Tempus edax rerum: dalle Metamorfosi ovidiane, un detto latino attuale

Tempus edax rerum

Tempus edax rerum è una locuzione latina che, tradotta letteralmente, vuol dire “Il tempo che tutto divora” ed è tratta dal verso 234 del XV libro delle Metamorfosi di Ovidio. Il poeta, con questa espressione, vuole evidenziare il trascorrere inesorabile del tempo, indipendentemente dalle vicende umane. Poiché indipendentemente il tempo influenza ogni cosa, ogni fatto umano, ma allo stesso tempo, non si fa influenzare da nulla e vola via, portando con sé tutti quelli che sono gli attimi e le esperienze vissute.

Tempus edax rerum: il detto latino del XV libro delle Metamorfosi ovidiane

Molti sono i detti latini che sono entrati nel parlare comune e tra questi anche la celebre citazione delle Metamorfosi. Le metamorfosi di Ovidio è un poema epico-mitologico incentrato sul fenomeno della metamorfosi nella quale l’autore rende celebri e trasmette ai posteri numerosissime storie e racconti mitologici della classicità greca e romana con lo scopo non solo di meravigliare il lettore, ma anche di appassionarlo e di condurlo in un mondo che non era mai stato esplorato prima.

Proprio per questo motivo, egli verrà ricordato attraverso i secoli ed, essendo fin da subito cosciente dell’enorme fama di questa sua opera e del fatto che rimarrà per sempre viva e, scriverà infatti “si quid habent veri vatum praesagia, vivam” che significa “se qualcosa di vero c’è nelle predizioni dei poeti, vivrò”. Con questi presupposti, Publio Ovidio Nasone nell’8 d.C. scrive quest’opera lasciando all’interno passi che toccano profondamente l’animo dei lettori, che stimolano emozioni toccanti e che invitano alla riflessione come, ad esempio, i versi iniziali del libro X nella quale si narra dell’addio struggente tra Orfeo ed Euridice o anche nell’inizio del libro XI dove viene ripresa la storia d’amore tra i due, ma nel momento della morte di Orfeo quando, dopo essere stato ammazzato, si ricongiunge finalmente alla sua amata. Sentimenti contrastanti quindi vivono all’interno di quest’opera come anche per il detto del libro XV nella quale viene descritta in tre semplici parole l’importanza del tempo. Il tempo che tutto muta poiché quasi nulla resta in eterno costante, il tempo che tutto vive poiché ogni attimo possiede un’esperienza diversa, il tempo che tutto guarisce poiché ogni ferita col tempo risana, il tempo che tutto influenza poiché ogni cosa è condizionata dallo scorrere del tempo, il tempo che tutto divora (tempus edax rerum) poiché le cose mutate, le cose vissute, le cose risanate, le cose influenzate sono tutte divorate dal tempo che le prende con sé e continua ad andare avanti e a scorrere dando un’illusione di percezione all’esistenza.

Leggi anche:

Verbi latini

Le 5 declinazioni latine: ripassiamo insieme

Fonte immagine: https://pixabay.com/photos/bookshelf-old-library-old-books-1082309/

A proposito di Luisa Del Prete

Vedi tutti gli articoli di Luisa Del Prete

Commenta