Jan Hus: il protestantesimo prima di Martin Lutero

Jan Hus, il protestantesimo 100 anni prima di Martin Lutero

Circondato da palazzi in stile Liberty, sulla piazza della Città vecchia di Praga si erge un imponente monumento dedicato al riformatore religioso Jan Hus. Il teologo e predicatore boemo, anticipò la Riforma protestante di 100 anni. Le sue riforme ebbero un impatto notevole nella società del tempo ed influenzarono la storia delle terre ceche e dell’intera Europa.

Jan Hus a Praga

Il giovane Jan Hus giunse a Praga nel 1390 con l’intento di studiare all’Università Carolina: una delle università più antiche d’Europa. Iniziò gli studi di filosofia e teologia in una Praga in fermento a causa del movimento riformatore boemo. Predicatori religiosi riempivano le chiese del centro città, le loro voci si diffondevano in fretta e le critiche contro l’eccessiva ricchezza della Chiesa Cattolica avevano sempre più successo. In particolare, il fervente predicatore Jan Milič, qualche decennio prima, aveva aperto la strada all’attività riformatrice di Jan Hus che, a partire dal 1402, iniziò la sua attività di predicatore nella Cappella di Betlemme. La Chiesa Cattolica era allora debole, divisa dallo Scisma d’Occidente, con papa Gregorio XII che sedeva al soglio pontificio a Roma, mentre Benedetto XII, l’altro papa, era insediato ad Avignone.
Le prediche di Jan Hus riescono a raccogliere sempre più seguito tra il popolo. Uomo di forte senso biblico, Jan Hus aveva fatto breccia del popolo ceco predicando un’idea di Chiesa povera e slegata dai giochi di potere. La dilagante corruzione e la vendita delle indulgenze erano la testimonianza della caduta morale e del fallimento della Chiesa.
A causa della critica ai costumi corrotti della Chiesa, a Jan Hus venne prima vietato di predicare nel 1409 e, in seguito, nel 1412, venne scomunicato. Qualche anno prima era stato eletto rettore dell’Università di Praga e continuava a battersi strenuamente contro la Chiesa cattolica con le sue prediche. Nel 1414 venne convocato il Concilio di Costanza e fu l’occasione per la Chiesa di affrontare il delicato tema dell’unità della chiesa. Vi era insito lo scopo di mettere la parola “fine” alle dispute dottrinali, affrontando anche il caso Hus. Il predicatore boemo fu quindi sollecitato a raggiungere Costanza. Jan Hus accettò l’invito, sperando di chiarire una volta per tutte la sua posizione, ma fu ingannato ed incarcerato, nonostante la garanzia di incolumità che gli era stata concessa. Nel luglio del 1415 Jan Hus venne condannato e  bruciato al rogo per eresia.

La sua eredità

Dopo la sua morte alcuni suoi seguaci formano il movimento hussita. Ispirati dalle idee del predicatore boemo, gli hussiti furono a capo dei moti di ribellioni che investirono le Terre ceche a partire dal 1420, famosi come “guerre hussite”. La battaglia contro la corruzione della Chiesa, quindi, non si fermò, ma gli hussiti non riuscirono a diffondere la propria riforma. Più fortuna avrà 100 anni dopo Martin Lutero che, con la complicità e l’appoggio di molti potenti tedeschi, riuscì ad imporre la sua idea di Chiesa.
Adesso, a ricordare il predicatore Jan Hus, c’è il monumento in stile Liberty che si trova sulla piazza della Città vecchia, realizzato da Ladislav Šaloun. La statua rappresenta per i cechi un forte simbolo di identità nazionale e incarna l’ideale del sacrificio per un’idea moralmente giusta.

Foto in evidenza: Wikimedia commons

A proposito di Giovanni Polizzi

Vedi tutti gli articoli di Giovanni Polizzi

Commenta