Se da una parte, a livello territoriale si attraversando una fase critica livello di inflazione, diritti e lavoro precario, dall’altra gli equilibri della comunità internazionale stanno cambiando e, ciò che sta accadendo a livello politico nel contesto globale (da guerre a summit strategici), ne è la dimostrazione pratica. Dietro l’ottantesimo anniversario della sconfitta giapponese da parte della Cina, si è svolta la “parata di potenze tra Xi, Putin e Kim”. Quest’ultima non è stato solo un semplice esempio di autorità militare, bensì una manifestazione empirica di una ricostruzione dell’ordine mondiale. A Tiananmen, i tre leader si sono incontrati per la prima volta in pubblico. Il fatto eclatante è il seguente: Xi, Putin e Kim hanno condiviso lo stesso passo, lo stesso palco, le stesse parole, lo stesso sguardo e gli stessi obbiettivi. Questo è la rappresentazione visiva di un manifesto geopolitico.
Questo evento sta suscitando grandissimo scalpore dal punto di vista internazionale, con Capi di Stato (Trump) che già richiamano su di sé una cospirazione, già smentita da Mosca. Il fatto che fosse stato presente un lunghissimo corridoio militare attraverso il quale hanno sfilato carri armati, droni, missili, ha rappresentato un vero e proprio segnale globale che riduce di molto il distacco tra retorica e realtà.
L’immagine che vale più di mille strategie: la parata di potenze in marcia
Xi dichiara: “Ancora oggi dobbiamo scegliere tra guerra e pace”. Effettivamente, il leader cinese rilancia una frase di estrema attualità che potrebbe essere condivisa da gran parte della comunità internazionale. Allora perché si continua ad essere all’interno di un clima di costante tensione? Poiché, fondamentalmente, il distacco tra le parole e i fatti è sempre abnorme. L’obbiettivo da parte dell’Oriente è quello ora di allearsi e di mostrarsi come grande potenza, infatti mentre Xi proclamava la c.d. “rigenerazione della Cina”, Putin e Kim non si sono limitate ad essere figure di “cornice”; anzi, erano, politicamente parlando, molto attivi. La parata di potenze, quindi, assume anche valore visivo potentissimo, che va al di là delle dichiarazioni ufficiali e che, forse, è ancor più efficace nel far passare il messaggio.
Un’altra analisi molto interessante è la modalità con la quale i vari leader attuavano la loro espressione facciale, la loro postura e i piccoli gesti: è come se tra i tre ci fosse uno scudo comune. La cosa sorprendente è che non è servita nessuna strategia per avere una potenza narrativa così efficace. Siamo all’interno di un vero e proprio teatro geopolitico.
Strategia e teatralità: cosa trasmette al mondo questa parata
Come già accennato in precedenza, la politica è anche utilizzo strategico degli strumenti digitali moderni. Questa parata di potenze è l’esempio che, a volte, anche senza una strategia digitale, un teatro politico così forte può risuonare in maniera potentissima, anche senza l’utilizzo dei social networks. Infatti, parliamo di un’alleanza simbolica costruita sul palco della guerra fredda multipolare: non c’è campo di battaglia, ma solo diplomazia e immagine.
Il passaggio narrativo che i leader Orientali stanno cercando di far trasparire è una lotta fredda nei confronti del c.d. dominio occidentale. La presenza di armamenti, militari e carri armati rafforzano questa visione triadica, amplificando il messaggio nella sostanza e nella forma.
Oltre la parata: significati futuri e reazioni reali
La parata di potenze può sembrare l’inizio di un vero e proprio blocco geopolitico che serve per l’indipendenza politica dell’asse Orientale. Di fatto, non è un caso se l’immagine di Xi, Putin e Kim sia arrivata in un momento di tensione crescente tra i rispettivi paesi: Pechino, Mosca, Pyongyang e Washington.
Le agenzie istituzionali internazionali vedono questo “summit” come un segnale di allerta precoce nei confronti del sistema politico internazionale.
Tutto ciò ha rafforzato e cambiato in un attimo il palcoscenico geopolitico delle grandi alleanze internazionali. Un nuovo assetto internazionale sta prendendo forma, ora è solo da vedere se genererà equilibrio oppure escalation.
Fonte dell’immagine in evidenza: www.kremlin.ru (on Wikipedia)