Pennsylvania, febbraio 1946. Al lancio dell’ENIAC (Electronic Numerical Integrator And Computer), uno dei primi computer della storia, le sei donne che lo avevano reso operativo non vengono invitate. Kay Mauchly Antonelli, Jean Bartik, Betty Holberton, Marlyn Meltzer, Frances Spence e Ruth Teitelbaum, poi soprannominate ENIAC girls, non solo avrebbero meritato una poltrona in prima fila, ma anche il merito di un’impresa epocale. Invece, il loro nome non apparve nemmeno nell’articolo del New York Times che celebrava l’evento.
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Il contesto: i “computer umani” della Seconda Guerra Mondiale
Nell’America della Seconda Guerra Mondiale, con gli uomini al fronte, molte donne furono impiegate in mansioni nuove. Migliaia di loro lavorarono come “computer umani”: calcolatrici esperte che eseguivano complessi calcoli balistici per le traiettorie dei missili dell’esercito. Questo lavoro, considerato impiegatizio per la sua natura ripetitiva e la bassa paga, era in realtà di importanza strategica. Da un gruppo di oltre duecento donne impiegate in questo ruolo, vennero selezionate le sei ENIAC girls.
Le sei pioniere di ENIAC | Contributo |
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Kay McNulty Mauchly Antonelli | Matematica esperta, fondamentale per i calcoli delle traiettorie. |
Jean Bartik | Co-leader del team, sviluppò tecniche di programmazione fondamentali. |
Betty Holberton | Creò il primo generatore di codice e aiutò a sviluppare i linguaggi COBOL e FORTRAN. |
Marlyn Meltzer | Eseguì calcoli meteorologici cruciali per le operazioni militari. |
Frances Spence | Matematica esperta, lavorò a stretto contatto con Holberton sui calcoli balistici. |
Ruth Teitelbaum | Specialista nel calcolo delle traiettorie dei proiettili di artiglieria. |
Il lavoro delle ENIAC girls: inventare la programmazione da zero
Le sei donne furono portate davanti a un colosso di 30 tonnellate che occupava un’intera stanza e fu chiesto loro di farlo funzionare. Non esistevano manuali di programmazione, linguaggi di codifica né sistemi operativi. Loro stesse dovettero inventare tutto. Studiando gli schemi elettrici, capirono come far eseguire i calcoli alla macchina, manipolando fisicamente cavi e interruttori. Cosa hanno fatto le ENIAC girls? Di fatto, hanno inventato la programmazione moderna, creando le prime subroutine, le prime classi di software e le prime applicazioni. “Tutto ciò che abbiamo fatto ha dato vita a qualcosa di nuovo”, raccontò Betty Holberton. Il loro lavoro trasformò un ammasso di hardware in un computer funzionante.
L’oblio e il tardivo riconoscimento
Perché le ENIAC girls sono state dimenticate? Il loro lavoro fu declassato a semplice mansione impiegatizia, mentre tutto il merito andò agli ingegneri uomini che avevano costruito la macchina. Nelle foto ufficiali, venivano spesso ritratte senza nome, come modelle che posavano accanto al computer. Per decenni, la loro storia è rimasta sconosciuta, nonostante alcune di loro, come Betty Holberton, abbiano continuato ad avere carriere brillanti nel settore informatico.
Il riconoscimento arrivò solo nel 1997, quando le sei donne vennero inserite nella Women in Technology International Hall of Fame. La loro storia ci ricorda come il mondo di oggi sia stato plasmato anche da donne tenaci e controcorrente, il cui contributo essenziale è stato troppo a lungo ignorato.
Come cantava James Brown: «This is a man’s world, but it wouldn’t be nothing, nothing without a woman or a girl».
Fonte immagine: ENIAC Programmers Project
Articolo aggiornato il: 02/09/2025