Palazzo dello Spagnolo: un gioiello del Rione Sanità (NA)

La doppia rampa di scale di Palazzo dello Spagnolo (vista dal basso)

Entrare nel Rione Sanità di Napoli, il luogo natio del celeberrimo Totò, significa addentrarsi nel cuore pulsante della vita napoletana: mercati della frutta e del pesce, un traffico sempre imprevedibile, panifici e pizzerie gustose. Ma a caratterizzare il quartiere è anche la presenza di magnifici palazzi storici: tra questi, non è possibile perdersi Palazzo dello Spagnolo, in Via Vergini 19.

Un salto nella storia

Il Palazzo dello Spagnolo (o, in alternativa, dello Spagnuolo) è un gioiello di Barocco napoletano costruito nel 1738 da Ferdinando Sanfelice, sotto commissione del marchese di Poppano Nicola Moscati. A occuparsi dei lavori di stucco in stile rococò fu Francesco Attanasio.

Perché dunque viene appellato Palazzo dello Spagnolo? Il motivo risiede nel fatto che il palazzo, alla fine del XVIII secolo, passò nelle mani di Tommaso Atienza, un nobile di Spagna. A lui dobbiamo la creazione dell’ultimo piano e gli affreschi realizzati al secondo piano e al piano nobile. Questi ultimi, tuttavia, in seguito a impropri restauri del secolo scorso, sono andati quasi del tutto perduti. Tommaso Atienza intraprese onerose spese nei lavori del palazzo, tanto che con gli anni si indebitò e passò, nel 1850, il palazzo alla famiglia Costa.

L’architettura barocca di Palazzo dello Spagnolo

Entrando dal portone principale, si può notare subito un grande cortile e la facciata della doppia rampa di scale interna, detta ad “ali di falco”. Architettonicamente, il palazzo è infatti un perfetto esempio di Barocco napoletano, di cui la doppia rampa di scale ne è la caratteristica più emblematica. Questa componente tipicamente barocca è comune in diversi altri palazzi napoletani: per citarne un esempio, si può menzionare Palazzo Sanfelice, nel medesimo rione. Al tempo, la funzione dello spazio creato dalla scala interna era di luogo di vita sociale e convivialità.
Come sopra menzionato, fu Francesco Attanasio a progettare, nel XVIII secolo, le decorazioni, che poi vennero realizzate da uno stuccatore, Aniello Prezioso. Lo stucco è senza dubbio il materiale principale delle decorazioni di questo grande palazzo: ogni piano è compreso di medaglioni che inquadrano busti di stucco dei membri della famiglia che abitava quegli appartamenti.

Come raggiungere Palazzo dello Spagnolo

Raggiungere il Palazzo dello Spagnolo è meno complesso di quanto possa sembrare: si trova al civico 19 in Via Vergini, una via che collega il Quartiere San Lorenzo con il Quartiere Sanità. È possibile far uso della L2 (Linea 2) e scendere alla fermata Museo, per poi continuare a piedi per all’incirca cinque minuti. In alternativa, è senz’altro possibile farsi una piacevole passeggiata a piedi dal centro della città.

Già dalla prima metà del XVIII secolo, Carlo III (Re di Napoli dal 1734 al 1759), faceva uso del palazzo per lasciare i suoi cavalli e scambiarli con i buoi, poiché aveva bisogno di un mezzo per superare la grande salita Vergini e raggiungere Capodimonte.
Ora si tratta di un palazzo di appartamenti abitati, il cui esterno è aperto al pubblico fino al tardo pomeriggio: è una vera calamita di turisti e amanti dell’arte. I due appartamenti all’ultimo piano sono stati comprati dalla Regione Campania, che vi sta agendo dei lavori.

Nello stesso palazzo è da tempo in progetto l’allestimento del Museo di Totò, in onore dell’artista Antonio de Curtis, che condivide le sue origini con il quartiere. Se vi capita di visitare il folkloristico rione e visitare questo prezioso palazzo, potreste avere la fortuna di esserci quando il museo sarà stato ultimato.

Fonte immagine dell’Articolo: unsplash.com

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