando notevolmente il populista di destra.

Le conseguenze: polarizzazione e crisi democratica

Nel caso in cui la destra populista riesca a ottenere consenso a livello territoriale o nazionale, entrano in gioco vari scenari. La destra moderata, per esempio, per paura di perdere consensi, normalizza alcuni discorsi della destra populista, come quello sull’immigrazione, danneggiando il sistema politico e democratico locale.

Inoltre, viene spesso utilizzata la retorica “popolo contro élite” per accaparrarsi più consenso possibile. Tuttavia, questa retorica non fa altro che destabilizzare il sistema democratico, rendendo la politica sterile e disillusa. Le conseguenze di questo comportamento sono l’insistenza su temi come il sovranismo, l’interventismo statale (dazi), l’euroscetticismo, politiche che ostacolano i progressi sul cambiamento climatico e l’erosione di alcuni diritti civili (come il diritto all’aborto). All’interno del Parlamento Europeo, la creazione di un gruppo di destra estrema, con a capo Orbán, Babiš e Kickl, promuove politiche nazionaliste e restrittive, dimostrando come il sistema politico europeo sia in difficoltà. Le azioni compiute da questi movimenti minano l’equilibrio sociale e promuovono la polarizzazione politica e sociale per un maggiore controllo delle masse e per perpetuare la loro retorica.

Come reagire: verso un’alternativa democratica

Il boom del populismo di destra in Europa non sarà un fenomeno passeggero. Questo evento globale è l’espressione di un popolo ferito nel profondo, che forse ha creduto in certi ideali rimanendo poi deluso. L’unico modo per ripartire è ripristinare la fiducia e la rappresentanza, attuare una comunicazione politica inclusiva e, soprattutto, rafforzare la cittadinanza europea. Come? Con investimenti strutturali per istruzione, sanità e istituzioni pubbliche. Un’iniziativa che deve partire dal basso e coinvolgere tutte le generazioni, senza la paura della responsabilità a breve termine. Tutto ciò è necessario per contrastare l’idea di democrazia illiberale che sta emergendo con forza.

Fonte dell’immagine in evidenza: Immagine di freepik

Altri articoli da non perdere
29 maggio 1953: primo uomo a scalare l’Everest

Il 29 maggio 1953 avvenne la conquista dell’Everest da parte del neozelandese Edmund Hillary e lo sherpa Tenzing Norgay. I Scopri di più

30 agosto 1972: nasce la star Cameron Diaz
30 agosto 1972

Il 30 agosto 1972 è nata Cameron Diaz, la strepitosa attrice e modella statunitense.   30 agosto 1972: chi è Scopri di più

Beeing e l’apicoltura urbana | Intervista a Roberto Pasi
Beeing e l'apicoltura urbana | Intervista a Roberto Pasi

Beeing è una startup fondata da Roberto Pasi e Gabriele Garavini, con sede a Faenza, che offre assistenza e consulenza Scopri di più

Elliot Page, il coming out e perché bisogna parlarne
elliot page il coming out

Alcune riflessioni da parte nostra sul perché parlare del coming out di Elliot Page. Il film di fantascienza che più Scopri di più

Benedetta Riccio: beauty experience al Grand Hotel Vesuvio | Intervista
Benedetta Riccio e la sua beauty experience

Il 10 aprile 2024 si è tenuto presso l’Hotel Vesuvio un evento organizzato dalla celebre make-up artist Benedetta Riccio. Una stupenda Scopri di più

Bruno Agolini. Vicoli e veicoli: mostra d’autore a Villa Pignatelli
Bruno Agolini

Bruno Agolini, polivalente artista della parola, dei colori e della musica, si inserisce nell'ambito del COMIC(ON)OFF, rassegna che faceva capo Scopri di più

A proposito di Federico Maciocia

Vedi tutti gli articoli di Federico Maciocia

Commenta