Roma città libera: sarà a Roma la giornata di Libera contro le mafie

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Il 21 marzo 2024 si terrà a Roma la Giornata della memoria e dell’impegno — dal titolo “Roma città libera” — promossa da Libera contro le mafie e Avviso Pubblico, con il patrocinio del Comune della Capitale. Sarà la XXIX edizione in ricordo delle vittime innocenti delle mafie: Roma la “piazza” principale, ma contemporaneamente, in altre città d’Italia, in Europa, Africa e America Latina, la Giornata vivrà attraverso la lettura dei nomi delle vittime, le testimonianze dei familiari e approfondimenti sulle questioni relative a mafia e corruzione.

Lo slogan di questo 21 marzo, “Roma città libera”, rievoca il capolavoro del neorealismo di Roberto Rossellini Roma città aperta, che racconta di resistenza e della lotta per la libertà. «Oggi Roma e tutta la sua area metropolitana sono un feudo per la criminalità organizzata — recita il comunicato di lancio della manifestazione — così come nel resto del Lazio, soprattutto per quanto riguarda l’intero litorale, esiste infatti una tassonomia criminale peculiare che racchiude al suo interno una pluralità di paradigmi molto diversi tra loro. L’incidenza delle organizzazioni mafiose tradizionali è molto forte e in continua evoluzione. Il punto in comune tra tutte le organizzazioni mafiose è la loro compresenza nell’economia legale e illegale della Capitale, grazie al passaggio da un modello di permeazione parassitario a uno simbiotico». Ed eccoci così a “Roma città libera”.

Per Libera, il 21 marzo si compie nel segno di una memoria che non vuole essere celebrazione o mero ricordo, ma strumento di verità e giustizia. “Roma città libera” è la tappa di un lavoro che l’organizzazione svolge quotidianamente, affinché le istituzioni e la società civile possano cogliere un segnale concreto di impegno comune contro le mafie e la corruzione.

21 marzo: com’è nata la Giornata della memoria e dell’impegno e “Roma città libera”

La Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie si tiene ogni anno il 21 marzo, primo giorno di primavera, affinché con il risveglio della natura si getti il germoglio di una nuova speranza. L’iniziativa che porta quest’anno a “Roma città libera” nasce dal dolore di una mamma che perse il figlio nella strage di Capaci, un dolore che divenne ancor più insopportabile quando alla vittima fu negato il diritto di essere ricordata con il proprio nome. La donna, Carmela, prese le mani di don Luigi Ciotti durante la commemorazione del primo anniversario della strage e gli disse: «Sono la mamma di Antonino Montinaro, il caposcorta di Giovanni Falcone. Perché il nome di mio figlio non lo dicono mai? È morto come gli altri». La memoria di Antonio, infatti, e dei suoi colleghi Rocco e Vito, veniva liquidata con l’espressione “i ragazzi della scorta”.

Così, il 21 marzo divenne il giorno in cui ricordare Antonio, Rocco, Vito e tutte le vittime innocenti delle mafie. Nel 1996, a Roma, piazza del Campidoglio, si tenne la prima edizione. Poi Niscemi (Cl), Reggio Calabria, Corleone (Pa), Casarano (Le), Torre Annunziata (Na), Nuoro, Modena, Gela (Cl), ancora Roma, Torino, Polistena (Rc), Bari, Napoli, Milano, Potenza, Genova, Firenze, Latina, Bologna, Messina, Locri, Foggia, Padova, di nuovo Roma e di nuovo Napoli. Il 1° marzo 2017, infine, con voto unanime alla Camera dei Deputati, è stata approvata  la proposta di legge che istituisce e riconosce il 21 marzo come “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”. Fino a oggi, con l’iniziativa “Roma città libera”.

Fonte immagine dell’articolo su “Roma città libera”: Libera

A proposito di Maria Laura Amendola

Nata a Potenza il 28 giugno 1993, madre australiana e papà Irpino. Impegnata, per diversi anni, in organizzazioni a carattere sociale e culturale, ho prediletto come ambito il femminismo e le battaglie contro le disuguaglianze di genere. Nel 2021, è nata la mia prima opera letteraria, "Una donna fragile", Guida Editori.

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