Alunni stranieri a scuola: sfide e strategie per l’inclusione
Il contesto sociale e culturale assume sempre più i toni della multiculturalità. Ciò è visibile soprattutto nelle scuole, in cui moltissimi bambini e ragazzi si ritrovano a iniziare un percorso di crescita in un paese diverso da quello di origine. A tal proposito, è possibile distinguere diverse tipologie di alunni stranieri.
Le diverse tipologie di alunni stranieri nel contesto scolastico
A prescindere dal motivo, tutti questi studenti sono accomunati dall’esperienza della migrazione, che può assumere diverse forme:
- Coloro che arrivano in Italia con i familiari per sfuggire a guerre o situazioni di povertà.
- Chi arriva nel paese di accoglienza per ricongiungersi a famiglie precedentemente spezzate.
- I cosiddetti studenti di “seconda generazione”, ovvero nati in Italia da genitori stranieri (che per legge dovranno attendere 18 anni per la cittadinanza).
- Coloro che arrivano in seguito ad adozioni internazionali.
- Chi, pur essendo cittadino italiano, ha all’interno della propria famiglia un “pezzo” di migrazione.
Le sfide dell’adattamento: lingua, cultura e sistema scolastico
Non è facile per questi ragazzi iniziare un nuovo percorso. Si trovano in un momento della loro età che, a prescindere dall’etnia, è difficile di per sé, e in più devono affrontare la sfida dell’adattamento a un nuovo sistema scolastico, spesso in una classe che ha già un bagaglio di esperienze pregresse. L’adattamento a una nuova cultura richiede sforzi notevoli che pesano nella vita di tutti i giorni.
La situazione italiana e la distribuzione disomogenea
Nel caso italiano, a partire dagli anni ’90, il numero di alunni di origine straniera è in costante aumento. La preferenza per le città del nord e del centro ha portato a una distribuzione disomogenea, con una maggiore concentrazione in alcune aree. L’universo degli “alunni stranieri” è variegato: da un lato ci sono i bambini che nascono in Italia da genitori stranieri e che iniziano da subito il percorso di scolarizzazione; dall’altro, i ragazzi neoarrivati che devono essere inseriti nei vari ordini scolastici. Per i primi, la questione è garantire la piena integrazione formativa e sociale; per i secondi, il nodo principale è l’apprendimento della lingua italiana.
Le difficoltà scolastiche: ritardi e ripetenze
Tra le difficoltà più comuni per gli studenti stranieri vi sono i ritardi scolastici e le ripetenze. Il ritardo può essere una conseguenza dell’inserimento in classi inferiori a quelle corrispondenti all’età anagrafica. A questo si possono aggiungere, lungo il percorso, ulteriori ritardi dovuti a non ammissioni e bocciature.
Costruire ponti: l’importanza dell’educazione interculturale
Il contatto quotidiano con alunni di diversa origine ha portato educatori e insegnanti a ripensare le modalità di insegnamento. L’incontro con persone, lingue e culture differenti ha ampliato la riflessione sul grande tema della diversità. Per accogliere, includere e integrare ogni alunno è necessario non solo un adattamento didattico e organizzativo, ma soprattutto un’attitudine a percepire ogni diversità come una fonte di arricchimento. La questione dell’inclusione scolastica non è una novità, ma una realtà consolidata da tempo. Gli attori coinvolti nelle scuole del nostro paese si sono impegnati a costruire ponti, mettendo in atto tentativi di convivenza quotidiana tanto nei piccoli comuni quanto nelle grandi città, per trasformare la sfida della multiculturalità in un’opportunità di crescita per tutti.
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