Cos’è il Manifesto Bisessuale: significato, storia e impatto

Cos'è il Manifesto Bisessuale

Nel 1990 il Bay Area Bisexual Network, collettivo attivista di San Francisco, pubblica sulla rivista Anything That Moves il Manifesto Bisessuale (The Bisexual Manifesto), un testo nato in risposta ai numerosi pregiudizi e stereotipi riguardo la bisessualità. Ma cos’è il Manifesto Bisessuale concretamente? Perché è così importante? E come si è arrivati alla sua pubblicazione? In questo articolo risponderemo a queste domande.

La bisessualità negli anni ‘80

All’inizio degli anni ’80, sebbene le persone bisessuali fossero presenti nel più ampio movimento LGBTQ+, la comunità bisessuale non aveva ancora delle organizzazioni ben definite che la rappresentassero. In generale la bisessualità era vista male e fraintesa all’interno della società. Le persone bisessuali si trovavano a combattere contro stereotipi e discriminazioni provenienti sia dall’interno che dall’esterno della comunità LGBTQ+. Tra i vari soprusi, erano accusate di promiscuità, di essere predisposte all’infedeltà in quanto non in grado di accontentarsi di un solo partner, e di essere persone doppiogiochiste e ingannevoli. Inoltre, con lo scoppio dell’epidemia di AIDS, le persone bisessuali vennero anche accusate di fungere da veicolo di trasmissione attraverso cui il virus raggiungeva le persone eterosessuali. All’interno della comunità stessa, la bisessualità era considerata da molti come una fase di passaggio o come uno stato di “comoda indecisione”, che consentiva a coloro che si identificavano in tale orientamento di sottrarsi alle discriminazioni e alla lotta per i diritti quando queste si facevano troppo dure. Ciò non faceva altro che contribuire al fenomeno di bi-erasure, la tendenza a ignorare o negare l’esistenza dell’identità bisessuale. È in questo contesto che si affermò la necessità di occupare nuovi spazi e organizzarsi per far sentire la propria voce. Negli Stati Uniti nacquero i primi gruppi di attivismo, tra cui il Bay Area Bisexual Network (BABN) di San Francisco.

Cos’è il Manifesto Bisessuale e come è nato

Nel 1990 l’attivista Karla Rossi del Bay Area Bisexual Network fondò Anything That Moves: Beyond the Myths of Bisexuality (traducibile come Tutto ciò che si muove: oltre i miti sulla bisessualità), una rivista che si poneva l’obiettivo di combattere contro i falsi miti sulla bisessualità e la bi-erasure. Il titolo della rivista rappresenta una feroce riappropriazione dello stereotipo secondo cui i bisessuali sarebbero sessualmente attratti da qualunque cosa si muova. Fu proprio nel primo numero di questa rivista che venne pubblicato il Manifesto Bisessuale (The Bisexual Manifeso). Il Manifesto Bisessuale esprime la frustrazione della comunità bisessuale a causa dell’invisibilità, della mancata rappresentazione e dell’immotivata pressione esterna a scegliere tra un’identità omosessuale o eterosessuale. Il testo afferma che la bisessualità è un’identità completa e fluida, non limitata dal binarismo di genere. Urge a non pensare che le persone bisessuali abbiano “due lati”, che siano confuse o che abbiano bisogno di più partner di diverso genere per poter essere soddisfatte. Rifiuta con forza l’errata associazione della bisessualità con l’infedeltà o l’irresponsabilità nei rapporti sessuali, tratti umani che, come chiarisce il manifesto, non dipendono dall’orientamento sessuale. Infine, invita le persone bisessuali in quanto comunità a far sentire con ferocia la propria voce.

La bisessualità oggi

Oggi, grazie alla consolidazione del movimento bisessuale, il cui merito va proprio a quei primi gruppi che combatterono coraggiosamente, la bisessualità è molto più socialmente accettata. Dagli anni ’80 ci sono stati grandi passi in avanti e la maggior rappresentazione nei media nonché la presenza di personaggi famosi dichiaratamente bisessuali, hanno permesso a milioni di persone di sentirsi viste, rappresentate e di avere il coraggio di riconoscere apertamente la propria identità. Nonostante ciò, alcuni stereotipi ancora permangono. C’è ancora chi, ad esempio, non comprende che la bisessualità, in quanto fluida, può includere delle preferenze verso uno specifico genere o chi pensa che definirsi bisessuale sia solo un modo per proteggersi dalle discriminazioni lanciando il messaggio che si è “per metà etero”. È esattamente per questo motivo che movimenti come il Pride sono tutt’oggi fondamentali.

Rileggere e capire cos’è il Manifesto Bisessuale oggi non significa solo celebrare il passato e i progressi fatti, ma anche ricordare che ci sono tanti passi ancora da fare affinché nessuna persona debba più sentirsi invalidata e marginalizzata per la propria identità.

Fonte immagine: Wikimedia Commons (bandiera bisessuale ideata da Michael Page nel 1998)

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