L’origine del manga: la storia di Fukuzawa Yukichi e Kitazawa Rakuten

Nel museo del campus MITA dell’università KEIO di Tokyo vengono esposte periodicamente delle mostre che, oltre a quella fissa sulla vita di Fukuzawa Yukichi, variano di volta in volta. Dal 16 ottobre al 13 dicembre, all’interno del Fukuzawa Yukichi Memorial Keio History Museum viene presentata la mostra: Fukuzawa Yukichi, Kitazawa Rakuten, and the Dawn of Modern Manga. L’esibizione traccia la storia dell’origine del genere manga, partendo dallo Jiji Shinpō, il suo fondatore Fukuzawa Yukichi e l’artista che ha rivoluzionato il mondo delle vignette: Yasuji Rakuten (alias Kitazawa Rakuten).

Fukuzawa Yukichi e la satira sui giornali

Ritratto di Fukuzawa Yukichi
Foto di Fukuzawa Yukichi (Wikipedia)

Chi non conosce la figura di Fukuzawa Yukichi, leggendo il suo curriculum potrebbe immaginarlo come uno scrittore austero, molto serio e rigido. Samurai di una famiglia di basso-medio rango, divenne un grandissimo studioso eclettico di discipline come il Rangaku (studi olandesi), la lingua e la cultura inglese, la filosofia e la storia. Fu inoltre il fondatore dell’università KEIO. Tuttavia, sorprendentemente, riconobbe da sempre il valore della risata. Che fosse satira politica o puro umorismo, anche spicciolo, ciò che gli importava era la leggerezza che il sarcasmo porta all’animo. Per i lettori di Fukuzawa è facile individuare tra i suoi canoni quello della chiarezza testuale, che credeva fosse fondamentale per permettere a tutti di leggere e acculturarsi: «Don’t be fooled by the convoluted words of scholars, learn to write simple sentences». Scrisse infatti molti libri il cui stile li rendeva indirizzati a bambini, sostenendo tuttavia che il contenuto fosse completamente distaccato dalla forma e che quindi fossero comunque opere di alto tenore intellettuale. Sosteneva che i tentativi di altri scrittori di usare stili più elevati fossero solo un modo per coprire la pochezza contenutistica. Se si analizza attentamente il suo stile, si nota un modo giocoso di scrivere, una formulazione furba che riesce a strappare un sorriso. Dopo aver fondato il giornale Jiji Shinpō nel 1882, introdusse la colonna del Mangen 漫言 (prosa giocosa), incentrata sulla satira sociale. Nel 1890 fece aggiungere delle illustrazioni, una cosa quasi inedita in quell’ambiente, dal nipote Imaizumi Ippyō. L’anno successivo, queste vignette umoristiche vennero ufficialmente chiamate manga per la prima volta in un giornale. Il suo obiettivo era quello di coinvolgere e aprire gli occhi a chiunque sulla società e la vita quotidiana.

Kitazawa Rakuten, il primo mangaka professionista

Foto e disegni di Kitazawa Rakuten
Foto e disegni di Kitazawa Rakuten (archivio personale)

Nato nel 1876, studiò l’arte occidentale e orientale, finendo per crearsi una carriera da fumettista nel The Box of Curious, un giornale in lingua inglese con sede a Yokohama. Nel 1899 fu invitato a partecipare allo Jiji Shinpō come successore del nipote di Fukuzawa, ormai malato. Nel 1902 inaugurò la sezione domenicale dello Shiji Manga, godendo di grandissimo successo tra le famiglie giapponesi. Nel 1905, non più soddisfatto della leggerezza di toni dello Jiji Shinpō, fondò il Tokyo Puck, combinando satira politica e umorismo più spensierato, pensato per le famiglie. Questo ebbe molto successo, ma fu solo una meteora: dopo qualche anno tornò infatti allo Jiji Shinpō e creò personaggi iconici come Teino Nukesaku e Miss Tonda Haneko (quest’ultima ricordata come protagonista del primo manga per ragazze).

Il declino

Dopo il Grande Terremoto del Kantō, sia il giornale sia Rakuten caddero nel dimenticatoio. Egli lasciò il suo posto di lavoro dopo il cambio di gestione, aprendo poi il proprio studio personale: il Rakuten Manga Studio. Fu poi nominato presidente dell’associazione nazionale di cartonisti, ma dovette scappare dalla sua città a causa della guerra. Si trasferì a Ōmiya, dove si dedicò all’arte giapponese fino alla sua morte nel 1955.

L’eredità

Guardando a com’è andata la storia, le figure protagoniste di questo articolo sono state fondamentali e hanno lasciato una grandissima impronta nella cultura e società giapponese. A partire dall’introduzione dell’umorismo nei seriosi e austeri giornali nipponici, passando per la formazione di nuovi giovani artisti, fino ad arrivare alla creazione di un prodotto divenuto talmente famoso e diffuso da essere stato addirittura parte di piani politico-economici (vedi Cool Japan del governo Abe Shinzō), si può dire che Fukuzawa Yukichi e Kitazawa Rakuten hanno scritto parte della storia moderna.

Fonte immagine in evidenza: sito del Fukuzawa Yukichi Memorial Keio History Museum

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