Latitanti più famosi: i 5 più ricercati d’Italia

I latitanti più famosi d’Italia: da Messina Denaro ai criminali ancora ricercati

Potrebbe sembrare la trama di un film di Hollywood, ma la realtà è che storie di latitanze decennali accadono tutti i giorni, spesso sotto ai nostri occhi.

Matteo Messina Denaro: la fine di una latitanza trentennale

Il caso più noto è quello di Matteo Messina Denaro, per lungo tempo il ricercato numero uno in Italia. Originario di Castelvetrano, era uno dei boss più importanti della criminalità organizzata. Divenne latitante nel 1993, condannato all’ergastolo per decine di omicidi e perché fu uno dei mandanti delle stragi che uccisero i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. La latitanza di Matteo Messina Denaro, durata esattamente 30 anni, si è conclusa nel gennaio del 2023, quando è stato arrestato mentre si curava in una clinica privata di Palermo.

Chi sono i latitanti più  famosi e ricercati d’Italia?

Oltre a lui, altri nomi hanno fatto girare a vuoto le forze dell’ordine per decenni. Ecco alcuni dei più noti, associati a diverse forme di criminalità organizzata.

Giovanni Motisi: il fantasma di Cosa Nostra

Giovanni Motisi, detto u pacchiuni (‘il grasso’), è ricercato dal 1998 per omicidi, dal 2001 per associazione di tipo mafioso e dal 2002 per strage. Le sue ultime tracce risalgono al 1999, quando partecipò alla festa di compleanno della figlia. Da quel momento è svanito, tanto da far pensare che sia morto o nascosto all’estero, forse in Francia.

Renato Cinquegranella e la camorra napoletana

Il napoletano Renato Cinquegranella è ricercato dal 2002 per associazione a delinquere di stampo mafioso, concorso in omicidio, detenzione e porto illegale di armi. È entrato nel mondo della criminalità organizzata grazie alla Nuova Famiglia, un’organizzazione camorristica sorta per contrastare la Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo.

Attilio Cubeddu: il re dei sequestri dell’Anonima sarda

Proveniente dalla Sardegna, Attilio Cubeddu era un membro dell’Anonima Sequestri. La sua carriera criminale, iniziata con rapine, passò a veri e propri rapimenti. Tra le vittime più famose ci fu la contessa Ludovica Rangoni Machiavelli, rapita nel 1983. Arrestato nel 1984, fu condannato a 30 anni, ma grazie all’ottima condotta ottenne vari permessi. Proprio durante uno di questi, nel gennaio del 1997, scappò e si diede alla latitanza. Per la sua cattura è stata diramata anche un’ordinanza internazionale, ma si pensa che possa essere stato ucciso da un complice.

Pasquale Bonavota e la ‘ndrangheta calabrese

Pasquale Bonavota è un esponente della ‘ndrangheta calabrese. Ha dedicato tutta la sua vita alla criminalità, tanto che già a 16 anni era noto alle forze dell’ordine. Nel 2018 è stato condannato all’ergastolo dal Tribunale di Catanzaro per associazione a delinquere e concorso in omicidio. Da quel momento si è dato alla latitanza, fino alla sua cattura avvenuta ad aprile 2023 a Genova.

Graziano Mesina: il “re del Supramonte”

Graziano Mesina è considerato il più famoso criminale sardo per le sue numerose evasioni. Nel 2020 è stato condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione a 24 anni di detenzione per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga. Il giorno prima dell’emissione della sentenza si è dato alla latitanza e per 18 mesi si sono perse le sue tracce, fino a quando, con un blitz dei carabinieri, è stato trovato in una casa in Barbagia, Sardegna, nel dicembre 2021.

Fonte immagine: Pixabay

 

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