Differenze tra il cinese e il coreano: le più importanti

differenze tra il cinese e il coreano

L’Asia è uno dei continenti più popolosi del mondo. Le persone che vivono in Asia parlano diverse lingue, tra cui il cinese, il giapponese e il coreano. Il cinese e il coreano sono lingue molto diffuse in Asia. Sia il cinese che il coreano hanno una storia molto corposa. Una cosa è certa: queste lingue sono molto simili, soprattutto nel vocabolario. Ma quali sono le differenze tra il cinese e il coreano?

Origini della lingua Cinese

Le origini della lingua cinese sono molto antiche, infatti le prime forme di scrittura cinese risalgono alla dinastia Shang (2500 a. C.) grazie al ritrovamento delle ossa oracolari utilizzate durante i riti di divinazione. Il cinese appartiene alla famiglia delle lingue sino-tibetane, che comprende numerose varianti linguistiche e dialetti. Tuttavia, il cinese standard è la lingua scelta dal governo della Repubblica Popolare Cinese come lingua franca per l’istruzione, l’amministrazione e la comunicazione mediatica, il “Putonghua” 普陀洛語.

Origini della lingua Coreana

Il coreano appartiene alla famiglia delle lingue altaiche, formato l’Hangeul l’alfabeto coreano inventato dal re Sejong il Grande all’inizio del VII secolo. Questa scrittura è stata usata per la prima volta per scrivere la lingua coreana e viene usata ancora oggi. Prima dell’invenzione dell’alfabeto un altro sistema utilizzato dai coreani, era l’uso degli Hanja. Gli Hanja sono i caratteri cinesi utilizzati dai coreani.

Differenze tra il Cinese ed il Coreano

Sebbene il cinese e il coreano siano lingue diverse, condividono molte somiglianze nelle loro origini e caratteristiche, questo soprattutto nel vocabolario, ad esempio, la parola 王 (Wáng), che significa “re”, è molto simile in coreano 왕 (wang). In altre parole, sono entrambe strettamente imparentate, ma questo non significa che siano uguali. Ecco alcune delle principali differenze tra il cinese e il coreano.

Stili di scrittura

Il cinese e il coreano hanno stili di scrittura molto diversi. Il sistema di scrittura cinese utilizza i caratteri che, chi non studia il cinese, non potrà mai capire. I cinesi utilizzano circa 10.000 caratteri nel loro sistema di scrittura. I caratteri sono distinti in 3 categorie:

1. PITTOGRAMMI: carattere = immagine 人 (rén), “uomo”;

2. IDEOGRAMMI: uniti danno idea di un concetto 日+ 月(rì + yuè) sole + luna = 明luce;

3. FONOGRAMMI: parte fonetica + parte radicale es. radicale di acqua 冫(bīng).

La lingua coreana invece è composta da un alfabeto, l’Hangul. La lingua coreana è nata nel XV secolo, quando il re Sejong il Grande cercò di alfabetizzare il suo popolo. Prima di allora, la lingua coreana utilizzava caratteri cinesi basati sui caratteri Hanja e l’apprendimento di questi caratteri era molto difficile, soprattutto per i poveri che non potevano ricevere un’istruzione. Per risolvere questo problema, il re Sejong decise di utilizzare una “scrittura fonetica”, e cioè una scrittura in cui i simboli corrispondono ai suoni, e incaricò studiosi e letterati di inventarla. Con il passare del tempo l’alfabeto è stato rivitalizzato come tentativo di liberarsi dalla sfera d’influenza cinese ed è stato visto come un simbolo della nazione. L’alfabeto coreano è composto da: 19 consonanti e 21 vocali. Per formare una parola in coreano, le lettere si accordano in gruppi sillabici.

Suoni

Un’altra delle differenze tra il cinese e il coreano è l’utilizzo dei suoni. Quelli del coreano sono diversi da quelli del cinese. Il cinese utilizza i toni presenti in ogni sillaba e, tranne che negli omofoni, la sua errata pronuncia distorce il significato di una parola. Il coreano moderno, invece, non ha toni. In altre parole, ci sono parole che sono scritte in modo diverso e pronunciate allo stesso modo, anche se hanno significati completamente diversi: ad esempio, 빗=pettine 빚= debito 빛=luce.
L’uso degli Hanja ci permette di distinguere le parole in base all’etimologia e di distinguere le parole in base al loro significato, indipendentemente dal contesto.

Costruzione della frase

Un’altra differenza che caratterizza lo studio di queste bellissime lingue è la costruzione della frase. Mentre in cinese la costruzione della frase si forma: SOGGETTO+VERBO+ OGGETTO.
Esempio:我是保罗. (Wǒ shì bǎoluó) “Io sono Paolo”
La costruzione della frase in coreano si forma: SOGGETTO+OGGETTO+VERBO.
Esempio: 저는 사과를 먹어요 (joneun sagwareul mogoyo) “Io mangio la mela”.

Grammatica cinese e coreana

Le  differenze tra il cinese e il coreano si riscontrano anche dal punto di vista grammaticale. Infatti la grammatica coreana è molto più complessa e ricca rispetto a quella cinese.
Le forme onorifiche, le coniugazioni e le particelle (che determinano il ruolo di una parola in una frase) rendono la grammatica coreana molto difficile.
In cinese non ci sono coniugazioni verbali. Il verbo rimane lo stesso indipendentemente dal tempo a cui si fa riferimento. Non esiste la coniugazione dei nomi e dei verbi. Non c’è distinzione tra tempi verbali e tra maschile, femminile. Quello a cui bisogna fare attenzione nella grammatica cinese è l’ordine corretto delle parole e l’uso corretto di determinate strutture grammaticali.

Conclusione

In generale, il coreano sembrerebbe più facile da imparare rispetto al mandarino. Tuttavia, questo dato è molto relativo. Ciò significa che entrambe le lingue sono estremamente difficili da imparare.
Ma se accettate la sfida di imparare una (o entrambe) queste bellissime lingue, scoprirete due culture ricche, incontrerete nuove persone e forse anche un’opportunità di lavoro da sogno.

Foto di 五玄土 ORIENTO su Unsplash

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