Le leggende popolari ucraine: 5 da conoscere

Le leggende popolari ucraine: 5 da conoscere

Quando la storia viene circondata dalle voci popolari, nasce la leggenda: un racconto dove la verità si intreccia con la fantasia. Sebbene gli eventi narrati nelle leggende popolari ucraine siano spesso esagerati, nella coscienza nazionale è innegabile che alcuni aspetti, come avventure miracolose o gesta eroiche siano percepiti come delle vere e proprie testimonianze del passato, cristallizzandosi come immagini giunte fino a noi.

Le leggende popolari ucraine: radici e importanza culturale

L’Ucraina è un paese ricco di leggende e tradizioni; il folklore ha un certo peso e le leggende popolari ucraine costituiscono un genere a sé stante.

La trasmissione orale aveva lo scopo di preservare la memoria delle persone nel tempo e di tramandare alle generazioni future la conoscenza del passato storico del popolo e informazioni, proprio come noi facciamo con le nostre ricerche oggi. Per secoli, quindi, le leggende hanno avuto un ruolo educativo e didattico, ed anche se hanno sempre qualcosa di romanzato, non sono delle semplici finzioni.

Spesso gli inizi della storia di un popolo sono avvolti da leggende e tradizioni. Dalle antiche cronache di Nestore (compilata all’inizio del XII secolo), emerge che tra i temi principali delle leggende popolari ucraine, abbiamo informazioni sulla fondazione delle citta, sulle lotte contro i conquistatori, racconti sui singoli principi e un ampio strato di leggende che parlano della servitù della gleba, dei movimenti contadini e della crudeltà e tirannia dei proprietari terrieri.

Oggigiorno, le leggende popolari rivestono un ruolo significativo e vengono considerate dal popolo ucraino un patrimonio culturale e storico.

In questo articolo vengono proposte cinque delle leggende popolari ucraine più famose, che mostrano come la realtà storica si colora di fantasia e come questi racconti del passato sono legati all’identità della nazione.

Le 5 leggende popolari ucraine più famose che devi conoscere

1. La fondazione di Kiev: una leggenda popolare ucraina sulle origini

Secondo quanto riportato nelle Cronache di Nestore, intorno alla fine o l’inizio del VI secolo d.C. emerse la leggenda sui fondatori della citta di Kiev. In un’epoca oggi indefinita dagli storici, ma che si tende a collocare tra il VI e VII secolo d.C., i tre fratelli Kyi, Shchek e Khoryv e loro sorella Lybid, appartenenti alla tribù dei Poliani, giunsero sulle rive del fiume Dnipro.

Si narra che erano alla ricerca di un territorio sicuro e fertile per espandere la loro tribù, e quando si trovarono ad esplorare la riva destra del fiume, rimasero colpiti dalla ricchezza e dalla posizione strategica del posto, e così decisero  di fondare una citta proprio lì. Tale citta prese il nome del fratello maggiore e loro leader Kyi, e fu chiamata Kiev. Le colline intorno alla citta presero i nomi degli altri due fratelli, Shchekavytsia (da Shcek) e Khorevytsia (da Khoryv) e il piccolo fiume che scorreva nelle vicinanze venne chiamato Lybid.

Nonostante sia una leggenda e la sua veridicità storica non sia certa, questa storia rimane fondamentale per il popolo e simboleggia le antiche origine della capitale.

Le leggende popolari ucraine: 5 da conoscere
(2.) Kyi, Shchek e Khoryv con Lybid (miniatura della Cronaca di Radziwiłł)

2. La morte dello knjaz Oleg di Kiev: un racconto tradizionale tra profezia e storia

La leggenda del principe Oleg, presente anch’essa nelle Cronache di Nestore, narra della saggezza e orgoglio con cui lo knjaz di origini variaghe ha governato la Rus’ di Kiev a cavallo tra il IX e il X secolo, e in particolare si sofferma sul modo in cui sarebbe morto nel 912 d. C.

Si dice, infatti, che un giorno Oleg decise di recarsi dai magi per interrogarli sul proprio destino, ciò che gli rivelarono fu un futuro grandioso, ma anche una profezia che diceva che sarebbe morto, a causa del suo amatissimo cavallo.

La notizia spaventò molto il sovrano, tuttavia egli decise di non uccidere l’animale, chiedendo semplicemente di portarlo lontano, per sempre.

Molto tempo dopo, quando il principe era ormai invecchiato, gli venne detto che il suo cavallo era morto da molto tempo. Prendendosi quasi beffa della profezia, Oleg decise di andare a vedere le sue ossa. Ma quando si avvicino alla carcassa, mise il piede sopra il teschio del cavallo, all’interno del quale si nascondeva una vipera, che in quel istante lo morse, uccidendolo e facendo così avverare la profezia.

Questa leggenda porta dentro di sé numerosi insegnamenti e ci dimostra come ironicamente il cavallo, spesso simbolo di potere e status guerriero, diventi uno strumento del fato, al quale è impossibile sfuggire e come neanche il più potente dei sovrani possa evitare il proprio destino. È molto amata dal popolo ucraino, rappresentando per esso un pilastro della tradizione.

Le leggende popolari ucraine: 5 da conoscere
(3) dalla Storia della Russia di William Tooke

Ivan Sirko: il leggendario condottiero cosacco

Dalla nascita del cosacco, pare qualcosa sia andato storto e le leggende sul conto di Ivan Sirko iniziarono a comparire fin da subito; si dice che il bambino fosse nato con tutti i denti e un’anziana del villaggio abbia diffuso la notizia che nella famiglia Sirko fosse nato un lupo mannaro. Gli antichi saggi iniziarono a dire che il bambino ‘’ avrebbe morso tutti i suoi nemici con i denti’’ e persone intorno a lui cominciarono a chiamarlo ‘’il piccolo lupo’’ (“Sirko” in lingua ucraina significa “lupo grigio“).

Un’altra leggenda racconta che un giorno, la notte di Ivana Kupala, il bambino si sia addentrato nella foresta, dove all’improvviso sentì qualcosa colpirlo fortemente. Nel buio combatté con il suo avversario, ma quando finì sotto la luce lunare, vide che si trattava di una lupa, ormai morta, e al suo fianco c’era il cucciolo, il quale, da quel momento rimase con Ivan, che decise di chiamarlo Sirko e la gente iniziò a chiamare anche il ragazzo così.

Si narra inoltre che il soldato possedesse poteri soprannaturali e che con l’età’ questi non fecero altro che potenziarsi e che Ivan Sirko non abbia perso nessuna battaglia, essendo capace di sconfiggere eserciti interi con la sola presenza. Si credeva fosse a patti con la natura, che lo rendeva invincibile, come ci racconta la leggenda sulla battaglia contro i tartari, durante cui trasformandosi in un cane da caccia, ammagliò i suoi nemici, che rimasero colpiti dalla sua bellezza e iniziarono ad accudirlo. Ivan rimase cono loro sotto forma di cane finché non fece in modo di farli abbassare la guardia, per poi guidare i cosacchi a sconfiggerli.

Sono numerosissimi i racconti sul suo conto, fu un leader carismatico, che ha ispirato uomini, diventando una figura leggendaria per il popolo ucraino. Si dice che fosse molto amato per la sua semplicità e fosse l’unico atamano che avesse vissuto e mangiato con gli altri cosacchi. Oggi, il luogo in cui originariamente era situata la sua tomba, vicino alla Sich di Zaporižžja è un luogo di ritiro spirituale molto frequentato dal popolo ucraino.

 

 

 

 

Le leggende popolari ucraine: 5 da conoscere
Una rappresentazione immaginaria di Sirko, Ilya Repin

4. Kozak Mamay: l’eroe delle leggende popolari ucraine e simbolo di libertà

Un cosacco che visse nel XVII secolo, un vero e proprio simbolo dell’arte e folklore ucraino. Per il popolo Kozak Mamay non rappresenta semplicemente una figura storico-leggendaria, ma incarna lo spirito collettivo di libertà e coraggio.

Una delle figure più amate del folklore, uomo saggio e coraggioso, se non un musicista fenomenale.

Un misterioso cosacco baffuto seduto sotto un albero di quercia (simbolo di longevità e forza), con le gambe incrociate, che fuma la pipa (simbolo di riflessione e calma) e suona la kobza (strumento musicale tradizionale). Quest’immagine di Mamay è stata riprodotta nella cultura e nell’arte ucraina migliaia di volte; raffigurato sui muri delle case, bauli, su di lui sono stati composti canti, poemi, miti e leggende, prodotti film, ecc.

Secondo la leggenda popolare non era un semplice cosacco, ma un chararakternyk: un guerriero dotato di poteri soprannaturali, una specie di sciamano della steppa, che poteva comparire e scomparire in qualsiasi luogo, non venendo mai catturato.

Si dice che nella steppa ucraina vaghi ancora oggi lo spirito del cosacco Mamay, e che questo appaia ai giovani guerrieri o viandanti prima di un combattimento. È nota la quiete del cosacco che non scambia mai una parola con nessuno, comunicando con lo sguardo ed offrendo un sorso dalla sua fiaschetta, un gesto per dare forza e coraggio a chi lo incontra.

Oggi il termine ‘’mamay’’ specialmente in Ucraina è collegato ai concetti di vagabondaggio e il vagare, legato alla libertà di muoversi del cosacco.

Il cosacco Mamay, dunque, è una sorta d’incarnazione del carattere nazionale, lo spirito dell’essere ucraino, un’immagine dell’amore per la libertà e dell’immortalità  del popolo ucraino.

Le leggende popolari ucraine: 5 da conoscere
Kozak Mamay, autore sconosciuto. IXX s.

5. Karmalyuk il Povero: il Robin Hood del folklore ucraino

All’inizio del XIX secolo, sul territorio di Podolia, i contadini vivevano tutti ai margini della società, la loro condizione era segnata dalla schiavitù di gleba e li legava, senza la possibilità di scelta, alla terra e ai loro padroni.

In questo clima di oppressione nel 1787 nacque Ustym Karmalyuk, un servo dallo spirito ribelle, con un forte senso di giustizia e odio verso la tirannia dei signori locali e gli occupanti polacchi.

La leggenda narra che la sua ribellione iniziò con un torto subito dalla sua famiglia per mano del loro signore, un evento, che portò Karmalyuk a fuggire e riacquistare la sua libertà.

Nel corso del tempo il giovane divenne il capo di una banda di ribelli, composta da contadini fuggiaschi, che si nascondevano nelle foreste della Podolia e che assaltavano le tenute dei nobili crudeli, distribuendo il ricavato tra le persone povere.

Il suo personaggio inoltre è noto per una spiccata furbizia; si dice che sia sempre riuscito a sfuggire alle catture, anche quando esiliato in Siberia e che avesse il potere magico che gli permetteva di cambiare il proprio aspetto, quindi che fosse anche lui un charakternyk.

Secondo quanto riporta la leggenda, pare che la fine dell’eroe popolare fosse stata tragica; venne tradito da un amico, o in altre versioni, da una donna, durante un’imboscata, e pare che l’assassino abbia dovuto utilizzare un proiettile d’argento per sparargli, non potendo Karmalyuk essere ucciso da un proiettile normale.

È molto più di un personaggio rimasto immortalato nel folklore: a livello nazionale rappresenta il simbolo di lotta contro l’ingiustizia.

Le leggende popolari ucraine: 5 da conoscere
(6.) Ritratto di Vasily Tropinin (1820)

L’eredità delle leggende popolari ucraine: un tesoro per il futuro

Dunque potremo dire che le leggende popolari ucraine non siano delle semplici storie, ma un vero e proprio tesoro della cultura nazionale. Collegano il presente con il passato e illustrano frammenti di storia, cultura e i valori di un popolo. La loro importanza nell’epoca moderna dimostra come esse siano parte integrante della cultura e storia del Paese, e ci aiutano a comprendere il popolo ucraino, aprendoci nuovi orizzonti.

Fonte immagine (1): https://en.wikipedia.org/wiki/Ivan_Sirko#/media/File:Ilja_Jefimowitsch_Repin_-_Reply_of_the_Zaporozhian_Cossacks_-_Yorck.jpg

Fonte immagine (2.): https://en.wikipedia.org/wiki/Kyi,_Shchek_and_Khoryv#/media/File:Kyi,_Czech,_Khoryv_and_Lubed_in_der_Radziwi%C5%82%C5%82chronik.jpg

Fonte immagine (3.):  https://it.wikipedia.org/wiki/Oleg_di_Kiev#/media/File:02_History_Of_Russia_by_William_Tooke.jpg

Fonte immagine (4.): https://en.wikipedia.org/wiki/Ivan_Sirko#/media/File:Ivan_Sirko_(Repin_Cossacks).png

Fonte immagine (5.):  https://en.wikipedia.org/wiki/Cossack_Mamay#/media/File:Cossack_Mamay_1st_half_of_19th_c_(5).jpg

Fonte immagine (6): https://en.wikipedia.org/wiki/Ustym_Karmaliuk#/media/File:Karmelyuk.JPG

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