Non bisognerebbe mai frenare l’istinto di generosità e solidarietà che anima il buon cuore, men che meno bisognerebbe farlo giovedì 19 aprile: nel pomeriggio, verrà temporaneamente allestito nella facilmente e comodamente raggiungibile piazza Garibaldi, uno Street Store a Napoli per le persone senza fissa dimora.
Si tratta a tutti gli effetti di un negozio di strada (lo Street Store a Napoli sarà il 753esimo al mondo) messo in piedi con le donazioni di abiti (e non solo) che chiunque può destinare ai senzatetto e a chi ne abbia bisogno. L’iniziativa è partita dall’associazione Leo Club (l’associazione giovanile del Lions Clubs International) del Distretto 108Ya, dalla sua nascita impegnata nell’ambito della cittadinanza attiva e dell’assistenza nelle realtà sociali più deboli e in difficoltà.
Cosa c’è da sapere sullo Street Store a Napoli
Abbiamo fatto qualche domanda a Mariapia Napoletano, studentessa e giovanissimo membro del Leo Club di Aversa, che ci ha detto qualcosa in più sul viaggio dello Street Store a Napoli, partendo dall’origine dell’iniziativa.
Dov’è nata l’idea dello street store? E soprattutto, dov’è nata quella di esportarlo anche a Napoli?
L’idea degli street store è nata a livello globale in Sud Africa. Lì i senzatetto hanno grandissime necessità e scarsissima assistenza sociale, per questo i volontari hanno dato vita a questa idea. Io l’ho vista in un corso sull’innovazione sociale che ho seguito online e me ne sono innamorata, proprio perché l’idea di base è quella di restituire dignità a queste persone, dato che anche quando vengono donati loro degli abiti, glieli buttano addosso, non li ricevono mai in modi appropriati. Questo è un modo per coinvolgere pubblicamente più persone a donare e per rendere anche le persone beneficiarie totalmente partecipi ad iniziative di questo tipo. È un’idea finalizzata ad influire in modo positivo anche a livello morale sull’umore di queste persone. Non appena ne sono venuta a conoscenza non ho potuto non pensare di portarla anche a Napoli. Anche perché ogni giovedì, i Leo e Lions organizzano in piazza Garibaldi a Napoli, dietro la stazione, l’evento Stelle in strada, che consiste nella distribuzione di pasti caldi e medicinali, vestiti quando ce ne sono, molto spesso anche visite mediche. Allora, conoscendo già la situazione che c’è alla stazione centrale non potevo perdere quest’occasione di coinvolgere più persone e spingerle a partecipare. Più persone possono venire più persone possono essere aiutate.
Parlaci del Leo club, qual è il ruolo che ha svolto e svolgerà in questa iniziativa?
Il Leo club è un’associazione no profit che si trova in tutto il mondo. C’è ad Aversa, c’è a Napoli e nei paesi di provincia, tanto di Napoli quanto di Caserta. Si occupa di tutte le tematiche relative alla cittadinanza attiva, il nostro obiettivo principale è quello di migliorare la società, in tutti i modi possibili: io sono socia da 6 anni e ho avuto modo di vedere tutti i lati di questa associazione. In questo caso, il ruolo di Leo club è quello di creazione e supporto del progetto.
Come si svolgerà, nei fatti, l’evento di giovedì 19?
L’evento di giovedì 19 comincerà alle ore 17 e ci sarà, proprio davanti all’entrata principale della stazione, un’esposizione di stand dove troverete grucce, vestiti, oltre ad un tavolo a cui sarà servito il cibo donato dai club di tutta la Campania e non solo, anche da persone che di propria iniziativa decidano di donare del cibo, come fanno tutti i giovedì. Tante donazioni vengono soprattutto da soggetti esterni all’associazione.
Se ti chiedessi un motivo per partecipare all’iniziativa, tu mi diresti…
In generale, un motivo per partecipare al volontariato, per me, è che tutti dovremmo dare qualcosa indietro alla società. Essere cittadini attivi significa partecipare attivamente anche a tutto ciò che riguarda anche i lati negativi della socialità, cercare di migliorare la vita a soggetti che non ne hanno modo, andare a riempire gli spazi lasciati vuoti dallo stato sociale. Invece, un motivo per partecipare questo giovedì è toccare con mano una realtà a noi vicina e allo stesso tempo tanto lontana. Perché è vero che sappiamo dell’esistenza di determinate situazioni, ma se non si guardano, se non si ascoltano queste persone, non si capisce pienamente che cosa sta succedendo. Ed è un fenomeno che non diminuisce, anzi si sta ingrandendo. È una responsabilità sociale che tutti dobbiamo prenderci.