Malala Yousafzai censurata: i libri ritirati dalle scuole

Malala Yousafzai: biografia, attivismo e la censura in Pakistan

Malala Yousafzai, attivista pakistana e la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la Pace, è un simbolo globale della lotta per i diritti umani. Nonostante ciò, nel suo stesso paese è una figura controversa, al punto da essere oggetto di censura in Pakistan. Le autorità locali hanno infatti ritirato dalle scuole un libro che la menzionava, sollevando un dibattito internazionale sulla libertà di espressione e sull’educazione.

Chi è Malala Yousafzai: la biografia dell’attivista pakistana

Nata il 12 luglio 1997, Malala Yousafzai è cresciuta nella città di Mingora, nella Valle dello Swat. Fin da giovanissima si è battuta per il diritto all’istruzione delle ragazze, un diritto che i talebani, con la loro occupazione, avevano negato. La sua voce è diventata nota a livello internazionale quando, a soli 11 anni, iniziò a curare un blog per la BBC Urdu sotto pseudonimo, raccontando le atrocità del regime talebano e la sua determinazione a continuare a studiare. La sua storia, raccolta poi nell’autobiografia “I Am Malala“, ha fatto rapidamente il giro del mondo, portando l’attenzione internazionale su quanto accadeva nella sua regione.

L’attentato talebano e l’inizio del suo attivismo globale

A causa del suo attivismo, i talebani la inserirono in una lista di persone da eliminare. Il 9 ottobre 2012, la minaccia divenne realtà: un uomo armato salì sullo scuolabus su cui viaggiava e le sparò un proiettile alla testa. Miracolosamente sopravvissuta dopo un delicato intervento chirurgico all’ospedale militare di Peshawar, fu trasferita nel Regno Unito per la riabilitazione. L’attentato, invece di metterla a tacere, amplificò il suo messaggio. A sedici anni, nel 2013, tenne un memorabile discorso al Palazzo delle Nazioni Unite a New York, indossando lo scialle appartenuto a Benazir Bhutto e lanciando un appello mondiale per un’istruzione di qualità per tutti i bambini.

La censura di Malala Yousafzai nei libri di testo pakistani

La controversia più recente riguarda la decisione del Punjab Curriculum and Textbook Board (Pctb) di censurare la sua figura. L’organo governativo ha ordinato il ritiro delle copie di un libro di studi sociali per le scuole medie, pubblicato dalla Oxford University Press, perché non aveva ricevuto l’autorizzazione formale. Agenti di polizia hanno fatto irruzione nelle librerie di Lahore per sequestrare i volumi, scatenando la protesta degli attivisti. Molti hanno definito la mossa come un “attacco alla libertà accademica” e un tentativo di promuovere una visione conservatrice e intollerante, affermando: “È deplorevole che uno Stato che si dice democratico usi la religione anche nell’istruzione. Il pericolo è che i giovani crescano con una visione rigida”.

Le ragioni della controversia: perché Malala divide il Pakistan

In Pakistan, l’immagine di Malala è complessa. Se da un lato è un’eroina per molti, dall’altro è vista con sospetto da frange conservatrici e nazionaliste. Le proteste contro di lei nascono dall’accusa di essere diventata un “agente dell’Occidente“, portatrice di idee contrarie all’Islam e di un “secolarismo” considerato pericoloso. Un portavoce dei talebani, rivendicando l’attentato, la accusò di promuovere “oscenità” che dovevano essere fermate. Questa narrazione tossica ha alimentato una campagna di disinformazione che la dipinge come una figura anti-pakistana, ignorando il fatto che il suo attivismo è profondamente radicato nell’amore per il suo paese e nella sua fede musulmana.

L’eredità di Malala: simbolo globale per il diritto all’istruzione

Nonostante le difficoltà, Malala Yousafzai rappresenta un simbolo di speranza per milioni di persone oppresse. Nel 2014, all’età di 17 anni, è stata insignita del Premio Nobel per la Pace insieme all’attivista indiano Kailash Satyarthi, per “la loro lotta contro la sopraffazione dei bambini e dei giovani e per il diritto di tutti i bambini all’istruzione”. Con i fondi del premio ha fondato il Malala Fund, un’organizzazione che lavora per garantire 12 anni di istruzione gratuita, sicura e di qualità a ogni ragazza. Dopo essersi laureata in Filosofia, Politica ed Economia all’Università di Oxford, continua la sua lotta. Nel 2015 è diventata testimonial dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, confermando il suo ruolo di leader globale per un futuro più giusto.

Fonte immagine: Wikipedia.

 

Altri articoli da non perdere
23 giugno, brevettata la prima macchina da scrivere di successo
macchina da scrivere

Il 23 giugno 1868 fu brevettata la prima macchina da scrivere di successo.  Sotto il nome di Typographer, titolo originale Scopri di più

Città del Pride 2024, quali saranno?
Città del pride 2024, quali saranno?

Dai moti di Stonewall del 1969 ad oggi, la lotta ai diritti umani non si ferma. Anche quest'anno, l'Italia ospiterà Scopri di più

Acqua in bottiglia: il lato oscuro di un’industria lucrativa
Acqua in bottiglia

L’Italia è la prima in Europa per il consumo di acqua in bottiglia Un dato sicuramente non positivo né confortante Scopri di più

La Rivoluzione Ungherese del 1956: storia, cause e conseguenze
la rivoluzione ungherese del 1956

La Rivoluzione Ungherese del 1956: storia, cause e conseguenze | Riassunto Il 2022 ha segnato il sessantaseiesimo anniversario della Rivoluzione Scopri di più

Manutenzione e Innovazione nel Settore Fotovoltaico: L’Importanza dell’Analisi del Rendimento e delle Nuove Tecnologie Anti-Neve
Manutenzione e Innovazione nel Settore Fotovoltaico: L'Importanza dell'Analisi del Rendimento e delle Nuove Tecnologie Anti-Neve

Il settore dell'energia solare, negli ultimi anni, ha vissuto una trasformazione radicale. L'attenzione si è progressivamente spostata dalla semplice adozione Scopri di più

Eduardo De Filippo: 40 anni dalla sua scomparsa
Eduardo De Filippo, 40 anni dalla sua scomparsa

Eduardo De Filippo, il grande drammaturgo, attore, regista, sceneggiatore e poeta italiano è scomparso ormai 40 anni fa ma la Scopri di più

A proposito di Redazione Eroica Fenice

Vedi tutti gli articoli di Redazione Eroica Fenice

Commenta