Smartphone: storia e sviluppo del telefono intelligente

telefono intelligente

Lo smartphone in elettronica è definito letteralmente, “telefono intelligente”; esso è un dispositivo con capacità di calcolo, connessione e memoria, molto elevati, soprattutto in riferimento ai normali telefoni cellulari.

Oggigiorno tutti utilizzano uno smartphone, chi per lavoro, chi per divertimento, ma quand’è nato il cosiddetto “telefono intelligente”, e qual è la sua storia?

La storia del telefono intelligente

La storia degli smartphone ha inizio negli anni novanta e si intreccia con quella dei cellulari in quanto, non vi era una reale distinzione tra le due categorie. Il termine smartphone appare per la prima volta il 23 novembre del 1992 con il modello IBM Simon, commercializzato da BellSouth a partire dal 1993. Il telefono di allora era un vero e proprio apparecchio, con diversi usi; tra questi, la funzione di calcolatrice, rubrica, calendario, invio fax e giochi. Quel telefono pesava mezzo chilo e la batteria durava meno di un’ora. Innovative ai tempi ma ridicole oggi le specifiche tecniche: il processore era un x86 da 16 Mhz, la RAM 1 MB e la memoria era espandibile tramite lo slot PCMCIA. Il sistema operativo era ROM-DOS, una versione di MS-DOS per embedded devices.
Successivamente il termine si perse nella storia per ritornare nel 1997 ed utilizzato da Ericsson per descrivere al meglio il modello Ericsson GS 88.
Da allora la tecnologia ha compiuto dei passi da gigante, arrivando a produrre degli smartphone all’avanguardia, sempre più sofisticati, con innumerevoli funzioni, con i quali è possibile non solo telefonare, ma anche, inviare email, essere presente sui social, scattare delle fotografie di qualità, orientarsi e giocare. Gli smartphone attuali, permettono inoltre, di essere utilizzati in un arco temporale lungo, senza il rischio che possano scaricarsi.

Proprio la durata della batteria, fu uno dei motivi principali che portò al declino del primo cellulare della storia, ossia l’IBM. Il problema principale che fece fallire tutto fu proprio la batteria che, a causa dell’alto consumo energetico, non durava più di un’ora. Da lì in poi, la storia degli smartphone fu caratterizzata da una fase di forte decrescita: nel 2000 Nokia presentò l’evoluzione del palmare a colori, Nokia 9210 Communicator; due anni più tardi si presentarono RIM e HTC con i primi modelli di Blackberry e cellulari con Windows Mobile. Fino al 2007 quando Steve Jobs e l’iPhone dettero vita agli smartphone, così come sono conosciuti oggi.
Naturalmente, la storia dell’IBM, il prototipo del cosiddetto smartphone ha spianato la strada verso ciò che esiste oggi.

Gli smartphone attuali sono più pratici, portatili e relativamente economici, adatti ad ogni esigenza, che sia la semplice ricezione di chiamate, alle mail, ai social.

 

Fonte immagine: Pixabay

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